E stavolta sembra che la svolta sia iniziata!
Ed il punto più saliente è la capacità di vincere senza i tre fuoriclasse in campo, e nemmeno in panchina. Non c'è da farsi illusioni, al Da Luz sarà tutta un'altra storia. Oppure se ne aprirà una nuova! Ma senza Bremer, Pogba, Di Maria, Chiesa e ora con Rugani mezzo acciaccato, non dovremo fare i conti con una squadra giovane, con giocatori di belle speranze e molte ingenuità. Il Benfica ha fatto tremare i polsi al PSG,  e con i suoi "senatori" saprà ipnotizzare la partita, fino alla possibilità di vincerla. Ci vorrebbe una partita tipo due anni fa a Barcellona. La squadra entrò in campo sapendo che non aveva nulla da perdere, e giocò una partita incredibile, annichilendo Messi e compagni, fino al tre a zero finale, che gli valsero il primato nel girone. Qui, purtroppo, neanche se vinci due partite sei a zero riesci ad avere la certezza, non solo di vincere il girone, ma persino di passare il turno. Sicuramente, se vince le due partite rimanenti, si potrà avere la consolazione di partecipare all'Europa League, il minore dei mali, ma fuori da quella è il baratro.

Ma analizziamo la partita di ieri. Nel primo tempo erano riapparsi i fantasmi delle partite precedenti, poco possesso palla, squadra bassa, poco palleggio a centrocampo. Per fortuna, l'ingenuità della difesa empolese ci ha permesso di segnare con Kean, che finalmente aggiusta la mira e fulmina Vicario, uno dei migliori portieri visti all'opera fino ad oggi. L'ingenuità è quella di potere pensare di mettere in fuorigioco un avversario, tenendo la linea alta, quando viene effettuato un traversone da posizione laterale. Sono palloni di difficile lettura, e se qualcuno si inserisce bene (come Kean, nel caso in esame),  trova un'autostrada libera verso la porta. 
L'altra grossa ingenuità è stata la consapevolezza di venire a Torino e fare la partita. Ovvero gran possesso di palla, e occupazione quasi totale della metà campo bianconera. Così la Juventus ha avuto grandi praterie per potere agire in contropiede e con Kean e Kostic, sono andati a nozze, e se nel primo tempo hanno sbagliato qualche gol, nella ripresa ne hanno goduto gli interessi. Il quattro a zero finale, seppure troppo severo per quello che ha espresso l'Empoli, è comunque giusto nel disegno tattico che si è creato tra le squadre in campo.
A mio modo di vedere, l'Empoli è una squadra con un grande futuro, perché giocatori come Vicario, Parisi, Bandinelli, De Winter ed altri, sono dei giovani di sicuro avvenire.
Cosa manca a questa squadra? Io direi due cose: una, l'esperienza; due, fisico. Si,  perché dietro hanno preso "scoppole" sui due calci d'angolo che hanno determinato il secondo ed il terzo gol. A parte il fatto che dopo il due a zero sono scomparsi dalla partita, ma si sa che in quei frangenti, una squadra si demoralizza e l'altra si galvanizza.
A Lisbona sarà una musica diversa. I Lusitani sono grandi palleggiatori, forti fisicamente, furbi ed esperti giocatori che hanno molte "cicatrici da ferite di guerra", tra Champions, campionati, nazionali e trascorsi di tutti i tipi. Senza dimenticare la scuola calcistica dalla quale provengono, e la grande disponibilità di giocatori di origine mozambichiana, ex colonia del Portogallo. E i grandi Eusebio e Coluna, erano originari del Mozambico. Pensiamo anche alla loro facile trasposizione linguistica e culturale con il Brasile, e ne abbiamo un ritratto di gran lunga superiore alle attese demografiche del solo Portogallo. Molti giovani promettenti dei vivai brasiliani giungono spontaneamente in terra lusitana, incontrando favore linguistico e una facile vetrina in prospettiva di ingresso nel calcio europeo. E molti di loro sono esplosi in squadre della Premier, Liga, Ligue1 e persino Bundesliga, dopo avere fatto guadagnare cifre notevoli ai club portoghesi che li hanno lanciati, previa naturalizzazione e quindi status di comunitari. Il Benfica, quindi, si presenta come una società con stabilità economica e finanziaria, un assetto di squadra forte e ben strutturato, con tutti i ruoli  coperti da giocatori esperti e rincalzi di livello adeguato. E se non fosse abbastanza, hanno anche un settore giovanile di tutto rispetto, che l'anno scorso ha vinto la Youth League, seppure eliminando in semifinale la Juventus ai rigori. Visto la passeggiata in finale, se la Juventus avesse vinto la semifinale, forse avrebbe un trofeo in più in bacheca e molto prestigioso.
E tornando alla Juventus, ieri Jiling Junior mi è piaciuto particolarmente, e per due motivi. Il primo, perché ha dimostrato che a 19 anni non ha minimamente patito la differenza di fisico con giocatori ormai più formati fisicamente. Il secondo, la capacità tecnica di gestire ottimamente il primo pallone in chiave tecnica, continuando a fare giocate molto precise e di fantasia, mettendo in difficoltà gli empolesi. Ieri, lui e Miretti hanno confortato la bontà del vivaio juventino e del futuro che possono disegnare per la crescita della squadra. Non dimentichiamo Soulé, ieri non presente, ma anche lui di grande prospettiva. Forse Allegri deve insistere con loro, e non solo, perché nelle squadre under 23 e under 19 ci sono  giocatori veramente interessanti.   

Ma interessanti sono le esplosioni di Kean e Rabiot, che da sicuri partenti, si sono rivelati come liete sorprese nel marasma generale. E dobbiamo ringraziare madame Veronique, e l'incongruenza contrattuale nell'acquisto di Moise, se abbiamo due giocatori che hanno fatto un salto di qualità (almeno per ora) e chissà chi avremmo preso al loro posto?
A volte la fortuna aiuta, e se ricordiamo che Gene Gnocchi aveva censato il " C...o di Sacchi", ritenendo che molti risultati scaturivano da fortuna e non abilità da allenatore, possiamo dire, riferendoci solo a ieri, che ora c'è il luogo "apotropaico" di Allegri. Ovvero un amuleto che scaccia le sfortune e le "sfighe" rituali, nelle more di un inizio di stagione  compromesso da infortuni, ricadute da infortuni, clamorosi danni arbitrali e critiche feroci.
Spesso alla domanda: "Ma come hai fatto a sistemare tutto questo?". Si risponde: "Con la forza del gruppo!" Sapendo che hai solo avuto fortuna, ma non hai certo bisogno di dirlo! Un amuleto però ci vorrebbe; ed è quello contro gli arbitri, perché anche ieri il signor Fabbri ha fatto scelte arbitrali molto discutibili e, per fortuna, i gol erano talmente limpidi che non si poteva intervenire con il VAR, altrimenti qualcuno lo annullavano e, guarda caso, uno lo hanno annullato lo stesso  per pochissimi centimetri e il solito Cuadrado alzato da terra! Ma se le cose girano bene, anche gli arbitri dovranno avere le difficoltà dei ladri: "nulla è espugnabile, ma se ci metti troppo tempo, non ne vale la pena di farlo". Non dico che gli arbitri sono ladri, ma purtroppo dico che sono sensibili a voci e campagne di stampa, sintomo che mancano di carattere e di personalità, oltre che di chiarezza interpretativa del regolamento. 

Speriamo che martedì la Juventus scriva una storia nuova e di orgoglio, mettendo a tacere tutte le critiche.
Se non dovesse avvenire, non fasciamoci la testa. Secondo me avremo la vera Juve nel 2023.
Aspettiamo!