Inizia la stagione: dopo tante chiacchiere la Juventus scende in campo per dimostrare che il mercato estivo e la finale di Champions non ne hanno intaccato il dna vincente.
La Supercoppa italiana contro la Lazio, però, mette già in mostra qualche punto debole. "Si allenano insieme da poco tempo" si diceva. Così inizia il campionato con qualche amnesia di troppo, ma con la consapevolezza di avere la rosa più forte. Dybala stupisce tutti con un avvio da vero 10, ma a casa del maestro Messi si deve inchinare. 

La stagione prosegue e la Juventus segna, più di chiunque altro in Italia. Manca però qualcosa: la solidità dei tempi migliori sembra dimenticata, Bonucci e Dani Alves avrebbero cambiato le cose? 

Poi arrivano i due rigori sbagliati da Dybala e la conseguente sconfitta contro la Lazio. Campanelli di allarme impossibili da ignorare. La squadra è consapevole dei propri mezzi, ma proprio nei  momenti topici mancano la concentrazione e la fame. Ecco, forse è proprio il concetto di "squadra" che è stato accantonato. Quella unità di intenti che porta a raggiungere i propri obiettivi. 

In questi tre mesi sono calate molte ombre intorno alla Vecchia Signora. Allegri continua a ribadire che per migliorare basta poco e dunque questo è il momento di farlo. Arriva per la Juventus un ciclo di partite decisivo. Prima il Napoli, poi l'Olympiacos per raggiungere gli ottavi di Champions e i due big match con Roma e Inter

Una Juve bianconera di nome e di fatto si appresta quindi a decidere il proprio destino. Nella speranza che i campioni possano illuminare anche i momenti più bui. Proprio come fanno le stelle nella notte.