Come un fulmine a ciel sereno.
Dopo 25 anni, praticamente una vita calcistica, le strade tra Claudio Marchisio e la Juventus si separano.

Torinese DOC e cresciuto nelle giovanili bianconere il 'principino', soprannominato così dai suoi compagni per il suo presentarsi in giacca e cravatta anche agli allenamenti, esordisce in prima squadra l'anno della serie B e, dopo una breve parentesi all'Empoli, diventa sempre più un pilastro del centrocampo, soprattutto nella Juventus di Antonio Conte prima e in quella di Massimiliano Allegri dopo.
Poi però quel maledetto infortunio di due anni fa nella gara contro il Palermo, che gli costò tra l'altro l'Europeo con la Nazionale. Da quel momento Marchisio non è più stato lo stesso e il suo posto da titolare lo stava perdendo sempre di più fino a diventare tristemente una riserva.

Ogni tifoso bianconero sperava di poterlo vedere diventare capitano un giorno, perché dopo essere cresciuto a pane e Juve l'avrebbe meritata davvero quella fascia.
Tuttavia questa 'favola' tra il 'principino' e la sua signora non ha avuto il finale che molti, forse pure lui stesso, si aspettavano. Mai una parola fuori posto, neanche in questi due anni complicati, Claudio Marchisio è stato un esempio per i suoi compagni, un po' come lo era stato Alex Del Piero, campioni dentro e fuori dal campo.

Questo giocatore merita la gratitudine di tutto il popolo bianconero, che oggi è un po' più triste.
Oggi dopo 25 anni il 'principino' ha lasciato il suo castello bianconero.