"Toc,toc!" "Avanti..prego!" Era il  neo Agente di Polizia Massimiliano che bussava alla porta dell'ufficio del Sovrintendente Capo Michele Marchiafava, era stato convocato per una comunicazione urgente.  "Si accomodi pure Agente Massimiliano....lei è con noi da poco vero?" "Sì Sovrintendente da soli tre mesi, vengo dalla scuola di Polizia di Trieste... e poi dopo un paio di anni presso il Commissariato di Firenze Centro... ho ottenuto il trasferimento quì a Roma..."  "...ecco appunto Agente Massimiliano... questo è il punto dove volevo arrivare... lei è tornato a casa, qui ha la sua famiglia... si trova dunque bene...e poi la vedo così giovane, volitivo, intraprendente!.... senta la voglio far breve... ma perchè l'altro giorno... ha fatto quella minchiata... preparare una bomba carta per fare uno scherzo ad un collega per la sua festa di promozione....ma pensa di essere ancora a scuola!?"  "...no, assolutamente no....solo che io non avevo intenzione di fare una goliardata simile... volevo solo che durante l'applauso all'amico Carmelo promosso a ViceSovrintendente, dopo il pranzo e la festa in suo onore, allo stappo dello spumante scoppiasse la bomba, ma così per ridere..."  "...ohhh, ecco l'ha detto...e bravo Massimiliano...anche io ho avuto la sua età...e le dirò...ssshh...in confidenza!!...l'avrei fatto pure io!!"  "...ohh...grazie Sovrintendente Capo..grazie!"  "...Agente Massimiliano!?"  "...Comandi!...agli Ordini!!" e segue il saluto con la mano sulla fronte..."...dunque mi faccia finire...l'avrei fatto anche io ma non avrei preparato la bomba con la polvere pirica, il detonatore... lì su di un tavolino della mensa nell'orario di chiusura... perchè lei e l'Agente Roberto, che fra poco sarà convocato quì nel mio ufficio, siete stati visti da una signora delle pulizie, che prima di fare la spia, poveretta, ci ha pensato varie volte....ma come vi è saltato per la mente di preparare una bomba carta ...quando stiamo dando la caccia ai terroristi.....!!...si rende conto Agente?!?.....che cosa devo fare io adesso!?...ho già parlato con il Sovrintendente Scognamiglio, il Responsabile del vostro reparto e mi ha riferito che lei è rimasto molto provato dell'accaduto, ha capito da solo la marachella e si è subito scusato. Questo le fa onore, per cui userò la massima clemenza sia per lei che per Roberto... però ...5 giorni di rigore ...non ve li leva nessuno!!"  "...No, no...la prego Sovrintendente Capo...non lo faccia...preferisco un taglio di stipendio...e poi sabato c'è il concerto di Renato Zero all'Olimpico...sa quanto io ami la musica....!"    "....ahhh...caro Agente Massimiliano ma lei mi vuol prendere sul mio lato debole...allora i casi sono solo due: primo, o le applico l'articolo 1362 C.P. che prevede la consegna di rigore, in questo caso fino a 15 giorni, con immediata comunicazione al Sovrintendente Coordinatore Capo Generale Benito Granata, oppure potrei applicare il secondo caso...."   "....mi dica Sovrintendente..." attende ansiosamente Massimiliano  "...Agente... io ho conosciuto personalmente, all'ultima festa della Polizia suo padre Gino, bene le garantisco che in vita mia non ho mai sentito cantare con una voce così splendida, squillante, da vero tenore di professione, e invece Gino mi ha detto essere un ex impiegato della Polizia in pensione, ma come ha saputo interpretare la canzone napoletana per eccellenza "O sole mio" suo padre!!  Un pezzo cantato da vero tenore ...sembrava  Del Monaco...!"   "...Beh - interrompe Massimiliano - mio padre ha questa sua dote naturale che poi ha coltivato cantando e registrando la voce per migliorarla, ed ha accostato alla musica anche me che cominciai con la sua chitarra, per poi passare alla tastiera e pian piano arrivai anche a cantare...anche se lui, all'inizio, mi sfotteva un po', ma lo faceva in modo bonario...sa io sono l'unico maschio di quattro figli...e mamma e papà hanno sempre avuto non dico una preferenza nei miei confronti, ma una sorta di riguardo particolare...una maggiore tolleranza...ma come sa a 18 anni mi sono arruolato in Polizia ed ogni volta che tornavo a Roma io abbracciavo la chitarra e papà pronto con il registratore a nastro a dirmi: "...vai Massi....proviamo questa.. Sol Maggiore...prego!"   "...e bravo Agente Massimiliano...questo fa onore sia a lei che a suo padre.... allora verrei alla seguente proposta,  se la sentirebbe di riportare  papà alla nostra prossima festa della Polizia tra poco più di un mese?! "  "...ma certo Sovrintendente, papà ci sarà e io l'accompagnerò alla tastiera....grazie...non so come  ringr..."   " Agente Massimiliano...non mi deve ringraziare...ringrazi Scognamiglio che non mi ha consegnato alcun rapporto scritto sull'accaduto, me ne ha solo parlato mentre prendevamo un caffè....dunque per me ...non è successo niente!!...va' buò !?!....ahh...ringrazi invece suo papà Gino...lo aspettiamo!!....ahh...un'ultima cosa Agente Massimiliano....sa che quella bomba carta sequestrata da Scognamiglio l'abbiamo fatta esplodere nel nostro poligono..."  "...ah...e com'era il botto Sovrintendente?!"  "...com'era?!?...ringrazi il cielo che è esplosa all'aperto.... Agente Massi!!!!..se fosse esplosa in sala mensa....lei ora sarebbe a Regina Coeli...!!!"  " Ohh...li mortè!!..glielo avevo detto a Roberto di non esagerare con quella polvere pirica...bastavano 30 grammi!!"  "...il nostro esperto balistico ha detto che ce ne erano almeno il triplo...!!"   "...all'anima della promozione!!...Carmelo ...una promozione col botto!!...però sai che foto che sarebbe venuta!?"   "....Agente Massimiliano....ma che per caso mi vuol far cambiare idea!?"  "...no, no, Sovrintendente...scusi, scusi ...sa...i botti mi ricordano tanto mio cugino Nino, ...andavamo sempre in giro con  i trick-track in tasca...a buttarli sotto le finestre...durante le feste..."  "...ecco bravo...Agente...pensi alla prossima festa ma senza botti...inteso?!...senza manco un botto!!...ma musica, solo tanta musica e bel canto!!...va' buò!?!"   "...va' buò!!...agli ordini Sovrintendente Capo, sarà fatto!"

Mio cognato Massimiliano si arruola in Polizia a 18 anni e frequenta la Scuola di preparazione Allievi nella caserma di Trieste, al termine del corso, dopo il solenne Giuramento cui assistettero provenienti dalla capitale i suoi genitori, il padre Gino ex impiegato telefonista della Questura di Roma, nativo di Ascoli Satriano provincia di Foggia e la madre Signora Rosa, casalinga e gran cuciniera, nativa di Enna. La sua prima sede operativa sarà presso il Commissariato di Firenze Centro, ed i miei suoceri fecero un grosso sospiro di sollievo essendo il capoluogo toscano a poco più di un paio di ore di treno dalla Capitale, mentre Trieste era stato per due lunghi anni, data la sua lontananza, un vero problema perchè in ogni congedo si doveva passare quasi una giornata intera in treno.  
Quando Massimiliano decise, sulle orme del padre, di volersi arruolare in Polizia, si assistette a casa dei miei futuri suoceri a dei simpatici siparietti, chi come le tre sorelle erano dispiaciute ma avrebbero avuto maggior spazio a disposizione, chi come la Signora Rosa si disperava dicendo continuamente: " ...povero masculicchio mio!!" mentre il padre Gino molto compito gli ricordava continuamente: "...Massi...mi raccomando...tuo padre in Polizia non ha mai sgarrato....in Questura mi portavano tutti così!! (palmo della mano rivolto in alto)... te lo ripeto...mi raccomando ...nun me fa cavolate!!...capito?...oh!!.... se hai di bisogno di qualsiasi cosa...telefona ...che tuo padre fugge subito....ehhh...sapessi le ore che me so' fatto in treno!!...nun me fa certo paura venirti a trovare a Trieste!!...dai...coraggio!!...fai il bravo...vedrai che prima o poi ti trasferiranno a Roma!" Ma il sottoscritto scrivente, tre anni prima dell'arruolamento di Massimiliano, rapirà alla famiglia la figlia maggiore, Angela, per convolare a nozze, e sicuramente suoceri e cognati soffrirono per un paio di anni buoni di una offuscata nostalgia fino all'arrivo del primo nipotino, e così la Signora Rosa con la nascita del bebè ricominciò con pappe e pannolini, anche perchè l'ultima delle tre sorelle era nata solo otto anni prima e aveva dunque mantenuto un buon allenamento.   
Il tempo scorreva velocemente... in armonia, con tanta musica, in una  famiglia sana, unita e felice... e poi quando arrivava in congedo Massimiliano ....apriti cielo! ...tutto il condominio.....e persino le vicine campane della Chiesa suonavano a festa!                                                                                                                                    Mio suocero Gino si arruolò in Polizia al termine del secondo conflitto mondiale ed andò in pensione verso la fine degli anni '70.  A dire il vero poteva fare il cantante di professione essendo in possesso di una eccellente voce da tenore, all'inizio degli anni '50 vinse persino il primo premio in un concorso canoro indetto dalla Rai "Il Microfono d'oro", ma gli anni del dopo guerra furono molto duri e difficili, e Gino non se la sentì di abbandonare uno stipendio sicuro per andare incontro ad un futuro legato solo alla propria voce, preferì sempre coltivarla dilettantisticamente, a casa sua divertendosi a registrare le sue canzoni preferite, per la maggioranza del repertorio napoletano come O sole mio, Torna a Surriento, Na sera e Maggio... ovunque andava veniva ricordato sia per il suo canto che per il suo amichevole carattere, ed in Puglia al suo paese natio vinse numerosi premi canori indetti nelle rinomate stagioni estive che tutto il paese di Ascoli Satriano suole ormai organizzare da molti decenni a questa parte. 

Alla fine degli anni '70 tutta la mia famiglia si trovava in vacanza presso la casa di mio padre sul lago Trasimeno, ed una mattina di agosto io e mia moglie Angela decidemmo di andare a trovare suo fratello Massimiliano a Firenze. Lasciammo i due maschietti Manuel e Davide ben felici di rimanere con nonno Renato che li avrebbe trastullati con tanto di canotto nelle acque del lago e al tramonto li avrebbe condotti sotto la pineta a raccogliere con due secchielli i pinoli che poi nonna Ofelia a sera ne avrebbe fatto, con una sua esclusiva ricetta, una sorta di dolce a base di farina, zucchero, olio ed altri segreti ingredienti. I bambini erano entusiasti di passare le vacanze con i loro nonni, la presenza dei genitori in quel periodo era del tutto ininfluente.   
Impiegammo un paio di ore per raggiungere Firenze percorrendo la vecchia strada statale tra le ridenti colline toscane, le sue fattorie, i suo filari di cipressi, gli stupendi e pittoreschi colori della sua campagna. Lasciammo l'auto in un garage alla periferia di Firenze, salimmo su di autobus che ci condusse al centro della città, e da lì a piedi girammo per le più belle vie di Firenze passando per il Duomo, attraversando Ponte Vecchio con tutti i suoi banchi di monili, Angela ne rimase incantata, e poi sbucammo su Piazza della Signoria dove notammo una camionetta della Polizia con diversi Agenti...e dopo pochi secondi..." ....Sorella!!..ma che ci fai quì!?!"  "...Fratello Massi...masculicchio di casa!!...ma come stai!?..vieni...fatti abbracciare!!!"  "...Ragazzi...ho appena attaccato il mio turno...e siccome c'è il Questore in giro....non vorrei..."  "...non ti preoccupare Massi...ci vediamo quando stacchi!"  "...ok...Angela...Massimo...stacco alle 18 e vado in caserma che è vicina a Piazzale Michelangelo...vi va se ci vediamo al piazzale per le 19...ce ne andiamo a mangiare una buona pizza...!!"  "...va bene Massi... noi ce la spassiamo in giro per la bella Firenze!!...ma sai che è quasi più bella di Roma!?....sarà che noi da romani....ci siamo stufati di vedere sempre gli stessi monumenti.....mah!....resta il fatto che Firenze...sarà più piccola di Roma....però è una bomboniera di arte, cultura....e tanta bella storia alle sue spalle...!!...dai Massi ci vediamo alle 19 a Piazzale Michelangelo...a più tardi!!"

Alle 19 in punto escono da una vecchia berlina Ford grigio scuro due giovanotti di buona statura, uno è mio cognato Massimiliano e l'altro è un suo caro collega, amico di stanza, uno di casa, Lorenzo un toscano verace, conosceva la città e dintorni a menadito.  " ...Dai! - ci disse Massimiliano - seguiteci con la vostra macchina...il mio amico Lorenzo ci porta a Fiesole....conosce un posticino dove si mangia una pizza ...favolosa!"  Obbedimmo e li seguimmo a dovuta distanza...quando in un rettifilo....vedo accendersi d'improvviso le luci stop della berlina senza che ci fossero code di traffico ... istintivamente rallento....ma come in una scena da film poliziesco nel giro di una manciata di secondi....io ed Angela non abbiamo più visto le luci rosse degli stop...ma ci siamo visti accecati da due fasci di luce abbagliante che bucavano le nostre allucinate pupille...!!...con quell'auto fermatasi a soli 10 cm dal nostro paraurti. La vecchia berlina Ford con una manovra degna del miglior stuntman si era girata in 3,4 secondi effettuando un testa-coda insegnato alla scuola di Polizia agli allievi della Volante di cui appunto Lorenzo faceva parte.  Nell'altro senso di marcia  iniziavano a fermarsi alcune auto incuriosite, non tanto dalla sosta in pieno rettifilo ma dall'insolita posizione delle due auto...muso contro muso...tipo soccorso per batteria auto scarica...ma con quegli abbaglianti accesi...la scena con noi due ... io ed Angela...fuori...in strada.... braccia sconsolatamente penzolanti, sembrava di rivivere la cattura di Bonnie & Clyde....e quando arrivò ridendo verso di noi Massimiliano Angela gli gridò:  "...Massi...ma tu sei proprio matto!!"  fratello e sorella si abbracciarono scherzando e ridendo...mentre Lorenzo mi accompagnò ad una stazione di servizio 100 mt. più avanti...avevo urgente necessità di una toilette.

Drin....drinnn!!!... va ad aprire la porta di casa Manuel...è zio Massi: "...Corri...Davide...mamma ....correte...c'è zio Massi..!!"   "...Ohh....Massi...ma che sorpresa!!...dai resti con noi a pranzo...ho preparato un bel sugo...!!"  "...Grazie sorella...tu sei come mamma ...per i sughi e la cucina.... siete formidabili...!!!"  "....Ma cosa hai fatto!?...ti sei voluto disturbare...!!"   "...Ma no!...è solo un pensiero per questi due bravi nipotini..."   Manuel e Davide avevano già aperto l'incarto e già saltavano dalla gioia...ricoprendo di baci zio Massi.  Nel regalo c'erano due pistole spaziali nere, lunghe quasi mezzo metro, modello Star Trek, con un bersaglio da appendere, sarebbe risultato vincitore chi fosse riuscito ad incrementare con i colpi di pistola emettenti un raggio di luce tipo laser oltre ad  un suono fantascientifico, le accensioni di una serie di led luminosi dentro al bersaglio. Lo strike finale generava un insieme di luci lampeggianti ed un coro di suoni in segno di vittoria, una vera goduria per tutti i bambini...!!  Pensate quale bontà costruttiva c'era nei giocattoli di 40 anni fa, ebbene con quelle stesse pistole ci sta giocando attualmente anche il mio nipotino Matteo, rivederle è come se il tempo si fosse bloccato, riavvertendo le stesse sensazioni di quei mitici anni '80. Grazie... Massimiliano! 

E arriviamo al 10 aprile, attorno alla metà degli anni '80, giorno in cui la Polizia celebra il suo Anniversario, e quell'evento di allora si celebrò nella Caserma di Via Fornaci di Tor di Quinto alla presenza delle maggiori autorità dello Stato. Al termine delle ufficialità, delle sfilate, delle esibizioni dei vari reparti dell'Arma tutti quanti si accomodarono negli immensi saloni del Centro per il pranzo ufficiale. Al termine il nostro Massimiliano andrà a cambiarsi per sentirsi più sciolto e libero di fronte alla sua tastiera con tanto di microfono. 
Come pattuito con il Sovrintendente Capo Michele Marchiafava, il pomeriggio fu allietato anche dalla tenorile voce del padre, Gino, che alla fine di ogni canzone da lui cantata, riceveva minuti interminabili di scroscianti applausi. Fu una bella festa in una giornata tipicamente estiva e verso il tramonto tutti i musicanti vollero fare un break.
Una ventina di giovani si tolsero le giacche e si precipitarono ad un attiguo campo di calcio ed improvvisarono una partitella: Agenti contro Graduati, al termine dei due tempi di 30' ciascuno la gara era in perfetta parità 3 a 3. Ci vollero i calci di rigore per decretare il vincitore dell'improvvisato torneo. Vinsero gli Agenti e l'ultimo rigore decisivo lo calciò Massimiliano, portando la sua squadra alla vittoria. Il Sovrintendente Capo Michele Marchiafava aveva assistito alla partita, e al termine strizzò l'occhio a Massimiliano, Graduato ed Agente si strinsero vigorosamente la mano. 
Quella giornata che avrebbe visto Massimiliano in consegna di rigore finì invece ai calci di rigore, ed il rigore vincente lo aveva segnato proprio lui, Massimiliano
Il giorno appresso dunque sarà libero e presente assieme a migliaia di "sorcini" a vedere il concerto di Renato Zero all'Olimpico, era un suo sogno, non voleva perderlo.   
E così uscirono tutti felici da quella cerimonia, mio cognato Massi, mio suocero Gino, tutte le nostre signore ed anche i nipoti di Massi, Manuel e Davide, orgogliosi di avere un nonno ed uno zio così bravi nella musica. Qualche anno dopo i nipoti vorranno emulare lo zio Massi, anche loro proseguendo il percorso musicale, Manuel  imiterà lo zio nella tastiera e Davide si dedicherà invece alla chitarra.  Nonno Gino, ahimè,  nel frattempo ci ha dovuto lasciare, ma da lassù siamo certi che potrà ammirare con soddisfazione il proseguio della sua musica lasciata in ottime mani, avendo passato  il testimone a suo figlio Massi, che ormai, andato in pensione, confermerà con la sua costante, meticolosa passione per la musica il meraviglioso percorso che ha voluto accompagnare per tutta la vita papà Gino. 

       

P.S.  Ho voluto dedicare questo racconto a mio cognato Massi, con la speranza di non averlo annoiato, o in qualche modo ferito toccando alcuni ricordi della sua vita e trasponendoli in una chiave comica, come del resto lui, con il suo carattere solare, ha sempre saputo fare e continua a fare.

Grazie... Massi! 
Ti voglio bene! 

 

Un abbraccio.

Massimo 48