C'è chi ha tenuto il conteggio esatto dei giorni, chi invece si è goduto ogni secondo fino al fischio finale della prima volta ad Anfield del diavolo rossonero.
Il Liverpool ha omaggiato il ritorno del Milan con un bellissimo video ricco di amicizia e sportività e storia, come bellissima è stata la foto condivisa da Virgil van Dijk insieme a quel gigante che è stato Maldini. Tanta storia, tanta emozione, a partire dall'inno dei reds che ha scosso tutta la città di Liverpool per l'intensità con il quale è stato cantato. Il Liverpool ed il Milan in questo momento calcistico sono due squadre e due società con ambizioni chiaramente diverse. Il Liverpool mira a vincere la Champions per festeggiare questa volta con il suo pubblico quel titolo che ha conquistato in uno stadio vuoto nella stagione dei record, mentre il Milan mira a godersi il meritato ritorno in Champions. E non poteva avvenire che così, in casa del Liverpool e nel girone più ostico dell'intera Champions. Giusto così, calcio spettacolo ed i ragazzi soprattutto quelli senza esperienza internazionale o poca, capiranno cosa significa giocare questa competizione per porre le basi per un futuro che non può fare rima se non con coppa dei campioni.
Perchè una Champions senza il Milan, non è. Mancava un pezzo importante, come i Mondiali senza Italia, senti e sai che manca un pezzo importante, una fetta di torta fondamentale per il calcio mondiale. Il campo ha regalato spettacolo, tanti gol, e il Milan stava quasi facendo un capolavoro a livello di risultato più che di prestazione sportiva se non fosse stata per l'immensa e incontestabile superiorità del Liverpool. Il Milan si vivrà il suo girone, partita dopo partita, sa bene che non può avere ambizioni enormi, perchè all'inizio di un percorso che una volta era la normalità per il diavolo che ha conosciuto a quanto pare qualcosa di peggiore dell'inferno.

Bello aver rivisto il Milan in Champions, una competizione che è in cerca di una nuova direzione da intraprendere, anche per osteggiare quel progetto della SuperLega che ancora è vivo e vegeto e tutt'altro che morto e sepolto come alcuni vorrebbero fare credere. Bentornato al Milan nella sua dimensione, si spera solo che non sia una fumata lunga quanto l'effetto di un fumogeno in una notte di fine estate di calcio europeo.