Nella cultura popolare napoletana la Smorfia, ovvero il sistema usato perlopiù nel gioco della tombola, che assegna un soprannome ad ogni numero dall'1 al 90, è spesso chiamata in causa quando si parla appunto di dati numerici, gioco d'azzardo e sport. Se nello specifico parliamo di calcio, ed ancor più nello specifico di Napoli e Lazio, il primo numero usato da entrambe le tifoserie è il 71: per i laziali è il minuto del gol-vittoria siglato da Lulic nel derby di Coppa Italia 2013, mentre per i napoletani è un dispregiativo riferito ad Higuaìn dopo il suo approdo alla Juventus, basato ovviamente sul sistema della Smorfia.

Ebbene, da ora i partenopei e la Roma biancoceleste, avranno un altro numero in comune: il 36. Tornando per un secondo sulla cultura del capoluogo campano, il 36 sono 'e Ccastagnelle, ovvero le nacchere, la cui immagine può far pensare alle danze folkloristiche sudamericane, e quindi al Pipita, che con il 36 a Napoli ha sicuramente qualcosa a che fare. Ma non è più il solo, infatti per un albiceleste del Napoli, c'è un napoletano biancoceleste, Ciro Immobile, che proprio al San Paolo ha raggiunto il 36° gol in un singolo campionato, e quindi insieme all'argentino potrà guardare dall'alto Nordhal (35), Angelillo (33), Toni (31) e tutti gli altri, ma tra i due questa non è l'unica coincidenza.

Chi apre il campionato con una doppietta alla Sampdoria, farà una stagione da record. 

Proprio così, alla seconda giornata di Serie A 2015/16 ed alla prima del campionato appena trascorso entrambi gli attaccanti hanno segnato sia il primo che il secondo gol della loro stagione, proprio contro i blucerchiati. Un dato interessante, un po' meno per i doriani, che ci introduce ad un altro numero in comune:

27: 'o Cantero (l'Orinale)

Questa volta, per fortuna, non ci sono connessioni tra i due attaccanti e l'oggetto in questione, ma sia Immobile che Higuaìn, nelle rispettive stagioni da re, hanno segnato in 27 partite diverse, l'argentino ne giocò complessivamente 35, mentre Ciro 37, e se proprio vogliamo essere puntigliosi, lo scarto di 2 presenze ci rimanda ai gol segnati da entrambi in Europa League lo stesso anno (2 per l'appunto). 

3: 'a Jatta (la Gatta).

L'ultimo numero in comune è il 3, ovvero i gol segnati di testa nelle due stagioni più prolifiche della carriera di questi due formidabili giocatori, tutti in Serie A per Higuaìn, uno in Europa League per Immobile.

La porta sotto la curva B: una garanzia.

Infine, l'ultima romantica casualità, ha voluto che, 1539 giorni dopo, il 36° gol di un altro attaccante, in un altro campionato, si insaccasse proprio nella stessa rete (quest'anno purtroppo priva di tifosi alle spalle), in quella che nel 2016 era l'ultima di campionato in maglia azzurra per Higuaìn, mentre quest'anno, stesso discorso vale per José Callejòn.

Questa strana Serie A ci ha regalato l'ennesima, meravigliosa storia di gol, numeri e coincidenze, e chissà che l'anno prossimo, alla corsa per il trono dei capocannonieri, non si aggiunga un nuovo erede, e con lui un nuovo appassionante capitolo.