Quante volte ci siamo imbattuti nella domanda "Ma perché le società non danno piena fiducia al tecnico sul mercato?".
Ora andiamo a spiegare il perché un allenatore non può fare il mercato che vuole con il budget a disposizione per portare i giocatori che potrebbe portare nella sua squadra o che andrà ad allenare da lì a poco.

Prendiamo come esempio l'ultimo arrivato, tale Josè Mourinho che nella prossima stagione sarà il tecnico della AS Roma, e che quasi certamente come i suoi predecessori italiani e non, non avrà piena facoltà di utilizzare il budget a disposizione per rafforzare la sua rosa, ma soprattutto non avrà voce in capitolo, qualora decidesse di chiedere la cessione di giocatori non adatti al suo gioco. Ma perchè un tecnico non può fare il mercato che vuole? Certo nel 'che vuole' non rientrano spese folli, ma di avere un rapporto con il direttore sportivo e scegliere le pedine migliori da portare o cedere nella finestra di mercato estivo, per poi ritoccare qualora la stagione non vada bene come si pensa, e aggiungere qualche pedina nel mercato d'inverno. Non tiriamo in ballo giocatori di cifre spropositate, anche perchè passaggi sopra i 100 milioni succedono raramente, almeno parlando di un singolo giocatore, ma di giocatori che con quei 70-80 milioni potrebbero rafforzare più reparti. Mourinho, in questo caso, sarebbe propenso a rafforzare la difesa, e l'attacco, contando il non idilliaco rapporto con l'armeno Henrikh Mkhitaryan, che da tecnico del Manchester United nel 2016 decise di cederlo, oggi non sappiamo se il rapporto si possa ricucire, ma stiamone certi che se la Roma ha preso Mou, Henrikh Mkhitaryan rischia davvero di vedersi lontano da Roma a fine stagione. 

Quindi torniamo a parlare del per come un tecnico non possa decidere di fare il suo mercato, come funziona in Inghilterra, dove l'allenatore decide come fosse Ds e tecnico, da qui Manager, quindi persona che allena e costruisce la sua squadra a piacimento e toglie chi non rientra nei piani. In Italia questo non accade, ed è molto semplice la motivazione... Pensate per un istante che Mourinho avesse a disposizione un budget, e decidesse di fare il suo mercato in entrata e in uscita, questo porterebbe quindi i giocatori più adatti al suo gioco e alla sua mentalità di calcio, ma mettiamo che la stagione parta male e continui peggiorando e dopo alcune gare il tecnico venga esonerato, chi entra al suo posto dovrebbe gestire un gruppo che non conosce, con un animo basso, e soprattutto con un'altra tipologia di mentalità, quindi a bocce ferme la società potrebbe aver speso tutto o quasi tutto il budget a disposizione e si troverebbe nell'oblio e con una stagione appena cominciata o poco più, con il pericolo di arrivare in una posizione fuori da quelle messe in preventivo. Per questo, soprattutto, nel campionato italiano la decisione spetta ai dirigenti per tentare di costruire una rosa per un tecnico, e non viceversa. 
Molti potrebbero tirare in ballo Antonio Conte dell'ultima stagione, che per restare ha chiesto la disponibilità di alcuni giocatori, ed è stato accontentato, ma questo accade raramente nel nostro campionato, e non perchè questi sia un tecnico importante almeno a livello nazionale, ma perchè su di lui si è fatto un progetto, cosa che sta funzionando molto bene. 

Quindi chiudiamo questa domanda che molti si fanno "Perché il tecnico non può scegliere i giocatori da comprare o cedere?" perché la società pensa già al come, se dovesse andare male, riparare i danni, quindi le spese sono quelle preventivate, il Ds prende quel che si può prendere, nella speranza che qualche giocatore abbia una stagione importante, e magari trovare qualche opportunità poco dispendiosa sia sotto il profilo cartellino e soprattutto ingaggio.