Le voci sullo stadio di proprietà si rincorrono ormai da anni, tanto da essere ormai diventate un fastidioso chiacchiericcio di sottofondo.
Nei giorni scorsi pare però che le due squadre di Milano abbiano avanzato al Sindaco Sala la seguente ipotesi: un solo stadio per le due squadre nella stessa area con demolizione di San Siro.
In questa frase trovo un coacervo di sciocchezze, controindicazioni, umiliazione ed insensibiltà che si fa fatica a credere a questa ipotesi, salutata con giubilo dal Geometra (il che dovrebbe già essere un'indicazione su cosa non fare).

Analizziamo dal punto di vista pratico.
Milano è l'unica e sottolineo l'unica città per adesso ad avere entrambe le sue squadre vincitrici del massimo trofeo continentale. Ha due tifoserie che accorrono in massa anche in momenti critici al capezzale delle loro squadre. I numeri sono piuttosto cocciuti al riguardo.
Milano ha aree in abbondanza da riqualificare, rendendo un servizio alla città ed alle squadre. Rogoredo e Sesto sono le prime che mi vengono in mente. Già dotate di metropolitana e spazi adeguati.

S.Siro è una questione delicata. Entrambe le squadre vorrebbero rimanere lì. In origine S.Siro era lo stadio del Milan. Sinceramente qui la bega da pollaio pre derby mi interessa meno di 0. Se non vi fosse accordo fra le 2 squadre non sarebbe assurdo ipotizzare un vero e proprio sorteggio sull'area da assegnare alle 2 squadre.
Leggo di uno stadio di 60.000 posti dal costo di 600 milioni di euro. Stadio troppo piccolo. Inoltre per fare questo stadio si dovrebbe demolire lo Stadio!
Ebbene se un nuovo S.Siro deve nascere non può di certo essere più piccolo di quello attuale.

Mi occupo di questioni economiche per lavoro. I costi per la costruzione della nuova struttura per una società come il Milan, sarebbero in buona parte coperti dal nuovo nome dello stesso. Le ipotesi minimaliste si aggirano sui 25 milioni all'anno. L'immobile si ripagherebbe da solo in 25 anni. Ossia la stessa durata del mutuo per un'opera di questa dimensione. In termini economici dovendo ammortizzare il costo con deduzione degli interessi, si tradurrebbe in un guadagno per la società. 
Rimarrebbero fuori tutti gli incassi commerciali che sono parte importante e fondamentale di uno stadio di proprieta. Faccio una fatica enorme a capire il senso di un solo stadio, potendo sfruttare il marchio solo una volta per le 2 squadre.
Posso capire la proprietà di passaggio Elliott. Acchiappa un pò di soldi, valorizza il Milan e tenta di spendere meno.
Capisco meno Suning ed il Sindaco di Milano, che avrebbe dovuto far accomodare in maniera educata chi gli ha portato simile proposta fuori dal suo ufficio, con l'invito a presentarsi con argomenti seri.
Con 2 stadi, l'indotto economico per la città sarebbe maggiore e vi sarebbe un'area riqualificata in più. Basti pensare solo alle opere di costruzione e riqualificazione urbanistica.

Andiamo sull'aspetto emozionale, di cui ormai si fa carne da porco in questo calcio che mi piace sempre meno.
Per quale diavolo di motivo il Milan dovrebbe condividere un'opera storica e simbolica come lo Stadio con l'altra squadra di Milano? Se c'è da fare questo balzo in avanti (Mao dixit) che si faccia con coraggio e rispetto per le tifoserie. Le due entrate separate, gli spazi commerciali divisi... non ci si crede a leggere simili castronerie.

Qui gli improperi si sprecherebbero. Il Crystal Palace ed il Fulham hanno 2 stadi e Milan ed Inter uno in comune?
Con tutto il rispetto per l'Arsenal, da cui proviene quello scienziato di Gazidis che merita un capitolo a parte, questa squadra, che non è nemmeno lontanamente paragonabile per palmares non solo al Milan ma nemmeno all'Inter, ebbene questa squadra ha lo stadio nuovo tutto per sé e le milanesi dovrebbero adattarsi alla multiproprietà?
Se qualcuno negli Usa o in Cina non lo sa ancora, Milano è la città delle 10 Champions. 7 sono nostre e 3 degli altri. A Londra, dove c'è mezza Premier, 10 Champions le vinceranno quando l'uomo avrà colonizzato Marte.

Passo e chiudo. La bile ha traboccato.