Le ultime settimane sono state un po’ travagliate in casa Milan per le ormai note vicissitudini societarie.
Ma finalmente ieri un raggio di sole ha aperto uno spiraglio di luce nelle scure nubi che ricoprono il cielo di Via Aldo Rossi. Questo raggio di sole ha un nome e si chiama Alessio Romagnoli.

Con una trattativa silenziosa, portata avanti senza dare troppo peso alle insistenti voci di un suo imminente e quasi scontato trasferimento su manti erbosi più floridi, il giovane centrale di difesa rosso nero ha apposto la sua firma su un ricco rinnovo di contratto, che si è meritato sul campo a suon di prestazioni convincenti e spesso impeccabili, che lo hanno messo sotto la lente di ingrandimento dei migliori club di tutta Europa.

Romagnoli si è presentato visibilmente felice e convinto della scelta fatta.
Legarsi ulteriormente al club che gli ha permesso di affermarsi a grandi livelli, indossando una maglia prestigiosa e pesante, ancor più per il numero apposto sul suo dorso, mostrando attaccamento ai colori e soprattutto di credere nel progetto che la dirigenza gli avrà certamente sottoposto. Difficilmente infatti si dichiara pubblicamente che un giocatore sarà un pilastro portante della squadra per moltissimi anni, senza renderlo edotto sulle proprie intenzioni.

Possiamo dunque dedurre che il “fuggi fuggi” generale tanto millantato da più parti sia solo una voce, anche poco credibile. È ovvio che senza l’Europa alcuni giocatori possano decidere di andare a giocare altrove, chiaramente dove potrebbero giocare (forse) in Champions League. Ma è anche vero che se pure il Milan non fosse escluso dalle coppe e arrivasse un top club con una offerta irrinunciabile per qualsiasi giocatore dell’attuale rosa, questi di certo ci farebbero un pensierino. Tanto più se a presentarsi fosse un club che parteciperò alla coppa dalle grandi orecchie.

Questo però non è accaduto al numero 13 rosso nero, che nonostante gli interessamenti reali e confermati quest’oggi dai dirigenti milanisti, non ha fatto una piega e ha firmato per altri quattro anni di contratto. Sia chiaro che questo non vuol dire che Romagnoli resterà a vita al Milan, ma non è nemmeno da escludere il contrario.

Insomma, il senso delle mie parole è che se un giocatore si sente parte di un progetto valido e fa già parte di un top club, non è così automatico che possa decidere di cambiare aria, solo per un eventuale ed ingiusta esclusione da una coppa, che si è guadagnato faticosamente sul campo.

Il rinnovo di Romagnoli è senz’altro un buon segno oltre che una buona notizia. In quanto altri suoi compagni come lui molto appetiti sul mercato, possano ora decidere di restare e magari prolungare anche essi il contratto. Non so quanti di voi si siano accorti che verso la fine della diretta Facebook della firma di Romagnoli, il Direttore Sportivo Mirabelli abbia chiaramente detto che dopo questo gradito rinnovo ce ne saranno anche degli altri!

Vedremo cosa accadrà. Nel frattempo, Mirabelli pare aver trovato un accordo di massima con l’estroso fantasista olandese Memphis Depay, sulla base di 4,5 milioni di euro annui. Ora c’è però da affrontare il discorso anche con il Lione, che detiene il cartellino del talento orange e che pare partire da una base d’asta piuttosto alta, circa 40 milioni di euro. Non sarà facile ma respiro una certa sicurezza nelle mosse della dirigenza e chissà che non ci possano essere ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

Depay potrebbe essere un ottimo rinforzo per lo scacchiere di Gennaro Gattuso, che vuole gente motivata e pronta ad indossare la pesante casacca rosso nera. Vedremo dunque quali saranno i risvolti della vicenda UEFA e quali saranno le mosse e contro mosse, del duo Mirabelli Fassone ai quali va data massima fiducia.

 

André Quatraro