In questi giorni si moltiplicano i commenti in favore di chi vuole la testa di Gattuso dati gli sconfortanti risultati ottenuti nelle ultime gare. Personalmente credo siano comprensibili la rabbia, lo sconforto e la tristezza che pervadono gli animi dei tifosi, soprattutto se confrontati con l’euforia che regnava alla vigilia della partita con l’Inter, momento in cui si sognava un pesante allungo sui cugini. Certo qualcuno potrà dire che la sconfitta fosse nell’aria date le precedenti prestazioni poco convincenti, ma per come è andato il derby è anche vero che si è raccolto meno di quanto si meritasse. Da lì in poi è tutta cronaca di una tragedia già nota.

Nonostante si possa rimproverare a Gattuso di non aver mai espresso un bel calcio, non credo si possa in questo momento lanciarsi in invettive, definirlo un umiliato, infatti la parola umiliazione si sposa meglio con quelle persone che gonfiano troppo il petto, che fanno grandi proclami, invece il buon Rino da quando è alla guida del Milan non ha mai detto una parola di troppo, non è mai andato sopra le righe, come invece poteva succedere facesse sul campo, quando nel Milan ci giocava. In ogni intervista non ha mai esaltato sé stesso, non hai mai scaricato le responsabilità sugli altri, ha sempre e solo lavorato nell’interesse del Milan.

Bisogna ricordare che Gattuso ha preso in mano il Milan dell’anno scorso a partire da una situazione disastrosa, in mezzo ad una burrasca societaria nella quale credo abbia fatto più del possibile. La società ha deciso di confermarlo da un lato perché aveva raggiunto l’obiettivo massimo raggiungibile per come era cominciata la stagione e dall’altro perché esonerarlo in quel momento non sarebbe stato né elegante, né intelligente, dato che l’annata a venire in mezzo ad un pieno riassetto societario non sarebbe stata sicuramente di facile gestione. Certo, se poi Leonardo avesse evitato di far uscire certe voci avrebbe mantenuto una certa eleganza e favorito l’operare dell’allenatore, il quale, nonostante tutto, ha continuato a fare il suo lavoro senza lasciarsi andare a sfoghi isterici, senza mettere la sua personalità al centro, bensì pensando sempre e soltanto all’interesse del Milan.

Ora, dato che ormai sono 8 gli anni in cui la stagione non va come dovrebbe, per riconoscenza verso una persona che per il Milan ha dato l’anima, sarebbe elegante sopportare come tifosi un altro finale di stagione storto, affinché a quella persona venga data la possibilità di lottare fino alla fine. Alla fine, si faranno i bilanci e si deciderà se proseguire o separarsi, evitando di bruciare inutilmente un’altra bandiera, messa lì dalla precedente dirigenza proprio per fare da parafulmine.

Certamente qualche anno fa avremmo potuto prendere Sarri, Giampaolo, Gasperini, Emery o chiunque altro, ma non è stato fatto e non è detto che la scelta avrebbe ripagato. Al loro posto sono stati presi altri allenatori che non sono riusciti a portare il Milan in Champions come eravamo abituati ed ora la sorte è toccata a Gattuso. Forse i giocatori sono stanchi, la preparazione sbagliata, il modulo, la tattica, in tutto questo ci possono essere errori umani, errori di una persona però sommamente corretta, onesta, schietta e sincera, che si è sempre assunta le sue responsabilità e che non merita di essere defenestrata.

Qualcuno propone di sostituirlo con Leonardo fino a fine stagione per dare una scossa, ciononostante il dirigente brasiliano quando fu alla guida di un Milan con tutt’altra rosa (Kakà-Pato-Ronaldinho-Maldini-Thiago Silva ecc..) arrivò terzo a 12 punti dai primi, con una percentuale di vittorie (47.92%) simile a quella di Gattuso (46.75%).

Quindi, dato che Gattuso è stato confermato ad inizio stagione, dato che allenatori che stravolgono le sorti di un campionato arrivando in corsa ce ne sono pochi, dato che Gattuso nonostante possa aver sbagliato merita rispetto data la sua correttezza, credo sia giusto lasciargli concludere questa stagione che andrà come deve andare, nel bene o nel male.

In fondo probabilmente gli errori non sono solo suoi, qualcosa avranno sbagliato i dirigenti precedenti ed attuali, qualcosa potrebbe aver sbagliato chi ha fatto certi acquisti, qualcosa potrebbero aver sbagliato gli arbitri in certe partite decise da certi episodi, qualcosa potrebbero aver sbagliato certi giocatori; di fronte a questa situazione non piacevole,  l’uomo-Gattuso, prima che l’allenatore, ha messo sempre davanti l’interesse del Milan e non ha mai mancato di rispetto a nessuno.

In conclusione, credo che come tifosi, nonostante si possano esprimere delle opinioni, nonostante si possano trarre le prime conclusioni rispetto a questa annata, si debba concedere a Gattuso di lottare fino alla fine, per noi, come del resto ha sempre fatto.
Per un guerriero l’unica umiliazione non è morire, ma morire senza combattere fino alla fine, per rispetto di quel guerriero, di quello che vi ha dato negli anni lasciatelo combattere, la sconfitta se sarà tale, la saprà riconoscere, con onore, senza scuse, come ha sempre fatto, ma noi, suoi compagni di lotta non voltiamogli le spalle, non pugnaliamolo adesso.

FORZA MILAN!

P.S.: Lascio un video come promemoria, fa sempre bene!