IL MOSTRO È ANCORA LIBERO

C'è un pitone birmano (il nome scientifico è python molorus bivittatus) che sguazza da mesi nel Parco del Diavolo, più comunemente conosciuto con il nome di Milanello. Eppure il serpente è proprio l'animale preferito dal Demonio! Un essere crudele e strisciante, con la lingua biforcuta ed un fischio nella bocca che si diverte nell'essere ricercato, nascondendosi chissà dove. Le ricerche continuano da mesi ma proprio non si identifica la posizione del rettile durante la caccia al Pitone.

Analizzando i colpi subiti da giocatori quali Bennacer, Rebić, Ibrahimović e Mandzukić, le ferite subite da tutti i quattro sono riconducibili al Morso del tremendo serpente. Ma se questi quattro sono le vittime preferite dell'animale, recentemente anche Calabria, Leao e Romagnoli sono stati colpiti dall'attacco della bestia. Anche Calhanoglu, Kjaer, Tonali, Saelemaekers e Díaz spesso sono stati colpiti dal temibile Morso. Pare non esserci pace per i ragazzi di Stefano Pioli, le grane sono state molteplici negli ultimi mesi, sicuramente hanno penalizzato l'organico del club milanista, hanno infatti ridimensionato gli obiettivi della squadra ed una brusca frenata è avvenuta negli ultimi match, trattenendo il Milan insieme alle altre squadre che lottano per la qualificazione verso la Champions League, ed escludendo il Milan dall'EL.
Il Pitone spietato è una maledizione che puntualissime incombe sui titolari del Milan, gli sventurati subiscono e sono costretti a rimanere più di quanto vorrebbero in infermeria. Noi tifosi non ne possiamo veramente più.

Hombre, hay un pitón para matar!

INFORTUNI, MA QUAL BUON VENTO?
Forse è stato qualche interista a piantare il serpentaccio sulle nostre valli? Non saprei, di certo non ne sono dispiaciuti, loro avranno qualche rimedio miracoloso contro le serpi milanesi, noi non lo conosciamo proprio! A questo punto chiediamoci: "ma che, forse, ci prepariamo male fisicamente agli scontri?" Come sono spiegabili tutti questi infortuni sorprendenti? Sicuramente se abbiamo perso punti non è per gli imprevisti, perché quelli sono normali da incontrare, non è strano affrontare dei cambi di rotta. Se abbiamo perso è per il fatto dei "così tanti" imprevisti, inimmaginabili proprio, numeri immensi di forfait e problemi muscolari, mescolati a stop anche più lunghi, infine è poco chiaro quanto succede ad un calciatore, spesso non si spiega la gravità del trauma subito ed è ignota un'ipotetica durata dello stop, quando l'infortunato torni, tutto è molto vago.
Quanto tempo è che la squadra non è al completo? Troppo. Sta accadendo qualcosa di strano che non sappiamo? Forse. Tutti voi, medici certo più di me, mi spiegherete che è normale che non si sappia precisamente la durata di un tempo di recupero ma... delle apparenti sciocchezze durano settimane, questo è strano.
Se il nostro Perry Mason, investigatore sveglio e curioso della Terra di Mezzo, Bennacer, si fosse fratturato, almeno quasi in qualunque parte del suo corpo, sarebbe tornato prima in campo. Ora dovrebbe essere praticamente tutto pronto per il ritorno, eppure dal 28 novembre quasi totalmente assente! Sono comprensibili, data l'età, le noie che frenano Ibra e Mandzukić, ma spiegatemi... gli infortuni, in massa ed improvvisi!
Perchè solo prima di Manchester United Milan sono usciti quattro, ripeto quattro, quattro infortunati teoricamente recuperati e pronti per la lotta sul terreno terreno gioco: l'appena operato Calabria, lo squalificato, in campionato, Rebić, Onda Leao e Romagnoli, che era ritenuto come recuperato. Si utilizza la massima prudenza, calciatori che dovrebbero tornare presto, arrivano tardi nella ripresa del lavoro, eppure tutte queste ricadute!
Mi è sembrato assurdo come Rebić, accusando una fitta all'anca dopo lo splendido gol contro la Roma, in una domenica di settimane fa, aveva effettuato le analisi del caso sulle sue problematiche fisiche, queste spiegavano come non ci fosse nulla che non funzionasse per il verso giusto, infatti Rebić stava bene, così si comunicava. Allora è stato schierato per novanta minuti il mercoledì, contro l'Udinese. Due giorni dopo, di venerdì magicamente leggo: "Rebić, infiammazione all'anca, salterà la sfida contro il Verona". E allora qui c'è qualcosa che non va!
Non lo so se è una percezione mia, ma quando i calciatori del Milan subiscono botte su caviglie e gambe, quante volte terminano la partita, apparentemente sereni, dopo esser caduti in terra? Il giorno dopo vengono informati i calciatori di come siano, in quel momento, infortunati.
E vorrei scrivervi il perchè di tutto ciò ma proprio non lo posso sapere, capisco che però, sicuramente, ci stiamo preparando in modo inadeguato. Quasi la totalità degli infortuni sono sulle stesse zone del corpo: tra l'inguine ed il ginocchio. Krunić e Meité teoricamente erano dei panchinari dei panchinari, ultimamente sono quelli che stanno giocando più minuti, eccovi detto tutto.

QUALCHE STRANEZZA CHE MI BALENA IN MENTE
Lo stufato di carne puzza di pesce... brrr! Spiegatemelo voi. Forse qualche analisi va fatta non solo dai tifosi. Qualcosa va modificato?
Succedono cose strane, ma non ad Altrove, a Milanello.
Cacciate 'sta serpe!
E da gran fan del sanguinario film American Psycho, potrei citare il Patrick Bateman di Christian Bale: "Oggi la mia pena è costante ed affilata, ma io non giungo ad una più profonda conoscenza di me stesso. Nessuna nuova conoscenza si può estrarre dalle mie parole. Questa confessione non ha nessun significato".
(Coraggio rossoneri!)

Damiano Fallerini