Commentare la sconfitta del Milan contro lo Spezia non è semplice, poichè lo sbaglio commesso dall'arbitro Serra, a pochi minuti dal fischio finale, è di una gravità talmente evidente che ogni altra considerazione perderebbe ogni efficacia o significato.
Cosa avrà pensato l’arbitro Serra nel vedere il pallone calciato da Messias rotolare in rete? Era il gol del 2 a 1, che proiettava momentaneamente i "ragazzi" di Mister Pioli al primo posto in classifica, con grande festa per i pochi tifosi presenti a San Siro e i milioni sparsi nel Mondo.
Era... poiché un incomprensibile fischio arbitrale aveva interrotto il gioco per un intervento di Bastoni su Rebic al limite dell’area, dimenticando ogni più semplice applicazione della regola del vantaggio. Potendo, i giocatori del Milan si sarebbero mangiati l'arbitro, il fischietto e anche la VAR. A cosa possano servire le scuse sia dell'arbitro che dell'AIA, l'Associazione Italiana Arbitri, interessa ben poco, così come sapere che il signor Serra probabilmente verrà fermato per due turni, per poi essere pronto a tornare ed eventualmente, scusarsi.

Affermare che il Milan abbia smesso di giocare sarebbe totalmente sbagliato, vero invece che si sia innervosito e riversato nell'area avversaria alla ricerca della vittoria, creando altre occasioni nei minuti di recupero, ma sbilanciandosi e lasciando la possibilità allo Spezia di segnare quel gol della vittoria che, è bene evidenziare, non hanno mai rinunciato di cercare.
Una beffa fin troppo amara, ma figlia di situazioni di cui conosciamo perfettamente ogni dettaglio. La più classica delle "ciliegine", peccato che non ci fosse né la torta né i festeggiamenti per un sorpasso finito nel peggiore dei modi.

Vince lo Spezia, ripetendo quanto fatto lo scorso anno, alla medesima giornata, ma questa volta, non in casa propria, ma a Milano.
Perde il Milan, perchè il calcio non è una scienza, è una disciplina sportiva e non ci si può permettere di fare troppi sbagli o addirittura assentarsi dall'incontro, perchè gli avversari, anche i meno forti, cercano di aggrapparsi ad ogni più piccola risorsa per non essere battuti. Scrivere a partita conclusa è fin troppo facile, oltretutto se è il risultato, fin troppo imbarazzante e sfavorevole, a condizionarne i giudizi. Non è mia abitudine criticare per il piacere di rafforzare posizioni di cui continuo a scrivere da mesi, ma questa sconfitta è da condividere fra molti, ad iniziare da Mister Pioli, che sono io il primo ad applaudire quando lo merita.

Provo quindi, risparmiandovi il commento della partita, ad evidenziare a cosa attribuire la sconfitta, nella consapevolezza che è un campanello d'allarme, ma anche con il terrore che una squadra costruita più sulle "motivazioni", che su reali "capacità tecniche", sia fin troppo condizionata da questo tipo di prestazioni e il fatto che si ripetano regolarmente è già fin troppo significativo. Evitando di scrivere delle assenze, per infortuni, malattie, Coppa d'Africa o squalifiche, oppure del calore del pubblico, limitato per la pandemia a sole 5000 unità, inizierei da ciò che era fin troppo evidente, già da settembre: la stagione del Milan sarebbe stata condizionata da chi avrebbe preso il posto del turco. Peccato che non sia arrivato nessuno, affidando compito e ruolo al giovanissimo Diaz.
La flessione dello spagnolo è fin troppo evidente e già in questo caso le colpe di Pioli e della Dirigenza si intrecciano. Il primo, incapace di proporre una soluzione tattica alternativa, la seconda priva di quelle risorse e autonomie indispensabili per inserire un tassello fin troppo importante per ottenere anche risultati semplicemente accettabili. Con un Diaz inutile, con l'assenza dei due difensori centrali, titolari, ma specialmente con un centrocampo in totale emergenza, era compito dell'allenatore saper "leggere la partita" e intervenire dove necessario.

Qui monta tutto il mio rammarico. Se io, seduto sul divano di casa, percepisco chiaramente che il pareggio dello Spezia sta per concretizzarsi e che la squadra si sta smarrendo, mentre l'avversario è in crescita, è possibile che l'ALLENATORE, subisca passivamente la situazione? Lo Spezia segna al minuto 64', dopo che Pioli aveva effettuato un solo cambio, a mio modesto parere, sbagliato, dentro Messias e fuori non un inutile Diaz, ma un Salamandra che poteva tranquillamente rafforzare una mediana fin troppo bisognosa di aiuto.  Ogni critica a Bakajoko è tanto superflua quanto risaputa. Avrebbe più logica accettare lo sbaglio commesso e far giocare un giovane, almeno lo si valorizza e si responsabilizza tutta la squadra. Piuttosto mi è difficile capire perchè Ibra possa giocare fino al fischio finale, in coppia con Giroud, per intasare l'area e il giovane Leao necessiti di riposo. Se la partita fosse stata bloccata sullo zero a zero, avrei potuto anche comprendere, sbagli o nervosismo, ma in vantaggio di un gol bisognava solo chiudere gli spazi e ripartire veloci. Senza inventarsi nulla. Invece ne è scaturita la fotocopia della partita persa contro il Sassuolo. Se c'è un'assenza che ha pesato è sicuramente quella di Tonali, ma essendo in diffida era probabile che una partita la avrebbe dovuta saltare in attesa di Bennacer e Kessie. 

Le partite si vincono oppure no, fa parte del gioco e probabilmente con un altro arbitro oggi ci godremmo una vittoria sofferta e il momentaneo primo posto in classifica, ma ciò sarebbe sufficiente per allontanare tutte le lacune che sono un tutt'uno con questa squadra? Per me NO.
Allora continuiamo a credere che la rosa sia perfetta e completa per competere per ogni traguardo, che lo stadio ci farà tornare nel tetto del mondo e specialmente che con un Top Allenatore in panchina, che non accetterebbe l'offerta, anche lo scudetto di quest'anno, sarebbe nostro.
FORZA "povero" MILAN