La sosta per le nazionali ha dominato e lo fara’ ancora per qualche giorno. Il Maestro e’ stato privato di quindici giocatori, non una buona notizia se pensiamo che il pre campionato e’ stato breve e che Acqua e Sapone ha potuto contare su un solo test contro il Novara. Non solo, ma questa interruzione forzata della visione della nostra amata, restituisce un Bonucci infortunato. Il bollettino medico dice che ne avrà’ per venti giorni. 
Le difficolta’ del Barbuto non accennano a finire.

E’ emergenza in difesa. Chiellini stara’ fuori fino al ritorno di Champions contro il Barcellona. Non dovrebbe essere una sorpresa considerato che il Capitano di tante battaglie nella scorsa stagione e’ sceso in campo quattro volte. Il polpaccio d’oro e’ diventato piu’ famoso del tendine del Pelide Achille. Il pisano e’ un dizionario di fisioterapia su due gambe. Big Jim De Ligt e’ appena tornato in gruppo dopo l’ intervento alla spalla e gia’ si parla di gettarlo nella mischia contro il Cagliari. Si mormora che sia in formissima! Demiral sembra il fratello sfortunato del difensore che abbiamo ammirato prima del nefasto infortunio. E’ ancora in rodaggio, un necessario pedaggio per ritrovare il nuovo Montero. Altri centrali non ce ne sono, a meno di non spostare Danilo, che tanto bene ha fatto e che e’ decisamente il fratello dotato di quello visto la scorsa stagione, al centro. Dragusin non e’ veneto, ma rumeno e di lui si parla in termini entusiastici, ha pur sempre giocato in Under23, un rischio calcolato? Rugani e’ prestato, Romero andato, col senno di poi uno dei due forse sarebbe servito. Tirando le somme abbiamo un lungo degente, un duro sergente al primo stop, un giovane piu’ che emergente dalla spalla cedente e un rampante dal ginocchio poco dolorante. Un egiziano, pardon brasiliano eventualmente adattato, piu’ un promettente ragazzino.

Non si puo’ dire che il direttore d’ orchestra sia fortunato, ma non e’ finita qui, piove sul bagnato. E’ di oggi la notizia che nel prossimo mese e mezzo, per essere precisi da qui a Natale, togliendo il giorno della gara, il giorno prima e quello dopo, il grande capo Chioma Fluente avra’ quattro giorni quattro per allenare la squadra. La rivoluzione si dovrà’ fare in poche ore e i numerosi difetti finora emersi dovranno essere limati in tempi strettissimi.
E i media amici non si sono fatti pregare a riportare il dato oggettivo, ma anche molto comprensivo per chi finora ha sbagliato parecchio. Capello Luccicante deve fare esperienza e avere la possibilita’ di sbagliare ora per strabiliare poi, sostengono gli inguaribili ottimisti. I commenti consolatori sanno tanto di mani avanti, preparano forse il terreno ad eventuali delusioni.

Guardando il fitto calendario in successione: Cagliari, Benevento, Torino e Genoa. Penso a Conte e Allegri e gli occhi rollano come una slot machine. Risultato: dodici punti e rientro nella corsa scudetto. Penso a Crotone e dopo un altro giro della ruota, appaiono quattro punti e la crisi del progetto. Penso a Lazio-Vecchia Signora e potremmo mettere in saccoccia otto passi sulla strada di una qualificazione alla prossima Champions.

Quale sara’ la Juve che vedremo? Sara’ quella sprecona, votata all’ attacco e propensa all’ infilata degli avversari o quella accorda, compatta e incline a velenose ripartenze vista nell’ultima partita? Prenderemo la strada dell’ ideologia o della praticita’? Sfrutteremo le doti di velocità’ di Ronaldo, Morata e Kulu o insiteremo nel mettere giocatori fuori ruolo? E la concentrazione sara' quella dei giorni migliori o quella degli ultimi minuti in quel di Roma? 
Molto di quello che verra’ dipenderà’ dalle scelte del flemmatico Barbuto e dalla sua capacita' di tenere alta la tensione. 

Caro Pirlo, siamo nelle sue mani. Si ricordi chi siamo e chi eravamo fino a poco tempo fa. A lei il compito di restituirci una Juve vincente.
Non chiediamo lo spettacolo, ma i punti.