Da Wikipedia: I moschettieri erano soldati armati di moschetto. Maggiormente servivano a piedi come fanteria e talora anche a cavallo. Comparvero nel XVI secolo, famoso il "tercio" alla corte di Carlo V e man mano nelle compagnie di tutti i maggiori eserciti europei, si estinsero verso la metà del XIX secolo con l'avvento dei fucili di ordinanza delle forze armate.

         Charles D'Artagnan è un giovane guascone che verso la metà del 1600 si reca a Parigi, con tanto di lettera di raccomandazione, alla corte del Re Luigi XIII per essere annoverato nelle file dei moschettieri. Da quì in poi nascono le sue famose imprese ed i suoi vittoriosi duelli che daranno così vita ad uno dei più celebri romanzi della storia scritto da Alexandre Dumas.

         Il primo dell'anno ho rivisto in TV un film che vidi da bambino assieme ai miei genitori e al quale sono molto affezionato anche perchè fu girato nello stesso anno della mia nascita il 1948 ed era una delle prime pellicole a colori in cinemascope, per quei tempi un vero colossal: " I Tre Moschettieri " interpretato da Gene Kelly e Lana Turner.  Tratto dal celebre romanzo di Dumas è la storia di tre guardie del Re alle quali si unì un prode guascone D'Artagnan assoldato dal Cardinale  Richelieu l'autore della "raison d'etat" che contrastò                Re Luigi XIII per riportare l'egemonia di Francia in vetta all'Europa.

         Nel rivedere le scene di quella pellicola, oggi a distanza di oltre mezzo secolo e per giunta mentre sono dedito alla scrittura del mio primo pezzo all'alba del nuovo ventennio, mi sembra d'intravedere il nostro Patron Paul Elliott ( nei panni di Re Luigi XIII ) dare una scarsella piena di franchi d'oro all'appena arruolato spadaccino guascone D'Artagnan  (il nostro fresco cavallo di ritorno Zlatan) reo di essersi ribellato alle guardie del suo Re Gustavo di Svezia che poi avrebbe sbolognato con spettacolari e vincenti duelli contro gli scalmanati tifosi del Malmoe che avrebbero rivoluto il loro campione in patria, e così assistette inerme allo sdegno pubbico che Re Luigi gli mosse,  per aver a causa di un equivoco duellato e battuto le sue guardie del corpo.  Il tutto al cospetto del Cardinal Richelieu, sarebbe il nostro Paolo Maldini che prima volle Giampaolo al posto di Gattuso, e poi non memore di quel maledetto errore, ne commise un secondo ancor più grave come quello di non puntare su di un sostituto di grido quale Spalletti bensì ripiegare sull'anonimo parmense Pioli, ed ora alla vigilia di Natale  con i devastanti effetti ancora in corpo causati dall'intossicazione dei sali lassativi orobici si presenta di fronte al nostro Re Elliott per chiedere l'oneroso ingaggio dell'ex campione di ritorno Zlatan Ibrahimovic, un baldo ed esperto moschettiere pronto a vigilare sull'integrità di sua Maestà e sul buon nome della nostra squadra.                                Ma se in tema di errori vale il detto che non c'è due senza tre allora il Fondo Elliott-Gazidis dà il suo placet per ingaggiare il Moschettiere Svevo, altrimenti si proliferebbero tempi maturi per far scoppiare tra i nostri tifosi  una sorta di guerra dei 30 anni dilaniata nel suo corso anche da una complicata lotta intestina che l'allora Richelieu mosse ai calvinisti francesi, i così detti Sanculotti, e che ora in casa nostra scoppierebbe tra i fautori del duo              Maldini-Boban contro il facinoroso manager burocrate Gazidis che vorrebbe tanto convincere il suo amico londinese Fergusson alla conduzione della squadra rossonera.

          E' ormai sera quando io, mamma e papà Renato usciamo dal cinema di Via Nazionale dopo la visione dei     Tre Moschettieri e ci accomodiamo al tavolino di un lussuoso bar dove papà ordinò un Pastis, un aperitivo a base di anice di cui ne era ghiotto, mamma prese una granita di caffè con panna ed io una CocaCola, avevo allora 8/9   anni ma ricordo come se fosse ora le parole proferite da mio padre....ti è piaciuto il film?...sì tanto papà ...più del "Corsaro Nero" di Salgari.  Rammenterò per sempre quel giorno quando io e mamma arrivati con l'autobus in Via Nazionale, era una domenica, papà era di turno al suo ufficio stampa che distava solo trecento metri e così attendemmo la sua uscita per entrare tutti insieme e goderci quella proiezione.   Mamma, seduti al tavolino di quel bar mi fece assaggiare per la prima volta il caffè con panna, mi piacque tantissimo, da allora amai il caffè tutta la vita.  Papà Renato mi regalò mille lire, lo abbracciai  ma lui mi disse di acquistare con quel denaro il libro dei         Tre Moschettieri aggiungendomi con l'indice sollevato: "...figliolo se vuoi fare lo scrittore o il giornalista, come hai detto che ti piacerebbe fare da grande, devi imparare bene, tu hai visto prima il film e poi leggerai il libro dei Tre Moschettieri.  Ora prova a immaginare il contrario, e quindi scrivendo tu di tuo pugno i testi dai quali si estraggono le avventure che ci hanno allietato nella visione poco fa, bene se tu riuscissi a trasportare le stesse emozioni anzichè negli occhi degli spettatori nella mente dei tuoi futuri lettori con una scultorea e piacevole narrazione allora sì che saresti diventato un celebre piccolo scrittore e.......e poi papà ti posso dettare il pezzo e dalla telescrivente lo trasmetti a Parigi?.....sicuro e se fosse un bel racconto, di quelli dalla trama avvincente lo richiederebbero anche in America.....in America!!!...in America, certo Massimo in America!

         Forse solo ora, dopo oltre mezzo secolo, mi è tornata alla mente quella bella dritta che mi diede papà Renato, e quale blogger in questa stupenda community di VxL  ho voluto metterla in pratica, e scusatemi se vi annoio nel raccontarla,  anzi vi debbo ringraziare per aver abusato della vostra paziente lettura delle mie storie spesso permeate di fatti di vita e molto meno delle vicissitudini del nostro Milan. 

         Nel frattempo Zlatan ha ufficialmente firmato il suo contratto a Casa Milan scegliendo, consigliato dal figlio maggiore la maglia numero 21, o forse è solo una bugia !?...21 è il numero dei gol realizzati dallo svedese nel 2011 l'anno del nostro 18mo ed ultimo scudetto, ai quali si sommarono altri 10 realizzati da Antonio Nocerino, un centrocampista che rinacque dal nulla grazie all'estro e al carisma di Ibra, ed ora chi sarà il suo nuovo discepolo?   Leao? Piatek? oppure Paquetà?  Come nei Tre Moschettieri erano già al servizio del Re: Athos, Portos e Aramis, poi arrivò il Supermoschettiere D'Artagnan e da allora Re Luigi XIII dormì sonni tranquilli, così nel nostro Milan c'era una volta un trio: Chalanoglu, Piatek e Suso varie volte manipolato da più di un trainer con aridissimi successi sul campo, ora è atterrato Ibra il nostro spadaccino già plurivincente in numerosi duelli, il tempo, e lui data l'età ne ha poco a disposizione, ci dirà se la lama della sua spada può ancora trafiggere oppure con il passar degli anni ha subito un irreversibile processo di corrosione (...e avremmo preso l'ennesima fregatura!!)

         Mentre sto scrivendo la reception dell'Hotel in cui mi trovo qui in alta montagna, avverte che causa maltempo si sono interrotti dei collegamenti tra cui Internet, e quindi dovrò rimandare l'uscita di questo articolo al mio ritorno in città.  Nel frattempo è terminata la sfida casalinga tra Milan e Sampdoria.  Ibrahimovic ancora a corto di preparazione ed entrato al 10' della ripresa con Leao ( il sostituto da lui prescelto per rigenerare un nuovo Nocerino) al posto di un impalpabile Piatek ha letteralmente scosso la squadra che fino al suo ingresso in campo era rimasta ancora stordita da quell'epico spettacolo di fuochi artificiali in quel di Bergamo.  E' pur vero che con il suo ingresso il campione svedese ha reso tutto il Milan più volte pericoloso, combattivo, a tratti imprevedibile ma non è riuscito al suo debutto a perforare la rete di Audero, esattamente come accadde 10 anni fa alla sua prima a Cesena, ma questo alla fine potrebbe rivelarsi come un segnale benaugurante.

         Sta dunque a te, caro vecchio Zlatan, se è vero che ami il Milan portarlo con i tuoi gol, le tue giocate, i tuoi assist e le tue invenzioni, in una posizione di classifica che faccia di botto scordare le 8 gare perse  e la nefasta cinquina subita il 21 dicembre scorso.  Ancora il 21 !?!...ma allora è un segno del destino !!....e guarda un po' sempre per casuale combinazione prima della gara il Milan aveva 21 punti in classifica, è entrato Ibra sempre con il 21 sulla schiena per disputare nel campionato da ieri fino alla 19ma di ritorno esattamente 21 gare....allora buona fortuna Zlatan e buon 2020 e anche 21....magari sarà il numero dei gol che realizzerai, tutti i tifosi milanisti te lo augurano con tutto il cuore!

                                                              Un abbraccio.

                                                               Massimo 48