È stata come una sorta di Ritorno al Futuro la gara che ha visto la Juventus governata dal coach Maximilian in versione striptease man e dismettente i panni del bislacco scienziato Doc che, complice la serataccia del Diavolo, s'inventerebbe una magica bilocazione nella figura del giovane Marty Mc Fly, alias Manuel Locatelli, e programmare sul display dell'avveniristica McLorean la data e l'ora del 22 Ottobre 2016, la stessa della scorsa sera con tanto di location e copia/incolla ovvero il prato di San Siro, dove raggiunta la velocità di 88 miglia orarie verrà ottenuta l'astrale congiunzione tra passato e futuro (1 a 0 allora ed 1 a 0 ora a distanza di 7 anni precisi! ). Ebbene quel centrocampista, allora appena 18nne ma indossante la casacca rossonera fin dal vivaio, infilò la rete bianconera dell'attonito Buffon con un tiro da fuori area di rara potenza vanificando così gli inutili tentativi di Gonzalo Higuain di riagguantare l'indomita equipe di Vincenzo Montella in panchina e Carlos Bacca in campo.
Per molti versi e combinazioni le due sfide tra il Diavolo e la Zebra se pur a distanza di sette anni hanno avuto un unico protagonista assoluto e match winner nella stessa persona dell'attuale 25nne Manuel Locatelli, che, dell'allora giovane e promettente centrocampista non ne venne però percepita, per parte dirigenziale, la potenzialità della sua crescita con la dovuta e certosina pazienza nell'attesa di una sua maturazione, che ebbe inizio dopo la sua cessione in quel di Sassuolo, evolvendosi maggiormente in terra sabauda per infine toccare l'acme della sua parabola con la convocazione in Nazionale ed in ultimo la riproposizione, come da copione cinematografico, del gol (suo ultimo centro Gennaio '22 nel match vinto all'Olimpico contro la Roma) che ha perforato, se pur con una sfortunosa ginocchiata di Krunic, la rete dell' incolpevole Mirante ma che ha praticamente rilanciato i bianconeri in quello spazio loro ben noto com'è stato bellamente incorniciato negli anni imbrillettati della lunga novena, tanto guinessiana quanto noiosa, dei nove primati tricolore consecutivi.
Cosa dire ora per parte nostra, carissimi amici e tifosi del Diavolo? Tutto o forse niente! Le critiche certamente infuocheranno i salotti sportivi in questa delicatissima settimana che ci vedrà osservatori nonché scalatori (incrociando le dita) mercoledì della Tour Eiffel (PSG) e domenica del Vesuvio (Napoli) di una tranche cruciale del proseguo del nostro percorso europeo e nazionale. Tirare dei giudizi, ripeto, in questo momento cruciale e delicato insieme potrebbe indurre ad alcune deformate interpretazioni. Molti tra noi sperano di dimenticare in fretta una gara che non ci ha visto giocare come i più si attendevano...ma vuoi per le assenze, vuoi per le non ottimali condizioni di forma di alcuni giocatori e vuoi per dei cambi non del tutto condivisibili del nostro Pioli, é finita con una sconfitta al cospetto di una squadra bianconera non trascendentale a parte un paio di occasioni, e a tratti direi sparagnina ed attendista, ma furbescamente ottenente il massimo con il minimo, un principio che è praticamente un assioma cardine in casa bianconera fin dalla sua nascita, vanificando così in un solo match il primato momentaneamente solitario in classifica che tanta autostima stava fornendo al nostro tribolato Milan.
Certo se Schezny nel primo tempo non avesse deviato da campione quel tiro di Giroud, la gara probabilmente avrebbe preso un'altra piega. Ma gli astri così non hanno desiderato, e lo sciagurato placcaggio rugbistico di Thiaw su Kean al 40' determinante la sua espulsione con la conseguente sostituzione di un attaccante (Pulisic) a beneficio di un difensore (Kalulu) assommati al fulmine che al 63' ha innescato corrente a sufficienza sulla De Lorean guidata sapientemente dall'ex di turno Locatelli per scaricare tutta la carica e la rabbia contro chi non aveva creduto in lui, conduceva la Signora del Calcio italiano al terzo posto e a soli tre punti dalla vetta della classifica dietro le due squadre milanesi. Hai ben compreso Mr. Massimiliano Allegri? Ho detto "Signora del Calcio"... e di fronte ad una gentil Signora non sono ammessi spogliarelli, e di nessun tipo, salvo che non avvengano in forma... strettamente privata!
Buon calcio a tutti! Vincitori e vinti!
Massimo 48
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