Finisce tristemente l’avventura di Higuain al Milan, che chiede di non essere convocato e viene pure accontentato senza essere multato come avrebbe dovuto.
Sul Pipita spendo le ultime parole: salutato come la soluzione a tutti i mali perché capace di segnare e perché non avevamo centravanti credibili, arriva al Milan, capisce in un mesetto l’antifona e fa di tutto per andare al Chelsea.
Morale: Higuain poco professionale, non un leader, uomo dal carattere assai instabile; non poteva funzionare. Società che incorre nell’ennesima figura barbina (ormai da 10 anni non le conto più!), Gattuso che fa poco o niente per fargli fare quei 10-12 gol che, probabilmente, avrebbero spostato a giugno l’addio.

Venendo alla partita odierna di Marassi, una squadra con mille assenze, quindi altrettante giustificazioni, pratica probabilmente il calcio più orripilante che abbia mai visto in vita mia, ma espugna Marassi con due belle reti di Borini e Suso. Al netto delle assenze era evidente oggi sempre la solita allucinante manovra fatta di giocatori che quando ricevono palla sulla trequarti, si scartano da soli e la perdono puntualmente : questo dopo essere avanzati in 20 minuti da Donnarumma al centrocampo alla velocità di una lumaca.
Ovvio che giocando così anche a pieno organico, quarti non ci arriveremo mai, perché la Roma è tornata a fare la Roma, e l’Atalanta è nettamente più forte di noi.

Vediamo se Gattuso riuscirà a far giocare Paquetá nel suo ruolo di trequartista e a rifornire Piatek con decine di cross dal fondo (Rodriguez potrebbe iniziare a fare il primo dopo due anni, chissà...).
Ma questo Milan, messo così in campo, non ha nessuna qualità per qualificarsi in Champions.