Nei primi 20 minuti giocati domenica sera a San Siro contro il Verona, il Milan non solo non è riuscito a prendere quota ed andare in vantaggio come suole ormai fare dalla sosta di marzo, ma ha rischiato un vero e proprio stallo, dapprima con il gol di Barak e poi con lo sfortunato autogol di Calabria. Mai in questi mesi i rossoneri avevano subito 5 reti in soli 110 minuti di gioco, sommando ai 20 con gli Scaligeri anche la partita persa contro il Lille. 
Ma l'incidente di stallo è stato abilmente superato nel secondo tempo dalla forte volontà di tutta la squadra coesa a cancellare quel doppio svantaggio e dopo l'1 a 2 firmato da Kessie, Zlatan Ibrahimovic dapprima mandava alle stelle un calcio di rigore (il 2° di fila che sbaglia), ma negli ultimi minuti lottava come un vero leone riuscendo con un sontuoso colpo di testa a fulminare il bravo Silvestri autore peraltro di splendide parate. Ancora una volta il campione svedese si è dimostrato risolutivo, anche se questa volta il Milan non ne è uscito vittorioso ma grazie al suo tenace apporto ha evitato alla squadra di andare in stallo, o peggio picchiare il muso per terra e ritrovarsi non più solitaria al primo posto del Campionato in un momento delicato, alla vigilia della pausa per le partite Nazionali, ottimo viatico per rifiatare e recuperare energie. La gara terminata con un pari per 2 reti a 2 ha fatto capire quanto sia indispensabile, al momento, il gioco di Ibrahimovic che nel male e nel bene ha prima disfatto e poi raggiunto quell'insperato pareggio contro un avversario che è riuscito a togliere due punti fuori casa sia alla Juve che al Milan, quel Verona di Juric, oggi la difesa meno battuta del torneo che avrebbe voluto farci lo sgambetto... il seguito delle due precedenti storiche "Fatal Verona" intervallate tra loro da 10 anni di tempo '78 e '88... e per gli amanti della cabala... il trentennio sarebbe trascorso... e così l'altra sera l'impegno, la sfortuna e fortuna insieme hanno voluto che il Verona, calato vistosamente di gambe nell'ultimo quarto d'ora del match, soccombesse al martellante assedio dei rossoneri, tutta la squadra si è spinta in un asfissiante arrembaggio, a dispetto della fatica di giovedì sera contro i transalpini, con al comando l'immortale Zlatan ed è così riuscita ad evitare una situazione molto critica, una sorta di stallo... mentre al contrario ha tramutato quell'incipiente perdita di quota in un improvviso ma salutare intervallo... in attesa della trasferta rossonera tra due settimane ai piedi del Vesuvio, sarà quella la vera prova del 9, il test che proverà se nel nostro piano di volo si sia realmente lasciata alle spalle la perturbazione, la squadra allenata dal nostro ex Ringhio gioca un ottimo calcio... ed il Milan dovrà ben leggere prima di atterrare a Capodichino la cartina meteo ed evitare anzitempo situazioni a rischio che potrebbero ricondurlo rovinosamente in un secondo stallo mandando all'aria buona parte del lavoro finora eseguito....con tanto di record europeo stabilito dal dopo pausa sanitario....24 gare consecutive senza  subire sconfitte!

Mi trovavo a bordo di un piccolo bimotore turbolelica sul volo Bari-Palermo. Si trattava di un Jet-Stream di produzione britannica, una versione a 17 posti (numero sinistro!) ma fui praticamente obbligato a salire su quel volo in un tardo pomeriggio di Settembre intorno alla metà degli anni '90.  In quel tempo mi occupavo della presentazione di nuovi centralini telefonici presso le principali sedi dell'Azienda di Stato nelle varie regioni della penisola. E così un lunedì avevo presentato il prodotto presso la Direzione di Bari ed il martedì mattina avrei dovuto presentarlo presso la Direzione di Palermo. L'unico mezzo disponibile in quel ristretto lasso di tempo per passare dalla Puglia alla Sicilia era proprio quello effettuato da quel piccolo aeromobile di una fantomatica compagnia che nell'anno successivo sparì misteriosamente da tutti gli aerodromi.                                                    Subito dopo il decollo dall'aeroporto di Bari-Palese il velivolo si trovò ad affrontare un temporale scoppiato improvvisamente sopra le Murge. Il sussulto e lo sbattimento dovuto alla pioggia, in breve divenuta un autentico fortunale talmente violento da dare l'impressione di essere a bordo di una nave, solo il rumore dell'acqua battente  sulla carlinga sopra le nostre teste ci riportava nella cruda realtà.... essere in balia di un piccolo bimotore... come quello del famoso aeroplanino postale di Topolino mentre attraversava le Ande in un celebre film di Disney... continui tuoni, fulmini...lo scenario fu a dir poco da film horror...una coppia di anziani sistemata nella coda del bimotore stava recitando il Rosario, io seduto al fianco di un collega, l'Ing. Brunetti, ero madido di sudore...un po' per il caldo ancora afoso, e quell'altro po'...per una raggelante fifa che mi era in pochi minuti penetrata nelle vene...fino a procurarmi un forte...reale attacco di panico. Il Jet-Stream con il muso proiettato verso l'alto per tentare di superare quel cupo groviglio di plumbee nubi, stentava parecchio a prender quota ed in breve quell'intensa pioggia diventò grandine che come tante sassate martellava la carlinga del velivolo, e come se non bastasse un fulmine colpì l'aereo... per qualche istante andò via la luce... si vedeva soltanto l'illuminazione della strumentazione del cockpit.... tutti i passeggeri cacciarono urla disperate... avvertii dei netti colpi meccanici di alettoni e timone che i piloti con pedaliera e cloche tentavano disperatamente di correggere onde evitare le preoccupanti imbardate cui il velivolo era sottoposto....ma quel colpo di fulmine credo che mi annebbiò completamente la mente.... reclinai tutto il mio corpo alla mia destra sulla spalla dell'Ingegnere...poi ... poi ...non ricordo più nulla...e non posso proseguire la narrazione.
Svenni...non so per quanto tempo...ma svenni...per la prima volta nella mia vita svenni....una sensazione di buio completo ....senza luce...senza suoni...un totale senso di abbandono... un gelo totale...un silenzio... una marcata assenza di gravità.....una mente ferma...senza alcun pensiero... uno stato...quasi... di morte!  

Ecco... Domenica sera nel vedere l'incontro Milan Verona mi è parso di rivivere in quei 20 minuti iniziali che portarono i Rossoneri sotto di due gol gli stessi timori che vissi più di vent'anni fa in quel maledetto volo dove dopo una mezz'oretta dal decollo i due piloti di quel Jet-Stream riuscirono, fortunatamente o professionalmente, non sono mai riuscito a saperlo, ad evitare lo stallo di quel bimotore e portarlo in quota a circa 8000 mt sopra alle nuvole e a quello stramaledetto fortunale.   

"...Sù...sù...Massimo...svegliati!!...è tutto passato!!" Erano le parole dell'Ing. Brunetti a consolarmi e tirarmi su!  L'Ingegnere era un ex esperto di volo avendo fatto il servizio di leva presso una base operativa della nostra Aeronautica Militare e con le sue parole mi rincuorò e non poco...lo spavento fu veramente tanto.  Atterrammo a Punta Raisi con 20 minuti di ritardo....quei maledetti 20 minuti che mi fecero vedere "L'aldilà"...ma che quella sera al centro di Palermo di fronte ad una zita al forno ...mille altre leccornie siciliane ...tra arancini e cannoli...sono parsi come 20 minuti d'intervallo....cancellando quel brutto, sgradito e rovinoso stallo.                                                                                                                                                             

E magari anche quei 20 minuti di blackout del nostro Milan sono stati soltanto un momentaneo stallo, Ibrahimovic, Pioli e tutta la squadra sono riusciti a correggere quell'inizio di caduta... ora tiriamo un po' il fiato... fra dieci giorni affronteremo una squadra come fosse un autentico test antistallo... sarà il Vesuvio a proclamare quale tra partenopei e milanesi, siano più adatti alle condizioni di volo in condizioni di pericolo...di difficoltà...di difficile governabilità a causa di una ridotta portanza...chi vincerà sarà in testa al campionato...chi soccomberà dovrà rileggersi il manuale di volo con le severe procedure... anti-stallo!

Un caro abbraccio.

Massimo 48