Mi trovo per la millesima volta a commentare una prestazione senz’anima, quella col Bologna, figliastra di anni di orrori, societari, di pianificazione, di mercato.

E’ orribile per un rossonero di vecchia data scrivere queste cose, ma, alle fantasie in malafede di chi scriveva di Ibra come cosa fatta venti giorni fa o a Dybala imminente, preferisco opporre la realtà dei fatti: il Milan confezionerà un mercato di rattoppo, con due nomi al limite della decenza e, per come è messo in campo ora, chiudere a giugno al quarto posto sarà un miracolo.

Gattuso ci ha messo del suo con un 11 titolare imbarazzante ed una panchina nettamente inferiore a quella di Atalanta o Torino, non ha saputo dare a questa squadra un gioco finalizzato all’unica opzione che poteva portarlo ad usare l’unica arma che aveva : un centrocampo e delle ali totalmente impegnate a servire decine di palloni ad Higuain. L’asso argentino anche ieri ne avrà ricevuti tre, e pure ingiocabili.

Il mercato di gennaio con Rino in panchina difficilmente offrirà opzioni differenti, forse con la sola eccezione di Paqueta’, se si dovesse ambientare immediatamente e rivelare un clone di Kaka’: in questo caso offrirebbe soluzioni di velocità e fantasia che questa povera squadra non possiede.

E’ arrivato anche il momento che la società intervenga innanzitutto dando voce al proprietario o a Scaroni sui piani che sono sul piatto, in secondo luogo smettendola di accampare scuse puerili: il Milan in due sessioni di mercato, tra il 2017 e il 2018 ha buttato nel water qualcosa come 300 milioni di euro in acquisti che hanno portato un valore aggiunto uguale allo zero! E lo ha fatto anche con la campagna acquisti di questa proprietà.

Trovatemi un solo nome che faccia la differenza, e cioè che riesca a prendere in mano la squadra e condurla ad un gioco presentabile tra Rodriguez che arriva a centrocampo e passa all’indietro, Kessié il pasticcione dai piedi di piombo, Laxalt l’inguardabile, Castillejo da serie B spagnola, un Higuain stralunato e circondato dal nulla, Calhanoglu che è una bestemmia con quel 10 sulla schiena (ricordiamo anche malvolentieri i 70 milioni di Kalinic e Silva).

Errori su errori, ed un errore sarà anche la campagna di gennaio, per definizione, perché il pareggio di bilancio, quand’anche ci fossero vere idee per gli acquisti, produrrà giocoforza seconde o terze scelte rispetto a quello che ci serve davvero!

Per quanto non li amassi, Locatelli e Bacca (anche controvoglia), era così strategicamente stupido trattenerli?