Il Liverpool era ad un passo così dal vincere la sua prima Premier. Dopo 30 anni avrebbe rivinto il campionato. In Inghilterra si stanno interrogando non solo su come riprenderà il campionato, se il Liverpool lo vincerà o meno, ma soprattutto sulla questione che in Italia sembra non essere stata ancora presa in considerazione. Quella degli infortuni, quella della salute dei giocatori, quella del fatto che non si possono mandare in campo i giocatori così di punto in bianco.  Sarà necessaria una preparazione che dovrà passare anche da partite amichevoli perchè le partite da recuperare saranno tante, in condizioni climatiche pesanti, farà caldo, e ad alta intensità. Il rischio non solo di avere prestazioni agonistiche di basso livello ma anche di esporre i calciatori ad infortuni è altissimo. Non stiamo parlando di partite amatoriali, ma di professionisti, di agonismo con certi ritmi e livelli.

In Inghilterra sulla stampa che ha affrontato questo problema si è osservato che sarà necessaria almeno una preparazione di tre settimane sul campo, circa un mese, una mini pre stagione prima di riprendere la stagione. Se questo non avverrà, sarà un disastro. Insomma, la questione è complessa, sempre che si ritorni a giocare a calcio. Non sappiamo quanto si possa paragonare la situazione di Wuhan a quella italiana. Perchè lì non si è bloccato un Paese intero ma una regione circoscritta della Cina. Lì il virus è stato contenuto ed isolato fin da subito, salvo i tentativi iniziali di nasconderlo, in Italia si è diventati un modello su come l'emergenza non va affrontata. Dall'invito ad andare a farsi agli aperitivi, ai campionati che sono continuati come se niente fosse, al fatto che i primi luoghi di contagio sono gli ospedali, alle mascherine comprate con ritardo, quando ancora c'era la possibilità di procurarsele sul mercato non è stato fatto. Insomma, abbiamo sbagliato parecchie cose e le responsabilità il sistema le ha scaricate sui singoli cittadini con una repressione sociale senza precedenti.
Detto questo, in Cina, dai primi di aprile ritorneranno alla normalità, pare. In Italia, volendo ragionare proprio nella migliore delle ipotesi, significa che per metà maggio se ne uscirà, anche se diversi esperti lasciano trapelare che questo problema ce lo porteremo dietro per tutta l'estate. Insomma, non si può pensare che finita l'emergenza il campionato possa riprendere così, all'improvviso.
Servirà almeno un mese di pre stagione. Anche se a dirla tutta la cosa migliore a questo punto sarebbe stata quella di chiuderla qui e pensare a come far partire la prossima stagione.