Una partita alla volta. E' con questa filosofia che il Milan è in testa alla classifica del campionato dalla prima giornata. Quindici partite, undici vittorie e quattro pareggi, per un totale di 37 punti, mai fatti in anni precedenti dal Milan. Archiviata anche la trasferta di Benevento, vincendo 2 a 0, giocando più di un tempo in inferiorità numerica, causa l'espulsione, alquanto eccessiva, di Tonali, il Milan ha stretto i ranghi, come sempre, ha saputo soffrire contro un Benevento, coriace e ottimamente allenato da Pippo Inzaghi, splendido ex sempre nel cuore di moltissimi rossoneri, conquistando altri tre punti importantissimi.

Non c'è tempo per i festeggiamenti. Tutta l'attenzione è già rivolta alla prossima partita, quella di mercoledì, serata di Epifania, quando il Milan affronterà a San Siro, non la Befana, ma la Vecchia Signora, la fortissima Juventus allenata da un altro grande ex, Mister Andrea Pirlo.
Pensare che questa partita sia uguale alle altre è totalmente sbagliato, certo in palio ci sono ugualmente tre punti e alla sedicesima giornata di campionato non può assolutamente essere considerata una partita decisiva, ma sarà ugualmente determinante nel dare segnali importantissimi per il proseguo della stagione. Causa il rinvio della partita Juventus-Napoli, che verrà giocata probabilmente nel mese di Febbraio, la Juventus è staccata dalla vetta della classifica di molti punti e affronta la trasferta di Milano con l'obbligo di fare risultato pieno. Il pareggio non sarebbe un risultato utile poichè i punti persi fino ad oggi, sono troppi.

Nonostante le assenze, per squalifica o infortuni, il Milan si presenta a questo appuntamento da Capolista, imbattuta da 27 partite e alla caccia di un record del Barcellona che regge dal 1948: "18 partite consecutive di Campionato, segnando almeno due gol". La squadra allenata da Mister Pioli, dopo Benevento è arrivata a quota 17. Se riuscisse a vincere questa partita, oltre a staccare maggiormente una delle candidate più accreditate alla vittoria finale, ne minerebbe le certezze, spianando il proseguo del torneo a prospettive molto ambiziose.
Rivolto già a mercoledì mi è tornato in mente un vecchio film americano, particolarmente interessante: "Un Mercoledì da leoni" del 1978, diretto da John Milius. Non tratta di calcio, ma di un gruppo di amici, surfisti, che aspettano la "tempesta perfetta", per sfidare le onde dell'oceano.
Il Milan si appresta ad affrontare la sfida più difficile, provare a ripetere il successo ottenuto pochi mesi fa. Sarebbe la partita perfetta per Zlatan Ibraimovic, leone di natura. Riuscirà ad essere della partita? Tutti dicono di no, che è ancora presto e non si può rischiare una ricaduta, ma non dispero che possa accadere un miracolo. Intanto Theo sarà regolarmente sulla fascia sinistra, Kjaer è rientrato, mostrando subito quanto sia importante, Gigio Prodigio è sempre più forte e tutta la squadra è compatta.

Sì, ci attende uno splendido "Mercoledì da leoni" e mai come in questa occasione il peso della partita sarà sulle spalle della nostra avversaria perchè anche il risultato fosse negativo (e speriamo che ciò non accada) non sarebbe ne un dramma ne un problema, ma semplicemente la prima sconfitta in una cavalcata meravigliosa.

Mancano quattro partite alla conclusione del girone di andata, Juventus, Torino, Cagliari e Atalanta, tre sono in casa e mancano ancora moltissimi scontri diretti fra pretendenti al titolo, come Roma-Inter, Inter-Juve e Roma- Lazio. Superfluo guardare avanti, superfluo pensare al mercato, tutto ora è rivolto a mercoledì, per una partita fondamentale, per una vittoria da sognare, da conquistare, perché Milan-Juventus, non sarà mai una partita come le altre, ma specialmente vorrei mettermi alle spalle il gol di... MUNTARI.

FORZA MILAN