E' una Roma fantastica, quella di questa inizio stagione. Tre vittorie nelle prime tre giornate in campionato, con un trionfo totale in mezzo, sul palcoscenico più importante, contro un avversario che poteva dare più di qualche preoccupazione, almeno sulla carta. Quattro partite, 12 punti, 10 gol segnati, uno solo subito. I giallorossi guidati da Rudi Garcia sembrano essere gli stessi che monopolizzarono l'inizio dello scorso campionato, quando inanellarono dieci vittorie consecutive nelle prime giornate. Eppure, la Roma non è la stessa. In qualche protagonista, quantomeno. Nei ruoli nevralgici, laddove solo un anno fa dominavano i campi di tutta Italia giocatori come Benatia, Castan e Strootman, oggi la Roma può comunque schierare qualità e quantità, senza risentire delle assenze dei sopra citati. Già, perchè chi ne ha preso il posto (momentaneamente, per necessità o per cause di forza maggiore) si è dimostrato più che all'altezza: a partire da Manolas, 22enne centrale greco, venuto a piazzarsi sul piedistallo del "simulacro" (virgolettato di Walter Sabatini) di Mehdi Benatia. La solidità di una colonna del Partenone, la determinazione di un oplita unite ad una velocità che non ci si aspetta dal suo metro e novanta. Con lui, un Astori che ha molto ben figurato anche in Champions ed un solido Mapou Yanga M'biwa, visto contro il Cagliari, che ha impressionato per il senso dell'anticipo e la grande corsa. A centrocampo, a rimpiazzare (si fa per dire) il monumentale Kevin Strootman, una vera forza della natura. Pià che un ninja, un samurai. Per disciplina, determinazione, precisione e forza d'urto, Radja Nainggolan è decisamente il miglior giocatore di queste prime fasi della Serie A. Un giocatore che il calcio italiano ha forse sottovalutato e che a Roma ha trovato una dimensione da protagonista, esaltato anche dal sistema di gioco di Rudi Garcia. Una menzione particolare, poi, la merita Seidou Keita, 34 anni, arrivato a parametro 0, dopo un anno in Cina e sei mesi al Valencia. Con la bacheca che lo accompagna,qualcuno potrebbe pensare che sia sazio. Non lo è, affatto. Condizione fisica eccellente, battito cardiaco azzerato. Un polpo magnetico, attira tutti i palloni che gravitano dalle sue parti e li tiene con una classe ed un'esperienza che pochi altri nel suo ruolo possono vantare, soprattutto in questa mediocre Serie A. Davanti, non può non essere segnalato Juan Manuel Iturbe, l'acquisto più costoso del mercato italiano. Purtroppo, a causa dell'infortunio che lo ha costretto a terminare anzitempo il match contro il CSKA, lo si è visto poco. Ma quel poco, paradossalmente è stato tutto. Tutto quello che serviva ai tifosi giallorossi per tornare ad esaltarsi e coccolarsi un nuovo gioiello. Il grande esterno mancino tanto desiderato da Garcia è arrivato. A completare un attacco che fa sognare. Con la maestosa classe dell'ormai eterno Capitano e le pazzesche galoppate di Gervinho, il tridente giallorosso non teme confronti. Come Rudi Garcia, che non si nasconde dietro un dito, e parla chiaro. La Roma ha tutti i mezzi per vincere. Può e deve farlo. Questo può essere davvero l'anno buono.