Martedì 12 marzo 2019. In una sera la Juventus e Allegri si giocano una buona fetta della loro stagione e del loro futuro.

Nonostante il gap in campionato stia assumendo connotati e dimensioni imbarazzanti (per le altre chiaramente), nonostante le continue parole in conferenza del tecnico livornese per togliere pressioni alla squadra, l'obiettivo della stagione è chiaro a tutti, ha due orecchie enormi e non viene alzata dai bianconeri dal lontano 1996.

L'acquisto di Ronaldo e Cancelo, il ritorno del "traditore" Bonucci, acquisti che non ammettono alibi, non si può sbagliare e Agnelli lo sa bene. Non servo di certo io a illustrare il possibile tracollo in borsa se la Juve dovesse abbandonare la Champion's questa sera al primo turno a eliminazione diretta della competizione. Per non parlare del probabile cambio in panchina con Zidane che è tornato a Madrid alternative valide per la panchina bianconera (escludendo il ritorno di Conte) non si intravedono neanche con il binocolo. 

Ecco quindi che Max dovrà tirare fuori il coniglio dal cilindro, un po' come fatto al Bernabeu lo scorso anno, dove solo "un cuore a forma di bidone di immondizia" ha evitato di fare un pezzetto di storia del calcio mondiale. L'allenatore bianconero, nonostante alcuni evidenti difetti nell'offrire un gioco spettacolare, è l'ideale per serate come quella odierna, dove a parlare sarà solo ed esclusivamente il risultato al triplice fischio. Non ho alcun dubbio che abbia preparato la partita in maniera perfetta, trovando il modo per scardinare una delle difese più forti degli ultimi 10 anni. In campo però ci vanno i giocatori e, in partite come questa, a far la differenza saranno gli episodi: la Juve ha bisogno di un gol nel primo tempo, l'Atletico dovrà reggere l'urto nella prima frazione provando a pungere in contropiede, magari trovando un gol che garantirebbe quasi certamente il passaggio del turno.

Mi aspetto dunque una grande prova dai giocatori "esperti" come Ronaldo, Chiellini, Pjanic, Mandzukic e Bonucci. Sono coloro che avranno l'arduo compito di trascinare i loro compagni in quella che può sembrare una rimonta impossibile. Per farlo serviranno carisma, personalità e coraggio, qualità che sicuramente non mancano ai bianconeri sopra citati.

Se da una parte mi aspetto una grandissima Juve, è pur vero che nel calcio ci sono anche gli avversari... e che avversari! L'Atletico di Simeone è una grandissima squadra e su questo non ci piove, quello che mi ha stupito nella gara di andata e nelle (poche devo essere sincero) occasioni in cui li ho visti giocare è la loro qualità in fase di possesso. Questa è una caratteristica che passa in secondo piano vista l'aggressività senza palla fuori dal comune, ma i cochoneros hanno dimostrato di saper palleggiare molto bene con giocatori dalla grande tecnica come Griezzman, Saul, Koke, Lemar, Rodrigo. La combinazione di qualità e quantità rende l'Atletico una squadra unica che fa paura a qualunque avversario.

L'idea di fare 3 gol all'Atletico sembra quasi un'utopia anche per chi ha un reparto offensivo formidabile come la Juve. Il mio suggerimento è di provare a colpirli sulle palle inattive, ovviamente non sugli angoli, bensì con le punizioni dal limite in cui i bianconeri possono vantare tiratori eccellenti. L'aggressività degli spagnoli potrebbe portarli a commettere falli in zone di campo interessanti per Pjanic&co; questo credo che sia il modo "più semplice" per trovare la via del gol contro una difesa che punti deboli sembra non averne.

Il futuro della Juve non è mai sembrato così legato ai risultati europei come quest'anno, le parole di Agnelli e Nedved sono state chiare e importanti. Bisogna vincere la Champion's League e con squadre qualificate del calibro di Tottenham, Ajax, Porto e United ancora in corsa è finalmente possibile.
Uscire questa sera significherebbe mandare in vacanza i propri giocatori e tifosi fino a settembre, senza stimoli e obiettivi sarebbero 2 mesi di noia totale per il popolo bianconero. 

Per concludere ci terrei a ribadire il concetto espresso qualche settimana fa:
Gufare è da perdenti. Visto che già in Italia "noialtri" lo siamo, eviterei di ribadire questa triste condizione.

Sono due squadre forti, entrambe da ammirare per alcune caratteristiche. Godiamoci tutti lo spettacolo che sono sicuro ci mostreranno, soprattutto noi "imparziali" che vorremmo un giorno disputare partite di questo livello con una grande posta in palio. 

Juve una sera da leoni per evitare i prossimi 100 giorni da pecore (vincenti, ma pur sempre pecore).