Era l’estate del 2016... la Lazio stava definendo gli ultimi accordi con Marcelo Bielsa; accordi non proprio ben definiti, tanto che il tecnico argentino prima accetta, ma in seguito decide di abbandonare la nave prima ancor di farla salpare.
Erano i tempi di un certo Simone Inzaghi; proprio l’ex attaccante laziale stava per finire come tecnico alla salernitana, club di proprietà del patron Lotito. Inzaghi nella stagione precedente era subentrato all’esonerato Pioli, centrando l’ottavo posto in classifica. 

Non tutti i mali vengono per nuocere. Beh, parlare alla fine della storia è più facile! Infatti scommettere è una cosa molto ardua che a volte può lasciare appunto lo scommettitore a bocca molto asciutta. In questo caso la scommessa è stata vincente: una Lazio super organizzata, piena di riferimenti con punteggio eccellente in campionato.

Ma non solo; lo scorso anno per Inzaghi è stato speciale... dopo 4 anni, i biancocelesti sono riusciti a tingere Roma dei loro colori per ben due volte a distanza di poco tempo grazie alla vittoria contro i cugini giallorossi.
Riescono dunque a qualificarsi in finale di coppa Italia e perdono contro una Juventus famelica. Hanno però possibilità di rifarsi nell’ agosto 2017 in occasione della Supercoppa di Lega sempre contro i bianconeri.
Questa volta gli equilibri sono a loro favore e dopo essere passati in vantaggio per 2-0, subiscono il pareggio. Ma tutto è dalla loro parte e nei minuti finali uno squillo di Murgia fa sì che la Coppa sia laziale.

La conferma. Nel match di campionato tra Juve e Lazio, la storia si ripete. Allo Stadium di Torino, un Immobile ancora ispiratissimo segna una doppietta, proprio come in finale di Supercoppa. Vince così la Lazio, dopo una partita per nulla semplice.

Attualmente la classifica è molto rosea per la formazione laziale, grazie ai meriti di Simone Inzaghi, che per un pelo, nel luglio 2016, si è trovato al posto giusto nel momento giusto. 
Questo dimostra che chi “scommette” può vincere, ma chi non scommette, non può pretendere di vincere.