Certo ficcare il mio naso di milanista convinto in casa dei cugini neroazzurri non sarà accolto benevolmente da nessun rossoneroazzurro. E allora, mi direte, chi te lo fa fare? Lo spiego subito. Sono un divoratore di libri gialli, adoro i thriller, i rompicapo, i serial killer, l'investigatore che indaga e risolve i misteri. Il mio giallo preferito però non è un libro né un film, ma una storia reale avvenuta in casa Inter e allora, vista la mia passione, potevo mai disinteressarmene? In casa Inter è stato perpetrato il delitto perfetto: chi infatti potrebbe credere che la vittima (Icardi) sia anche lui complice del proprio delitto? E chi potrebbe credere che il killer (lnter) abbia commesso un delitto il cui movente è un suicidio economico (Lukaku)? Certamente siamo di fronte a un caso più unico che raro.

Sta di fatto che alla fine tutti hanno perso qualcosa in questa incredibile vicenda. Ci ha perso il club, costretto a rinunciare a un calciatore di grande livello e quindi tutt'altro che semplice da sostituire; ci proverà con questo acquisto di Lukaku, che ci appare un propetto interessante solo fisicamente, ma che influirà pesantemente sul bilancio societario per i prossimi cinque anni, stante la durata del contratto col giocatore e la dilazione del pagamento del cartellino al Manchester United, entrambi di durata quinquennale. Ci ha perso ancora il club perchè sarà costretto - ben che vada - a svendere Icardi oppure, peggio, tenerselo inutilizzato e inutilizzabile, ma con un top stipendio per altri due anni. Ci ha perso ancora il club, perchè pur non avendo mai chiarito di quali colpe si sia reso colpevole il giocatore, lo ha umiliato, togliendogli la prestigiosa fascia di capitano dell'Inter, esponendolo a pubblico ludibrio, senza mai appunto chiarire la motivazione. Un clamoroso boomerang che si è ritorto già dalla scorsa stagione sull'immagine e sullo spogliatoio della squadra. Il club ci ha continuato a perdere anche in questi giorni, avendo "ingiustamente" e d'autorità consegnato la "9" al neo acquisto Lukako: bene o male il calciatore argentino fa parte della rosa e udite udite, non potrà neppure uscirne con un provvedimento unilaterale del club, salvo poi il rischio per l'Inter di essere denunciata agli organi federali per mobbing; allora perchè dare quel numero a Lukaku? Ma anche Lukaku, perché non lo ha chiesto all'interessato, come invece sarebbe stato necessario?

Ci ha perso Icardi, trascinato sì dalla provocazione subita con la revoca della fascia di capitano, ma poi rendendosi protagonista di clamorosi atteggiamenti come il rifiuto di partecipare a un paio di convocazioni e  la mancata accettazione di essere ceduto non solo all'estero, ma anche a club nostrani importanti come Napoli e Roma; si dice che accetterebbe solo la Juve, ma è alto il rischio di restarsene in pantofole per un paio di stagioni, seppur lautemente retribuito. Ci ha perso lo spogliatoio dell'Inter, prima incapace di risolvere i problemi nel proprio interno e senza bisogno dell'intervento dirigenziale, poi spaccandosi tra favorevoli e contrari all'argentino; paradossale che i principali responsabili della spaccatura siano stati tutti messi alla porta Icardi, Naingolan, Perisic.....ma allora erano tutti colpevoli! E pensare che Icardi era stato tanto amato e tanto amava questo spogliatoio, al punto di aver solo pochi mesi prima della spaccatura, regalato a tutti - e dicasi TUTTI- i compagni di squadra un prestigioso orologio rolex. Non ci pare di aver letto che qualcuno degli omaggiati abbia ricusato prima o restituito dopo, il costoso regalo, neppure tra quelli che hanno poi provocato la sua defenestrazione. E cari tifosi interisti, ci avete perso pure voi. Per tutti i motivi anzidetti, più uno: alla Malpensa, quando è arrivato Lukaku, non è stato né bello né giusto sentirvi urlare a squarciagola i cori scurrili contro vi ha fatto urlare ed esultare per un gol la bellezza di 111 volte. Sono pronto a giurare che da Lukaku non otterrete neppure la metà di queste esultanze...