Negli annali di qualsiasi disciplina sportiva compare la classifica con tutti i partecipanti dei singoli campionati, tornei, gare e qualsiasi altro evento sportivo. Ma la memoria dell'appassionato o del tifoso tende a ricordare sempre e solo la prima posizione in classifica, il primo, sempre e solo il primo arrivato, e quindi la squadra che ha conquistato lo scudetto oppure il ciclista che ha vinto il Giro d'Italia oppure il pilota di Formula 1 che si è aggiudicato il titolo mondiale in quell'anno. Di tutti i classificati dietro al vincitore se ne perde quasi sempre la memoria, eppure molto spesso anche i secondi avrebbero meritato maggior fama, rappresentando con le loro performance i vincitori morali che per lo meno meriterebbero una fama al pari di quella dei vincitori.

Il 13 novembre scorso si è spento in Francia all'età di 83 anni Raymond Poulidor, un campione di ciclismo d'oltralpe amatissimo dai tutti i tifosi francesi per le sue 8 volte sul podio della Grand Boucle senza mai averla vinta, da cui ne nacque il soprannome di eterno secondo.

Il 17 settembre scorso l'asso automibilistico inglese soprannominato "Re senza corona" Sterling Moss ha compiuto 90 anni.  La sua lunga carriera lo ha visto vincitore di 16 Gran Premi senza aver mai conquistato la corona iridata. Anche questo gran mito vivente della Formula 1 passa alla storia sportiva come un eterno secondo.

L'accostamento che intendo fare nel mio scritto quando questo portale vuole occuparsi prevalentemente di storie di calcio piuttosto che ciclismo, od automobilismo, vengo brevemente a spiegarlo. 
Da tifoso milanista, e lo sono fin dall'età in cui facevo il chierichetto (ora mi sto rendendo conto che da troppi anni i tifosi rossoneri vivono, ahimè, di soli ricordi!) rammento che in alcune ricorrenze passavo per le panche a lasciare santini, sarebbe come dire oggi che i nostri steward distribuissero all'ingresso di San Siro immaginette tipo reliquia raffiguranti la squadra del Milan che solleva l'ultima Champions League vinta ad Istanbul. Vado invece a compiacermi curiosando nelle statistiche inerenti gli ultimi 8 campionati e vinti dallo strapotere della Juventus quando alle sue spalle si è classificata come seconda squadra per 4 volte il Napoli e per 3 volte la Roma, mentre il nostro Milan dopo la conquista del suo 18mo ed ultimo scudetto nel 2011 ha fatto il percorso del gambero piazzandosi al secondo posto nel 2012 e conquistando un terzo posto nel 2013 sprofondando poi ad un ottavo nel 2014, un decimo nel 2015, per poi risalire ad un sesto posto sia nel 2017 che nel 2018, per poi terminare con un quinto eutanasico posto nell'ultima stagione.

La targa di secondo classificato non è mai piaciuta al Milan, forse dopo quell'ultima volta  raggiunta con Massimiliano Allegri nel campionato 2011-12 quando ci consolammo con la vittoria della supercoppa italiana giocata in Cina nell'agosto del 2011 battendo i cugini nerazzurri, da quell'anno in poi dalle parti di Via Aldo Rossi non è più andato di moda competere come secondi veri antagonisti. Peccato perchè ricoprendo quella posizione in classifica avremmo potuto battagliare ed infervorare qualche campionato in più se solo avessimo veramente giocato, ormai orfani del grande Silvio e quindi dell'unico che sapesse distinguere i cavalli dai muli, quali veri antagonisti lottando e sudando, ma si sono purtroppo accavallate numerose problematiche dal cambio di giocatori (sbagliati) all'avvicendarsi di vari allenatori  (solo supplenti di turno), per finire non in un orfanotrofio, data la mancanza di un vero padre, ma in una sorta di istituto di recupero della nostra immagine, alla berlina di fantomatiche società prima cinesi e poi americane, che come risultato ad oggi ci hanno solo portato a presentarci dinanzi alla platea impaziente dei nostri tifosi con una squadra zeppa di giovani studenti, mal istruiti e senza validi professori di ruolo e così la scolaresca ne è uscita prima rimandata, poi bocciata e infine espulsa dall'Europa.

E' vero che dagli estratti degli annali si ricordano solo i primi, ma è per questo che ho ricordato il campione di ciclismo Raymond Poulidor e di automobilismo Sterling Moss, perchè un eterno secondo, intento a duellare con il rivale che lo precede galvanizza le platee, rende più appetibile lo sport specie quando lo si vive in diretta  e ravviva i salotti quando si ama parlare di ricordi, in ultimo resta nel cuore dei tifosi in maniera più marcata la vittoria di uno scudetto, o di un Tour, o di un Gran Premio quando siano tenacemente combattuti proprio grazie al sapore della battaglia a due fino all'ultima giornata, o l'ultima tappa a cronometro al Tour, o l'ultimo giro di pista a Monza, che non uno scudetto già vinto al termine del girone di andata, o noiosi Tour con un solo Campione e tutti gregari, oppure assistere ad un Gran premio con la supremazia schiacciante di un bolide dal motore strapotente.     
Penso dunque che la lunga striscia di scudetti inanellata dai bianconeri, non me ne vogliano i loro gloriosi tifosi, sia frutto del maggiore tasso tecnico e qualitativo che la signora d'Italia ha potuto avere in  questi otto anni, dove la valenza delle squadre arrivate seconde e cioè Napoli e Roma come detto prima è stata poca cosa, unitamente alla mancanza di competitività da parte delle due milanesi le ha fatto raggiungere questo storico guinness  di otto scudetti di fila.


Questo campionato terminerà salvo sorprese (ora sta riaffacciandosi la Lazio del bravo Simone Inzaghi), con la vittoria dei bianconeri o dei nerazzurri, avanti di due punti dopo il sorpasso dovuto alla sconfitta recente della Juve proprio con la Lazio, ambedue le squadre hanno un colore in comune, l'altro è diverso, avremo un cielo bianco come la candida neve, oppure azzurro come la volta celeste? Non lo sapremo fino al prossimo maggio, ma una cosa è certa, una delle due squadre sarà seconda e sicuramente assisteremo a un bel duello Sarri contro Conte, come dire Bartali contro Coppi, chi vincerà? 
Io da italiano imparziale ai tempi del nostro mitico ciclismo avrei eletto vincitore Bartali al Tour e Coppi al Giro, o viceversa e venendo al nostro calcio direi la stessa cosa per Juve ed Inter, ad una lo scudetto e all'altra la Champions League
Sono certo che chiunque delle due risultasse vincitrice avrebbe dato vita ad un pugnace duello, come di fatto già stiamo vivendo nel girone di andata, mi auguro infine che si possa assistere ad un bel rush finale tipo fotofinish nel ciclismo che nel calcio non si vede più da 57 anni. L'ultima finale con lo spareggio per l'assegnazione dello scudetto risale al 1962 quando il Bologna se lo aggiudicò ai danni dell'Inter in quello storico spareggio all'Olimpico di Roma. Se si rivivesse quell'emozione con una bella finale spareggio, che magari termini con la lotteria dei calci di rigore, allora sì che ricorderemmo sia il vincitore che il secondo, e qualcuno di fede opposta alla maglia col fresco scudetto cucito, si augurerà che pur tenacemente combattendo l'avversario, secondo in classifica, rimanga tale, cioè secondo, per l'eternità.

               "Il secondo è il primo degli ultimi."    

                               (Enzo Ferrari)

 

               "Se riesci a vivere tutti gli istanti senza mai pensare al passato o al futuro, la tua vita avrà un solo nome: eternità.

                               (Fabrizio Caramagna)

 

 


Un abbraccio

Massimo 48