“Di base sono un tipo tranquillo, ma posso innervosirmi rapidamente.”

Con questa frase ha esordito Adrien Rabiot in un intervista rilasciata ad un giornale inglese nel Dicembre 2016, una frase controversa, proprio come la carriera del giovane calciatore francese. Nato a Saint-Maurice, regione settentrionale della Francia, nel 1995, il giovane Rabiot ha fin da subito messo in mostra le proprie doti tecniche nelle giovanili della propria città attirando addirittura l’interesse dell’Accademy del Manchester City dove si trasferisce nel 2008 all’età di 13 anni. L’avventura inglese durò solo pochi mesi per divergenze tra la società e la famiglia del calciatore, il quale tornò in patria unendosi all’Us Creteil.
Nel 2010 venne acquistato dal Paris Saint German dove divenne a tutti gli effetti un giocatore professionista facendo il suo esordio in Ligue 1 all’età di 17 anni sotto la guida di Mister “Carletto” Ancelotti.
La sua carriera nella società parigina è un continuo alternarsi di alti e bassi, il talento cristallino del giovane veniva spesso soggiogato dall’animo ribelle, alimentato dal comportamento ultraprotettivo della mamma-procuratrice Veronique. Rabiot divenne famoso per le accese discussioni con Zlatan Ibrahimovic e per esser stato messo fuori rosa nella stagione 2014 a causa del mancato rinnovo del contratto, questione che si risolse nel giro di qualche mese.
Nel mentre però il duca, come veniva chiamato dai tifosi in patria per la sua eleganza calcistica, continuava a conquistare titoli con la maglia parigina e collezionare presenze nella nazionale francese, ma proprio in uno dei momenti più belli della sua carriera, ecco un nuovo tonfo, nel maggio 2018, a pochi mesi dalla partenza per i mondiali di Russia avvenne il più grande misfatto della sua carriera.
Durante il pre ritiro, il Ct francese Didier Deschamps gli comunica che non farà parte dei 23 convocati per la spedizione russa, ma sarà “solamente” una riserva di lusso nel caso in cui uno dei prescelti dovesse infortunarsi. Il giocatore francese si infuriò e rifiutò categoricamente il ruolo propostogli, abbandonando immediatamente il ritiro. Questo rifiuto divenne presto un fatto nazionale e Rabiot subì molte accuse dalla stampa e dai tifosi francesi.
La ciliegina sulla torta, se così si può chiamare, venne messa nel gennaio 2019 quando l’entourage del giocatore, guidato in prima linea dalla madre, comunicò alla dirigenza parigina che il ragazzo non avrebbe avuto intenzione di rinnovare il contratto ed allora, proprio come successe cinque anni prima, venne messo nuovamente fuori rosa, nonostante fosse un titolare indiscusso. Lo strappo questa volta fu troppo grande per essere ricucito ed allora Adrien decise di cambiare aria unendosi, a partire dal 1 Luglio 2019, alla Juventus Fc, dopo molti mesi di allenamenti solitari in quel di Parigi.

Non poteva esserci una scelta migliore per far continuare la sua carriera controversa, un giovane duca ribelle che si unisce alla Vecchia Signora, una società famosa per il rigore, l’orgoglio e l’eleganza che accoglie tra le proprie braccia un giocatore tutt’altro che disciplinato.
Una mossa particolare della dirigenza bianconera che è rimasta stregata dal talento del giovane francese il quale dovrà dimostrare di poter adattarsi al famoso “Stile Juve”.
Sarà una grande sfida per il Duca, forse la più grande della sua carriera, ma la affronterà con la consapevolezza che sarà una sorta di ultima spiaggia per poter far parte dell’elitè del calcio mondiale.