Siamo solo a inizio novembre e Antonio Conte ha già sbottato per la terza volta da quando è sulla panchina dell'Inter.
Prima questa estate richiamando pubblicamente la società ad un maggior impegno e velocità, nel portare a termine i progetti di mercato, poi dopo il pareggio casalingo con il Parma, e infine ieri sera.

La solfa è sempre la stessa. Lui vince, gli altri perdono.
Voi direte, ecco il classico juventino che teme Conte all'Inter e per invidia lo attacca. Che io possa temere professionalmente Conte come allenatore, è ovvio, in quanto lo reputo un ottimo allenatore e grande motivatore, che io sia un suo nostalgico assolutamente no. Chi mi conosce sa bene che, seppur non abbia condiviso la sua scelta di lavorare all'Inter, il Conte persona mai e poi mai mi è piaciuto, non rispetta per nulla i canoni e i profili di chi amo e ne condivido i metodi e gli atteggiamenti.
Ciò che sta facendo ora, il tecnico salentino, è la stessa identica cosa che ha sempre fatto, a Lecce, Bari, Arezzo Siena, Atalanta e Juventus.
Con la Juventus si è permesso di lamentarsi della società e del mercato,
dopo che insieme eravamo tornati a vincere, ad avere una credibilità, con un futuro ancora importante da scrivere, fino al tal punto di abbandonare la nave il primo giorno di ritiro. Dimenticando pure che la società le era stata vicino e lo aveva aspettato e difeso nelle sue vicende giudiziarie.

Ora all'Inter, stessa storia. È stato accontentato in tutto, degli 11 milioni di euro di stipendio, ai giocatori fortemente voluti e quelli da mandare via, e per una società che sta risalendo sono stati sacrifici non di poco conto.
Invece di essere felice per quanto fin qua fatto, dopo pochi mesi dall'inizio, lui va a prendere a pesci in faccia la dirigenza.

Pazzo! Il fatto è che Conte non è juventino, non è interista, e i tifosi che in lui vedevano lo spirito e un simbolo bianconero hanno preso un abbaglio pazzesco. Conte è tifoso solo di se stesso, Conte vince lui e perde la squadra. A lui interessa solo ed esclusivamente se stesso e il suo smisurato ego.
Sinceramente che già a novembre fosse a questi livelli non me lo aspettavo. La strada è ancora lunga...
Ora con 11 milioni di euro di stipendio non prende e se ne va, visto che le cose non sono come voleva lui, rimane e va a mangiare nei ristoranti da 100 euro tranquillamente. Tanto non è sua la responsabilità.