Prima lo stadio della Roma, poi il Parma, e infine Reina. Questi sono i casi di corruzione che sono stati messi in rilievo in questi giorni dai giornali. Prima di cominciare, vorrei precisare che io sto scrivendo da estraneo a queste vicende, e dunque non so cosa ci sia dietro, quali siano i buoni e quali siano i cattivi. Voglio esprimere la mia opinione in base a quello che vedo, con l'occhio del tifoso e di amante di questo sport.

Il caso dello stadio della Roma è un fatto che ha stremato tutti. Se ne parla da due anni, ma si va avanti a passo di paguro. E ora che il costruttore, Luca Parnasi, ha confessato di aver pagato per saltare i passi burocratici e per mantenere buoni rapporti con i politici, la costruzione si è fermata ancora. Questo è un fatto che non incide sul calcio, ma dal canto mio posso dire che, da tifoso, mi sento preso in giro da persone di questo tipo.

Poi c'è l'indagine sul Parma, che da quel che so e che ho capito, non ha un buon fondamento. Questo caso si reggerebbe sulle chat tra De Col e Calaiò, giocatori rispettivamente di La Spezia e Parma. Prima della partita decisiva per la promozione in Serie A della squadra emiliana (proprio contro La Spezia), il giocatore del Parma ha inviato un messaggio sospetto a quello del team ligure:"Ehi pippein non rompete il c***ein domani mi raccomando (faccine con bacio)". Posso capire che non sia stato opportuno scriverlo, ma comunque si capisce benissimo che è stato scritto con tono ironico. A me sembra un'esagerazione per quello che so leggendo i giornali. Spero che ci siano altre ragioni che non sono ancora uscite fuori.

Arriviamo, infine, a Pepe Reina, ex Napoli che si e appena trasferito al Milan. Lui, come anche Paolo Cannavaro, Salvatore Aronica e altri, è stato accusato di aver intrattenuto rapporti e scambiato favori con tifosi legati alla criminalità organizzata. Oltre ad ammende ai deferiti e al club, sono stati chiesti dei mesi di squalifica (per Reina 4). Di questo non sono in grado di dire nulla, dato che sono emerse solo le accuse e nient'altro.

Quello a cui voglio arrivare è che se poi all'estero ci collegano alla mafia non dobbiamo lamentarci, perchè nel calcio inglese, tedesco, francese e spagnolo, queste cose succedono di rado. Da noi, invece, sono abitudinali. Ogni giorno ne esce una nuova, e questo e anche quello che ha fatto scendere di qualità il nostro campionato. Se vogliamo tornare al top, non basta pensare solo al lato sportivo del calcio, bisogna sistemare anche quello organizzativo e burocratico. Se dovessimo continuare così, ci rovineremo da soli e piano piano il calcio sarà solo una recita.