L'Italia in questo periodo storico è certamente il paese, dal punto di vista sportivo, più chiacchierato visto gli eventi dentro e fuori il rettangolo di gioco che la stanno coinvolgendo;
In campo: non facciamoci troppo galvanizzare dalla rotonda vittoria ottenuta nei confronti della piccola compagine Malta, in quanto serve molto molto di più per essere sicuramente una squadra pericolosa e temibile per le avversarie. Però in questa situazione era fondamentale vincere, mettersi i tre punti in tasca per cercare di giungere senza ripescaggi e annessi patemi d'animo a Euro 2024: ricordiamoci che noi siamo Campioni d'Europa in carica, ma ancora dobbiamo staccare il pass per partecipare alla prossima edizione!
Analizzando il match di ieri andato in scena in un San Nicola di Bari gremito di persone, ci viene quasi naturale riassumere al meglio i 90' giocati: STATO DI FORMA; proprio quest'ultimo è stato l'elemento che ha messo in risalto alcuni elementi che si sono rivelati decisivi per la vittoria: sto parlando di Berardi e Bonaventura, entrambi in un eccellente momento di forma rispettivamente con Sassuolo e Fiorentina. Al netto delle defezioni importanti di squadra, tra infortuni e situazione extra campo che a breve analizzeremo, il gioco della nuova Italia di Spalletti diviene con il passare dei giorni sempre più uniforme e ciò fa ovviamente ben sperare in vista dei prossimi impegni che la nostra nazionale dovrà affrontare.
Nella giornata di oggi, martedì 17 ottobre, ci aspetta una sfida ostica quanto affascinante: il remake della finale di Euro 2020 Inghilterra vs Italia e sappiamo per certo dire che sarà una partita molto sentita da entrambi i lati: dal lato inglese la sconfitta cocente nella finale sopra citata avvenuta nel loro stadio davanti a 70 mila tifosi grida ancora vendetta e credo che ci terranno particolarmente ad ottenere un successo nonostante la posizione saldamente tranquilla del girone; sul fronte italiano invece urge oltre alla prestazione convincente anche portare a casa dei punti vitali per non arrivare con la paura " di non riesserci" alla prossima manifestazione, di cui ricordo ancora una volta siamo campioni in carica.
Vicende fuori campo: dallo scandalo scommesse all'arretratezza industriale. Senza ombra di dubbio ciò che sta avvenendo al di fuori del rettangolo di gioco è finito sotto tutti i riflettori possibili: lo scandalo scommesse che si sta scatenando in questi giorni sta portando novità sempre più importanti; sappiamo bene che al momento i nomi che sono fuoriusciti in questa vicenda sono 4: Fagioli, Zaniolo, Tonali e Zalewski ma ci si aspetta che altri possano emergere quasi come fosse una caccia all'uomo nel tentativo di arginare al meglio la situazione per arrivare a chiudere nel più breve tempo possibile questo triste capitolo del nostro calcio.
Ciò che sta succedendo senza dubbio sta attraversando in toto il nostro paese, con pareri e critiche di calibro differente ma il tutto fa propendere verso un'azione comune da parte di tutti: una rieducazione del nostro paese in quanto la ludopatia è un fenomeno sociale che va contrastato dato che non è qualcosa che riguarda soltanto i 4 calciatori appena citati e stop. Il primo della lista, Nicolò Fagioli, si è autodenunciato immediatamente e grazie al patteggiamento potrà vedere ridotta notevolmente la propria pena; diversa la situazione degli altri calciatori di cui si stanno ancora svolgendo indagini per capire l'entità del danno fatto ma ci si aspettano sanzioni imminenti. Prepariamoci quindi ad altri colpi di scena e novità sul fronte scommesse.
Vicenda sempre extra campo, ma decisamente più lieve della precedente, è quella che riguarda il nostro settore industriale: il presidente della UEFA Ceferin durante un'intervista ha dichiarato come il nostro paese sia in ritardo sullo sviluppo industriale degli impianti sportivi dediti al calcio; chiaramente una mozione leggera ma che comunque mette in moto subito il nostro governo nel voler ampliare le nostre strutture in modo da renderle al pari degli altri paesi che al momento sono industrialmente avanti: basti pensare alla Premier League in cui ciascun team ha oramai lo stadio di proprietà.
Ecco quindi un altro aspetto che va senza dubbio migliorato per tornare al passo con i grandi, una sorta di rieducazione industriale e culturale per sciogliere ogni dubbio che l'Italia non sia inferiore a nessuno. E nella speranza che ciò si possa compiere nel minor tempo possibile l'augurio è che sia dentro il campo che fuori dal campo si possa tornare al livello di nazione che ci spetta, ovvero nell'elitè.
o