Ammettiamolo tutti.  Un risultato di questo tipo se lo aspettavano in molti, perché ormai le partite della Vecchia Signora vanno così: zero tiri nello specchio della porta avversaria (cosa di cui preoccuparsi parecchio) e un gol subito che si poteva tranquillamente evitare.  Durante questi ultimi cinque anni, la Juventus è stata questa: disordine in campo, giocatori che spesso escono dalla loro posizione e in seguito non ci tornano, centrocampisti che perdono nella loro metà campo dieci palloni a partita, attaccanti che non tirano... Insomma, non vado avanti perché ci sarebbero altri cento punti negativi di questa squadra.  L'Inter in questo periodo è superiore alla Juventus, che essendo stata sprovveduta, è stata ingenuamente eliminata da questa competizione.  Ormai, dicendolo contro voglia, sono poche le ragioni per sedersi sul divano, accendere la televisione e guardare una squadra che gioca in modo mediocre, che forse è il termine più adatto per descriverla in questo specifico momento. 

Capisco anche che è un brutto periodo per i giocatori, i quali stanno subendo parecchie pressioni, anche se giocatori che giocano in livelli agonistici così, dovrebbero saper tranquillanti reggere.  L'unica cosa che forse potrà far uscire la Juventus da questo momento buio, è un'immediata azione della dirigenza, dei superiori che hanno il reale controllo. Forse, con azioni di mercato strategiche migliori ed un piano per la crescita di giovani migliore, si potrà risolvere queste grosso problema, anche se solo il tempo sarà l'unico a parlare! Con questa sconfitta nella semifinale di ritorno, la Juventus viene eliminata dalla Coppa Italia, mentre l'Inter guidato da Simone Inzaghi, si qualifica per partecipare alla finale della competizione. In finale, ì neroazzurri potranno potenzialmente affrontare Fiorentina o Cremonese, che giocheranno la semifinale di ritorno giovedì 27 aprile, cioè oggi. 

L'Inter avrà una grande possibilità per vincere in finale e conquistare il trofeo, data la superiorità rispetto alle due squadre le quali si affronteranno in semifinale per passare il turno. Ieri abbiamo visto una partita, direi, noiosissima, da far addormentare: pochissimi tiri in porta per entrambe le squadre, anzi la Juventus proprio non ne ha fatti, squadre lunghe dopo solo venti minuti di partita e gioco molto lento, con le due squadre che si aspettavano l'un l'altra.  In questa partita molto monotona, come scritto prima, l'Inter è stato superiore e per certi versi ha dominato il match, anche se non di gran lunga.

Beh che dire? Massimiliano Allegri ha schierato in campo i SUOI giocatori con un 3-5-1-1, ed evidenzio suoi perché purtroppo, Allegri pensa di avere una squadra di fenomeni che faccia tutto da soli, invece di fenomeni veri ce n'è forse uno, perciò è lui che deve agire e creare un gioco concreto.  Passando ai giocatori schierati: Mattia Perin in porta; davanti al portiere bianconero, Bonucci e ai suoi lati Alex Sandro e Gleison Bremer; A centrocampo a 5, Locatelli in mezzo, mezzeali Rabiot a sinistra e Miretti a destra, mentre gli esterni Kostic e De Sciglio; Di Maria come trequartista e davanti a lui Federico Chiesa, in una posizione nuova per lui. L'Inter scende sul terreno di gioco con una formazione simile, il 3-5-2, con in due attaccanti affiancati, Dzeko e Martinez, per aprire la scatola difensiva avversaria, che in questo caso era quella bianconera. Ora riassumerò brevemente la partita e metterò in risalto i momenti salienti che l'hanno caratterizzata.

L'Inter parte forte per fare male alla Juventus che spesso nei primi minuti di gioco non è ancora entrata in partita, infatti trova il gol dopo solo quindici minuti di gioco: Federico Di Marco riceve un passaggio in area che probabilmente non era indirizzato a lui, ma si smarca bene e con l'esterno colpisce il pallone, mandando Mattia Perin dalla parte opposta del pallone. Gol, 1-0! Lautaro Martinez tenta la conclusione al ventunesimo minuti e la palla finisce a lato di poco fuori.  Durante tutto il resto del primo tempo nessuna delle due squadre avranno occasioni tali da segnare una rete per allungare il risultato o per pareggiare. Alla ripresa e per il resto della seconda frazione di gioco non ci saranno occasioni eclatanti: gioco lento e squadre corte che si aspettavano l'una con l'altra nella propria metà campo, rendendo il gioco ancora più noioso rispetto quanto lo era prima. Comunque, la Juventus non riuscirà a trovare la rete del vantaggio, con zero tiri nello specchio della porta in novanta minuti, un dato che fa preoccupare parecchio. E dopo quattro minuti di recupero, l'arbitro Daniele Doveri fischia tre volte, decretando la fine della partita: Inter 1, Juventus 0.

Andrea, 14 anni