Sette partite ed un solo sogno: la qualificazione in Champions League!  
Gasp e i suoi uomini non sono certamente una novità per la serie A, ma da quel lontano luglio 2016 in cui Gian Piero fa il suo arrivo a Bergamo sono cambiate tante cose: dopo un avvio faticoso, ha iniziato ad ingranare la marcia tanto da conquistare prima un quarto e poi un settimo posto in campionato. Quest’anno però la sua macchina da guerra sembra oliata in un modo strepitoso, dove ogni ingranaggio ruota per il verso giusto, esprime un tipo di calcio finalizzato alla ricerca del bel gioco e dell’intensità, che ha fruttato ben 64 reti segnate (contro le 61 del Napoli e le 67 della Juve) e 41 subite (una media da Fiorentina per intenderci): forse la difesa è l’unica pecca della Dea.

CALCIO TOTALE - Ma partendo proprio dalla difesa a tre, vediamo come essa sia un marchio di fabbrica dell’allenatore di origini piemontesi, che s’ispira agli storici Barcellona e Ajax di Crujff. Questo modo di pensare la ‘’difesa a 3’’ è stata oggetto di numerose critiche da esperti, o sedicenti tali, e lui ha risposto ad inizio campionato come ‘’il calcio è cambiato, è in evoluzione continua’’ (Gazzetta dello Sport). L’assenza di un difensore viene colmata in due modi: o dal portiere, che salendo tra i due difensori, imposta l’azione, oppure dal centrocampista, che scende sulla linea difensiva. In fase di costruzione, la squadra ha diverse alternative: gli esterni possono servire i cross, trovando in mezzo all’area o la punta o i trequartisti. Oppure gli uomini del Gasp ricorrono triangolazioni e uno-due, sia nelle corsie laterali, sia nella zona centrale del campo, per attaccare la profondità e sfruttare al meglio gli inserimenti senza palla di centrocampisti (primo fra tutti Freuler) e trequartisti. Non mancano, poi, i tiri dalla distanza dei giocatori più tecnici, come Ilicic e Gomez, molto abili anche nel dribbling. Ci stavamo dimenticando del carro armato Zapata? Il catalizzatore del gioco bergamasco ha fatto della fisicità il suo punto di forza, arrivando a segnare ben 20 reti su 36 partite giocate, superando anche Cristiano Ronaldo.

BUONA FORTUNA - Questa sera Gian Piero incontrerà lungo il suo cammino un certo Carlo Ancelotti, vincitore di ben 20 competizioni, che venderà cara la pelle. Allora bisognerà rimboccarsi le maniche, perché “in questa squadra si combatte per un centimetro, […] ci difendiamo con le unghie e coi denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, tra vivere e morire!” (Tony d’Amato in ‘’Ogni maledetta domenica’’) verso la Champions.