Molti tifosi si chiedono se i recenti accadimenti riguardanti il Magistrato Luca Palamara, in servizio alla Procura di Roma, inquisito per corruzione dalla competente Procura della Repubblica di Perugia, potranno avere conseguenze sui contenziosi ancora aperti per farsopoli. Nel procedimento Palamara è accusato di rapporti illeciti con il faccendiere Fabrizio Centofanti, favorito illegalmente dal Magistrato, in cambio di denaro, gioielli, viaggi e avventure “galanti”. Avrebbe favorito, inoltre, amici e amici degli amici, usando la sua discutibile influenza sugli organi giudiziari della capitale, in particolare proprio il TAR del Lazio e il CSM. I media riferiscono che l’abitazione di Palamara è stata perquisita dalla GdF e sembra anche che contro di lui esistano esposti al CSM da parte di altri Magistrati romani.

Naturalmente siamo ancora in una fase preliminare e la prudenza è d'obbligo, ma non si può non rimarcare che Palamara è stato il Magistrato accusatore dei Moggi (padre e figlio) nel processo GEA, accusati di avere messo in piedi un sistema corruttivo, tendente a monopolizzare il settore delle procure sportive (senti da quale pulpito viene la predica). Se solo una piccola parte delle accuse dovesse rivelarsi fondata, avremmo a che fare con un ennesimo dubbio sulla correttezza delle procedure adottate nella costruzione di farsopoli.