Non volendoci addentrare sulle colpe o non colpe che dirigenti e presidente del Milan hanno in tutta questa situazione, con tutte le altre parti in causa che hanno partecipato, con gli anni, ad arrivare a questo triste epilogo, ancora una volta si sollevano delle ombre sul deferimento della società rossonera.

E' di oggi la notizia che Ceferin, in veste di presidente dell'UEFA, sia apparso contrariato ed irritato per quanto detto da Fassone, in conferenza, presso la Lega.
Ricordando che Fassone, nel bene e nel male, ci sta mettendo la faccia dall'inizio del closing ad oggi, non ha fatto altro che difendere il proprio impegno nel dimostrare che la società rossonera ha sempre pagato gli stipendi, che sta portando avanti progetti importanti a livello di sponsorizzazioni e di marketing in italia ed in cina, rinnovando sia gli sponsor tecnici che sportivi, investendo nel settore giovanile, riportando entusiasmo tra i tifosi che hanno risposto riempendo lo stadio addirittura nei preliminari di EL. Difendere il proprio lavoro, la propria professionalità e giocandosi la propria credibilità non appare motivo di irritazione e, pertanto, è tempo che realmente qualcuno faccia chiarezza su tutta questa vicenda.
ll Milan, oggi, viene infangato in maniera spropositata quando, guardando a tempi non tanto lontani, la stessa UEFA ha chiuso gli occhi su situazioni se non proprio simili ma per certi versi poco differenti. Ciò che pertanto traspare è che l'UEFA non tolleri che Elliot abbia le mani sul Milan, e questo è il motivo del deferimento. Non ci vuole molto per capire che il fondo americano sia visto come un parassita che fa solo il suo tornaconto senza badare ai dettami che l'UEFA regola e disciplina.
Ma è risaputo che Elliot non ha mai speculato sulla società rossonera nè tanto meno si è tirata indietro nel volerla rifinanziare, anzi. Non c'è nessuno che può fornire più garanzie di Elliot al momento, visto l'ammontare di euro che ha dato in prestito a Mr Li e che di certo non ha intenzione di bruciare o svalutare.
Il Milan senza coppe perderebbe molti suoi giocatori, altri verrebbero ridimensionati a livello di costo cartellino, mancati introiti televisivi e di incassi causerebbe un grosso danno economico a tutti, anche alla UEFA visto che il Milan ha un bacino di utenza al mondo, con tutto rispetto, di Atalanta e Fiorentina e, a mio parere, non c'è cosa più pregiudizievole che far pagare ad una squadra l'esclusione dalle coppe dopo aver sudato ogni partita, fino alla fine della stagione, guadagnandosi quel posto sul campo e non con bustarelle o favori arbitrali.

Quindi sarei ben lieto che qualcuno finalmente parli, ma che venga dato a Cesare quel che è di Cesare, cercando sì i colpevoli ma anche le reali motivazioni di tutta questa spiacevole situazione che, in fin dei conti, grava soprattutto sui tifosi, sugli abbonati e sugli ultras.