Il Friuli Venezia Giulia ha da molto tempo delle realtà calcistiche importanti. Dopo i fasti di un passato ormai lontano, ormai da troppo tempo l'Udinese è diventata una sorta di finanziaria del calcio. Si bada più a fare cassa che a ottenere risultati sportivi. Che senso ha investire su uno stadio nuovo per rimanere per anni sull'orlo della retrocessione. E poi il tanto sbandierato bilancio è andato a farsi benedire anche quello: senza cessioni bilancio 2018 in rosso di 15 milioni. All'Udinese mancano giocatori e manca la voglia di fare bene, manca l'entusiamo, manca quel pizzico di sportività che ci deve essere nel gioco del calcio. Il tutto è ridotto a un misero e gelido calcolo razionale. E' per questo che con la Juve non si gioca: anche la Juve B da quattro sono sberle a un Udinese che sembra priva di mordente e di stimoli. E il commento ricorrente dei tifosi è un laconico: "tanto è la Juve"!  E mentre nella Sinistra Tagliamento il clima è un misto di rassegnazione e di sconforto, in Lega Pro il Pordenone calcio regala entusiamo, coinvolgimento, emozioni trascinato dall'affetto di una tifoseria che sà che sta assistendo a un momento storico e sportivo unico per la società. Il 2 - 1 rifilato alla Triestina (pur sempre seconda in Lega Pro) e il +10 in classifica sulla seconda la dice lunga su come i rammarri vivono e fanno vivere queste emozioni ai proprio tifosi. Nella Destra Tagliamento si va a vedere il Pordenone per vedere il calcio vero. Dopo l'avventura dell'anno scorso a San Siro contro l'Inter e il quasi passaggio del turno, e dopo questo scorcio di campionato, l'auspicio è di vedere il Pordenone Calcio in B.  Per il momento forza Ramarri, siete l'orgoglio calcistico del FVG :)