Ufficializzato il gradito ritorno di Boban nei ranghi rossoneri, registriamo che mancano 20 giorni al ritiro precampionato, che se ne sono persi una quarantina per dissipare i dolori del giovane Werther (Paolo Maldini) e che s’infittisce il mistero Giampaolo, sicuramente come oggi si suol dire, maestro di calcio, ma di seconda fascia e, soprattutto liberissimo dalla Sampdoria.

Ma questo è niente. Con gli applauditissimi addii dei pesi morti Bertolacci, Montolivo e Mauri, uniti al mancato riscatto di Bakayoko (non so quanto saggio), abbiamo una mediana da rifare completamente visto che uno dei primi auspici risiede nella speranza che il nuovo staff tecnico trascuri del tutto l’opzione Biglia.

Vanno inoltre risolte le questioni centrale di difesa, visti i mancati rinnovi di Abate e Zapata, nonché terzino sinistro (sempre nella speranza che il nuovo corso preveda la cessione del gran visir dei passaggi al portiere Ricardo Rodriguez).

E’ tutto? Nemmeno per idea! La presenza e le caratteristiche tecniche dei presunti esterni Calhanoglu e Suso rappresentano altri due ossi, la cui utilità va decisa in fretta. In quelle posizioni occorrerebbero dei fulmini tipo Deulofeu o Saint-Maximin, i quali, tuttavia, siccome sono ottime idee, sembrano già state abbandonate.

In avanti uno tra Cutrone ed Andre Silva andrebbe buttato giù dalla torre: bisogna chiedersi chi butterebbe il 99.9 dei tifosi e, invece, quali saranno le reali scelte della società.

Tra coloro che lascerei partire senza versare una sola lacrimuccia e che ci consentirebbero un cospicuo bottino da reinvestire in veri giocatori, annovero Donnarumma e Kessié. Il primo perché passerà alla storia come il portiere più sopravvalutato (oltre a vantare un ingaggio da “oggi le comiche”), il secondo perché è convinto che il campo di calcio arrivi fino a Piazzale Lotto.

A venti giorni da una preparazione che non dovrà mostrare le carenze atletiche degli scorsi anni, abbiamo almeno 5-6 ruoli in alto mare.

Riusciranno i nostri eroi a colmare le lacune?