Quando si parla di alcune squadre italiane si usa quasi sempre l'aggettivo big. Naturalmente, le squadre in questione, sono la Juventus di Sarri, l'Inter di Conte e, per finire, il Napoli di Ancelotti. 
Sono considerate big, ma da quello che hanno mostrato, almeno fino ad ora, sia in campionato che nelle coppe, tanto big non mi sembrano. Certo, se per essere una big si considera l' enorme patrimonio speso per il calciomercato allora si che sono big. Allo stesso modo se consideriamo i nomi altisonanti presenti nella rosa, allora si che sono big. 
Siamo, pero', certi che siano questi i requisiti giusti che servono a determinare se una squadra e' big? Non e' forse  piu' giusto considerare big chi esprime un buon calcio? O, ancora meglio, chi riesce a contenere i costi, pur mettendo in campo un' ottima squadra? Cosa c'e' di big nell'Inter che ha pareggiato in Champions, cosa c'e' di big nella Juve che si e' fatta rimontare due reti? Cosa c'e', inoltre, di big in un Napoli che ha subito in due gare la bellezza di sette reti?
Una squadra, secondo il mio modo di vedere, e' big nel suo insieme, anche nella gestione dei suoi uomini.

Diciamoci la verita', per come l'Inter ha gestito il caso Icardi, vi sembra tanto big? Anche il calciomercato contribuisce a far essere una squadra big, in questo caso una Juventus che spende ben 75 milioni per un giocatore come De Light, vi sembra, poi, cosi' big? 
Un aggettivo cosi' significativo, dovrebbe essere conquistato sul terreno di gioco e non sulle pagine dei quotidiani o negli studi televisivi. Inoltre, il tecnico di una big, sapendo di avere una squadra tale, non dovrebbe far  ricorso a piagnistei (vedi Conte, quando non arrivavano Lukaku e Dzeko) o a stucchevoli polemiche (vedi Sarri, quando si lamentava dell'orario in cui giocava la sua Juve).

Cari signori, se essere big, significa giocare senza un' idea ben precisa e affidarsi molto al caso, allora, scusate, ma preferisco che la mia squadra non sia considerata una big.