Una Juventus determinata e convincente è andata di scena mercoledì sera in Ungheria contro, un modesto, Ferencvaros. La Juventus vince agevolmente con un punteggio di 1 a 4, in una partita dove, praticamente non ha mai sofferto e dove per la prima volta, a mio avviso, si sono iniziati a vedere sprazzi del gioco e delle trame richiesti da mister Pirlo. Una Juventus che è piaciuta per la sua determinazione e per la sua efficacia in zona realizzativa ma oltre il gioco sono anche altri i punti di vista su cui mi voglio soffermare e che a mio avviso dimostra che qualcosa, rispetto alle precedenti uscite stagionali, stia, con il lavoro quotidiano sul campo e il recupero di pedine importanti, cambiando per il meglio. Anche contro lo Spezia, la settimana scorsa, si erano visti ampi miglioramenti dal punto di vista del gioco e sul rendimento di alcuni uomini chiave. Ma la Juventus come evidenziato da Mister Pirlo anche dopo la trasferta di Champions ha ancora delle lacune, soprattutto da un punto di vista difensivo, che vanno assolutamente migliorate e inoltre vanno anche migliorati l’intensità e il ritmo partita. Tutto ciò lo si è visto soprattutto contro lo Spezia dove la squadra bianconera aveva letteralmente dominato fino alla mezz’ora del primo tempo quando la squadra avversaria ha trovato il gol del pareggio, non riuscendo a concretizzare la grande mole di gioco che era riuscita a creare, in quel caso è bastato l’ingresso di Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco ma per il futuro chissà.
Nonostante le difficoltà di questo inizio di stagione ci sono delle certezze da cui ripartire e delle sorprese che possono diventare conferme. Sono quattro (inutile citare Ronaldo perché scontato) i giocatori fondamentali, secondo me, su cui Pirlo deve fare affidamento per migliorare il suo gioco: Morata, Danilo, Arthur, Cuadrado… e vi spiego il perché.

Pronto sono Mister Wolf: “Risolvo problemi”
Alvaro Morata sta interpretando perfettamente la parte di Mister Wolf di Pulp Fiction
, la bellissima pellicola di Quentin Tarantino, chi non conosce quel film!! Morata “risolve problemi" quando è chiamato in causa è lui che in assenza di Ronaldo ha trascinato la squadra nei momenti di difficoltà e nonostante il rientro del portoghese continua ad incantare con le sue prestazioni. Onestamente non avrei scommesso un euro sulla buona riuscita dell’operazione Morata e non perché il giocatore non avesse le qualità tecniche per fare bene ma solo per il semplice fatto che, durante la sua carriera, non sia stato quasi mai un bomber e alla Juve in estate si andava alla ricerca di un vero “Puntero” alla Suarez o Dzeko per intenderci. Devo dire, che per adesso, è stata una bella conferma più che una sorpresa a dimostrazione del fatto che per Paratici e Pirlo, evidentemente, non fosse soltanto una terza o un quarta scelta. Un numero nove come lo spagnolo, la Juventus non lo aveva da tempo, Higuain era altrettanto forte ma come attacca la profondità Morata il buon Gonzalo, almeno negli ultimi due anni, non riusciva più a farlo invece Morata e come se non se ne fosse mai andato e si sposa benissimo con gli schemi e i moduli del tecnico bresciano. E’ diventato un giocatore imprescindibile, insieme a Ronaldo, che non può lasciare il campo nella maniera più assoluta. Sono molto contento per lui e spero tanto che possa continuare su questi livelli è diventato un giocatore maturo in grado di caricarsi la squadra sulle spalle come farebbe un vero leader. Per il resto il ragazzo è motivato e felice di essere tornato in una squadra che lo aveva "davvero" lanciato nel calcio che conta e che è stato costretto a lasciare solo per questioni burocratiche, si vede che ci teneva a tornare e le motivazioni nel calcio contano sempre e poi è innamorato della sua compagna e della sua famiglia quindi sono sicuro che continuerà su questi livelli per tutto l'arco della stagione.

La nuova vita di Danilo
Morata non è l'unico uomo che si è riscoperto ma voglio dare i meriti a Danilo. Il brasiliano sta facendo una stagione pazzesca e in ruolo per lui inedito di difensore centrale, anche qui non avrei scommesso un centesimo sulla buona resa di questo giocatore visto le "topiche' nel suo ruolo naturale durante la passata stagione. Invece vuoi un po’ per necessità vuoi un po’ per le motivazioni del giocatore e vuoi un po’ per i meriti di Pirlo, il brasiliano sta facendo delle partite egregie e per adesso è sempre stato uno dei migliori del suo reparto. Ha stabilito già un mini – record è l’unico giocatore bianconero che ha giocato tutte le partite di questo inizio di stagione con 450 minuti consecutivi all’attivo. Lo sto osservando bene e sembra davvero aver cambiato atteggiamento in campo è diventato uno dei pilastri del reparto arretrato di questo inizio di stagione, in particolar modo gli ho visto giocare una grande partita contro il Verona. Ha fatto delle chiusure difensive importanti senza le quali la Juventus non avrebbe nemmeno preso quel punto, ha giocato bene con il barca e nonostante giochi da centrale ha fornito degli importanti spunti in avanti contro lo Spezia propiziando anche il gol del vantaggio bianconero. E i record non finiscono qui non solo è un giocatore titolarissimo ma è anche il calciatore bianconero che ha giocato più palloni (236), uno dei primi per passaggi riusciti (166) e il primo ad aver fatto più recuperi difensivi (18). Prestazioni e numeri che gli hanno permesso di riconquistare anche la nazionale brasiliana tornando ad essere uno dei punti fermi per la selezione del suo paese, io non ci avrei scommesso e voi?

Il giocatore che non ti aspetti: Weston Meckennie
Un altro uomo che secondo me sta diventando fondamentale per Pirlo è Weston Meckennie. Anche qui devo dire di essermi molto stupito del suo arrivo e ad essere sincero quando ho letto della notizia “la Juve acquista l’americano Mckennie” ho subito pensato alla famosa marca di patatine surgelate che troviamo comunemente nei nostri supermercati e invito chiunque a dire che non l’abbia pensato almeno per un momento quando ha letto il suo nome. Ma scherzi a parte l'americano è arrivato con le stigmate del gregario che sarebbe stato impiegato solo come un rincalzo e con il fardello di aver “tolto” l’ultimo slot da extracomunitario utile all’arrivo di Luis Suarez. Si magari sarà un gregario, questo non lo nego essendo all'inizio di stagione, ma Pirlo ci punta su questo ragazzo e oltre a impiegarlo come mediano lo ha utilizzato da trequartista contro lo Spezia, soprattutto per via dell'indisponibilità di Ramsey, e lo ha fatto subentrare contro il Ferencvaros partecipando, attivamente con una finta, alla seconda rete di Morata. Lo statunitense ha agito da trequartista vero e proprio in possesso e in fase di riconquista alta della palla, non ha la raffinatezza di Ramsey, ma è e un centrocampista che ha dimostrato di sapersi inserire durante le azioni offensive della squadra bianconera sfiorando il gol a più riprese anche se deve assolutamente migliorare nell’1 contro 1. Il Texano ha stoffa a dimostrazione del fatto che l'America non è solo football, basket e hockey sul ghiaccio anche se calcisticamente è cresciuto nello Shalke 04, tecnicamente deve migliorare ma ha nell’intensità l’arma migliore nel suo repertorio per questo Pirlo ci punta e lo schiera con frequenza nello scacchiere bianconero. Se sarà una meteora o un top è ancora troppo presto per dirlo ma una cosa è certa altro che “tizio delle patatine surgelate”.

Il futuro metronomo bianconero: Arthur
Acquisto passato in sordina in estate per via dello scambio con Miralem Pajnic. Un giocatore che conoscevo ben poco e che non avevo visto giocare nel Barcellona, quindi devo dire che anche lui rappresenta una vera e propria sorpresa perché sto imparando a conoscerlo sul campo vedendolo più da vicino. Ancora non è al meglio della condizione e si vede però il brasiliano ha dimostrato nelle poche apparizioni viste fin ora di essere un giocatore importante e di talento. Sa tenere bene il pallone, ha una buona visione di gioco ed è in grado di dettare i tempi nel centrocampo bianconero, può assolutamente assumere il ruolo di metronomo e di filtro tra la difesa e il centrocampo per far ripartire la squadra in zona di attacco. L’ho visto in particolar modo con lo Spezia e mi è piaciuto però ha ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto senza il pallone se si osserva bene il gol subito dalla Juventus contro lo Spezia l’uomo che doveva andare a ripiegare su Pobega era proprio il brasiliano che invece ha lasciato, incredibilmente, libero il giocatore spezino di tirare indisturbato. Con il pallone tra i piedi, però, l’apporto del brasiliano è stato, comunque, importante poiché ha messo ordine dando compattezza al reparto mediano, fin troppo “ballerino” in molte occasioni. Nelle 6 precedenti uscite stagionali Arthur è stato il giocatore più coinvolto con il Verona, con 105 palloni giocati davanti ai 97 di Bonucci. I numeri non finiscono qui contro lo Spezia il brasiliano ha dimostrato qualità, numeri alla mano ha completato il 95% dei passaggi, 97 su 92, migliorando se stesso contro gli scaligeri. Questi numeri chiaramente non possono che farlo assimilare all’ex bianconero Miralem Pjanic, ma i due giocatori si differenziano, almeno in questo inizio di stagione, per il numero di palle perse, in quanto il brasiliano ha dimostrato di non perdere quasi mai il possesso della sfera, gli è successo soltanto una volta tra campionato e Champions e inoltre sa reggere la pressione degli avversari attirandoli a se, costringendoli a commettere fallo permettendo alla squadra di ripartire in avanti. Chiaramente deve ancora migliorare molto, Pirlo lo sa per questo lo sta inserendo gradualmente nel suo scacchiere tattico, lancia poco e scarica il pallone in verticale soltanto quando è sicuro che la squadra possa trarne vantaggio rischiando, quindi, la giocata. Può diventare il “faro” del centrocampo bianconero? Lo scopriremo presto i numeri ci sono.

Il solito… Cuadrado
Un giocatore che addirittura è stato sul passo d’addio due stagioni fa con l’arrivo dell’ex tecnico bianconero Maurizio Sarri che lo impiegò da terzino destro solo per questione di necessità. Oggi è un giocatore fondamentale di questa Juventus uno dei pochi, insieme a Danilo, ad aver preso parte a tutte le sette partite della squadra bianconera di questo inizio di stagione. Pirlo non può farne a meno anche per via della sua duttilità tattica, non solo sa giocare da terzino ma soprattutto da esterno di centrocampo, ruolo dove il tecnico bresciano lo sta impiegando spesso da inizio stagione nel suo 3-5-2/3-4-1-2 a scapito di Kulusevsky. Cuadrado sta ancora una volta ripagando la fiducia della società e del suo mister facendo prestazioni eccezionali fatte di tanta corsa e ripiegamenti difensivi oltre a collezionare assist al bacio per gli attaccanti (come ad esempio contro il Ferencvaros in occasione del gol del vantaggio di Morata). Passano gli anni cambiano gli allenatori ma lui è sempre li a farsi trovare pronto ad ogni occasione e nei ruoli che gli dicono di fare, ad avercene giocatori così in una squadra. Non siete d’accordo?

L’esterno a tutto campo: Federico Chiesa
Altro nuovo acquisto in casa Juventus, giovane esterno di centrocampo, che sin da subito Pirlo ha deciso di impiegare nel suo scacchiere tattico. Chiesa viene impiegato come esterno sinistro e non, come si pensava inizialmente, a destra dove ha praticamente sempre giocato in maglia viola. Giocatore che fa della corsa e dell’agilità le sue armi migliori, sa saltare l’uomo creando situazioni di superiorità numerica lasciando spazio agli attaccanti. Nelle cinque presenze con la Juventus ha dimostrato di essere già un giocatore su cui fare affidamento corsa, dribbling e spirito di sacrificio gli hanno permesso di diventare un titolare in questo inizio di stagione. C’è un però è un giocatore che deve migliorare in zona realizzativa, troppe volte arriva davanti alla porta mancando la conclusione o non riuscendo a centrare lo specchio e alle volte si intestardisce sul dribbling in corsa facendosi recuperare dall’avversario in potenziali occasioni per la squadra bianconera. Ma nonostante ciò Pirlo ne ha già fatto un giocatore chiave su cui basa il gioco d’attacco sulle fasce ed è proprio per questo che l’ha voluto fortemente. Saprà consacrarsi definitivamente nel calcio che conta con la maglia bianconera?

Anche se siamo soltanto all’inizio ho voluto citare questi sette (Ronaldo non ha bisogno di spiegazioni) giocatori perché per le poche partite viste a mio avviso sono questi i calciatori a cui Pirlo sta facendo più affidamento e su cui la Juventus deve basare il suo gioco. Tutti siamo consapevoli che la squadra bianconera ha una rosa di grande livello in tutti i suoi effettivi, però essendo in una fase di rinnovamento totale devi avere delle certezze e dei punti fermi e secondo me Pirlo ha in questi sette uomini i suoi punti di forza in questa fase delicata della stagione. Adesso sotto con la Lazio in un match che ci dirà a che punto è la Juventus dopo le due ottime precedenti prove sarà la partita della consacrazione? Non ci resta che metterci comodi e assaporarci la partita.