Il bersaglio prediletto del tifo e della maggior parte del giornalismo, assurto a simbolo della fallimentare campagna acquisti di Fassone e Mirabelli, è André Silva, centravanti della nazionale portoghese quando è stato comprato per 38 milioni. 

Ovviamente quella di Mirafax è l’unica campagna condotta senza senno e buttando dollari e sesterzi dalla finestra, perché non si trovano mai cenni nemmeno su Wikipedia circa i caveaux interi buttati da Galliani che sono la vera origine dell’attuale miserevole situazione del Milan, sempre più seconda squadra della città visto lo squadrone che i cugini stanno assemblando. Anche su questo tema le scuse sono sempre le stesse (peccato che stiano a zero): sulla sponda nerazzurra del Naviglio le vacche magre del FFP sono appena finite, da noi appena iniziate; salvo dimenticarsi di sottolineare, ad esempio, che Politano o Lautaro Martinez sono stati presi in piena carestia mentre noi ingaggiavamo quei popo’ di giocatoroni tipo Castillejo o Laxalt e che a dirigere cotali prodezze, per una volta, non c’erano ne’ Galliani ne’ Mirabelli; nella stessa misura, mai una volta che si rimarchi che l’Inter è di proprietà di un colosso che fattura e noi di un edge found! Vorrai mica che le differenze, accumulate negli anni (perché il Biscione era più forte di noi anche una e due stagioni fa), oggi diventate Fosse delle Marianne, tra le due squadre stiano proprio negli esempi citati?

Si diceva del mesto portoghese: appare spaesato, un corpo estraneo ed infelice, una tecnica sopraffina, non supportata ne’ dall’entusiasmo di uscire dalle secche biennali che lo affliggono ne’ dalla grinta: sicuramente un giocatore che non serve e che sarebbe da cedere, il problema è che non ha acquirenti.

Cio’ che mi sfugge, tuttavia, ne’ più e ne’ meno della voragine coi cugini o delle campagne acquisti scriteriate in cui i protagonisti in negativo sono sempre e comunque gli ex dipendenti dell’Inter, è la spensieratezza e l’intoccabilità di giocatori che da queste parti non solo partono quasi sempre titolari, ma sono infinitamente più scarsi del portoghese.

Se ci fate caso retromarcia-Rodriguez è spesso un arcigno ed efficace terzinone sinistro (forse in quota all’avversario di turno), Calhanoglu un piede sopraffino con qualità balistiche fuori dal comune (mai contati i passaggi sbagliati a partita, ma immagino siamo oltre i 20), Biglia commovente smista palloni davanti alla difesa (forse in orizzontale per Musacchio), Borini l’uomo per tutte le stagioni ed i ruoli (peccato che li faccia tutti a livello Sambenedettese, con tutto il rispetto). Tutti costoro hanno, inoltre, zero scuse rispetto al portoghese perché impiegati dieci volte di più! Però lor signori sono risorse titolari, Silva è un problema!

Ecco perché alla lunga lista dei misteri, dei silenzi, degli strafalcioni di casa nostra, aggiungo l’accanimento pressoche’ unidirezionale nei confronti del migliore dei peggiori.
La strada per tornare ad essere credibili passa inevitabilmente per il superamento di queste assurdità.