Voglio molto bene a Borini, umanamente, in quanto sono convinto sia un bravo ragazzo che si è sempre sbattuto per la causa pur avendo doti, non me ne voglia, da serie B inglese. Non si preoccupi il buon Fabio, perché la nidiata di giocatori che col Milan c’entrano come il burro con la ferrovia, è assortita e lunga come la fame. In questi giorni si tagliano col coltello gli improperi per il mancato passaggio di Andre Silva al Monaco, perché è proprio liberandosi dalle zavorre accampate a Milanello che si inizia una seria opera di rinascita. Di questo il tifo è fin troppo consapevole. Ciò di cui è meno consapevole è che il buon portoghese sa tanto di capro espiatorio nei confronti di chi non solo viene messo in discussione un decimo di quanto meriti, ma incredibilmente continua ad apparire titolarissimo nella formazione di Giampaolo estiva e, quel che è peggio, a venire.

Ricordiamo che per liberarci della triade di zavorre più impresentabile della storia rossonera (Bertolacci, Mauri, Montolivo), abbiamo dovuto aspettare che lorsignori incassassero fino all’ultimo centesimo, visto che lorsignori non si sono mai degnati pur di salvare la dignità di considerare altre sistemazioni prima della scadenza dei loro sciagurati contratti (ricordo opere preziosissime del geometra da ristorante). Sulla stessa falsariga, perché qualcuno glielo consente, si sentono intoccabili (e sciaguratamente nella formazione tipo) Calhanoglu, Borini stesso, Kessié, Biglia, Rodriguez che non hanno un solo millimetro di diritti in più di Andre Silva. Nei rispettivi ruoli (ammesso che ne abbiano), sono scarsi almeno quanto se non più del portoghese, ma fino a quando qualche fenomeno li farà sentire dei mammasantissima geniali interpreti della tattica giampaoliana, non se ne andranno mai. Sto sposando, per mancanza di alternative, la politica di Boban e Maldini: profili non conosciutissimi, atleticamente forti, veloci affamati. Non credo oggi ci sia altro modo di pensare al modo in cui ricostruire una baracca crollata da anni, quindi faccio il tifo per i giovani dirigenti! Ma li prego: completino l’opera di eradicamento dei brocchi in rosa o non si ripartirà mai sul serio!