Ormai esiste una realtà "reale" e una "narrata". In quest'ultima Ibrahimovich si è comportato da bieco razzista e provocatore nei confronti del mite Lukaku. Sempre in questa pseudo-realtà Lukaku si è vendicato di Ibrahimovich attraverso una partita sontuosa che ha portato alla vittoria della sua squadra. D'altra parte si sa, Ibra è un bullo cattivo, Lukaku invece quest'anno si gioca il Nobel per la pace. Pazienza, se la verità è un'altra. L'importante è bollare qualcuno e dargli addosso, specie se è uno che vince e che, per esempio pure ieri, anche a 40 anni ha segnato su azione. Ibra è brutto, sporco e cattivo e tale deve rimanere. Così come questo Milan che in tanti non vedevano l'ora di veder capitolare a tutti i costi. Così non ha nemmeno senso sottolineare che Lukaku è andato fuori di testa per una spallata di Romagnoli, ha litigato con mezza squadra, prima di incappare in Ibrahomovich, che come sappiamo è brutto, sporco e cattivo. Di qui la moviola ad ascoltare quello che si dicono (IN CAMPO) non già in aule universitarie o in conferenza stampa...
Il risultato è tragicomico: si insultano riti e mogli, ma nel "paramondo" ipocrita del web siamo di fronte ad caso di razzismo conclamato.

Così, ecco la tutta la colpa la prende lo svedese
. Fortuna che io continuo a vivere nel mondo reale, dove  le cose capitano, dove forse era il caso di ammonire Lukaku subito per fallo di reazione, dove sinceramente ho visto il Milan non solo in 10 contro 11 ma senza i suoi 2 uomini migliori (oltre agli infortunati) perdere con dignità solo su calci piazzati.
Nel mondo reale peraltro non ho sentito il nostro allenatore recriminare nulla in proposito, mentre per esempio quell'altro che prende 12 volte di più, domenica si è fatto espellere perchè non aveva abbastanza recupero.