Internet si sa, è uno strumento sicuramente utile, ma a volte anche molto dannoso.
Esistono branche della psicoterapia nate specificamente per fronteggiare, ad esempio, il fenomeno dilagante della dipendenza patologica dal gioco d'azzardo on-line, vera e propria piaga sociale, responsabile della rovina di molte famiglie.

Tanto per rincarare la dose, come non citare quella che potrebbe essere considerata, per virulenza, una vera e propria pandemia parallela a quella da cui ci stiamo lentamente liberando: gli Hikikomori. Milioni di ragazzi nel mondo conducono una vita di autoreclusione, nel buio della loro camera, impegnati full time, h24, in vere e proprie maratone di giochi on-line, come se ne andasse della loro vita. Preferiscono una vita virtuale in cui possono essere ciò che vogliono, piuttosto che doversi misurare con la vita vera, verso cui si percepiscono come inadeguati. Percezioni (manco a dirlo), alimentate, ancora una volta da Internet, che con i suoi social funge da cassa di risonanza di messaggi distorti, i quali, alimentati ad arte, portano ragazzi e ragazze ad entrare in tunnel di totale disperazione.
E non vogliamo citare, giusto per non farci mancare nulla, il fenomeno gravissimo del cyber bullismo o il ruolo veicolante di Internet nel mettere in contatto “domanda ed offerta” nella pedo - pornografia, nel turismo sessuale, e in altri torbidi, loschi giri d'affari basati sul traffico di persone inermi?
Potremmo andare avanti ancora ed ancora nell'elenco dei capi d'accusa nei confronti di Internet, ma potremmo anche fare l'opposto.
Sissignori! Non correremmo certo il rischio di farci venire un'ernia nello stilare in piena scioltezza un elenco pressoché infinito di ottime opportunità che Internet può offrire a chi ha fantasia e creatività.
Non dimentichiamoci, e forse non tutti lo sanno, che il web fu ideato e realizzato nel 1989 presso i laboratori del CERN da un giovane ricercatore, Tim Berners – Lee, per il preciso scopo di facilitare lo scambio di conoscenze, di scoperte in campo scientifico, di esperienze, di dati, di idee. Collettore multidisciplinare, promotore e facilitatore di collaborazioni, catalizzatore di contributi in ogni campo del sapere scientifico. Per questo era nato il World Wide Web, e c'è da chiedersi cosa dica e cosa pensi oggi il povero Tim, nel vedere la sua "creatura" così trasformata, così lontana, nel bene e nel male, da quello per cui era nata.
Volendo provare noi a rispondere a questo quesito, verrebbe da dire (prendendo in prestito il classico "Something went wrong"), che qualcosa di sicuro non è andata per il verso giusto.
Ma veniamo al punto che, a dispetto delle apparenze, è a mio giudizio il più importante: il ruolo che Internet ha assunto di essere la fonte più utilizzata per tenersi informati da parte della gente.
Come più o meno noto, in ogni stato che non sia una dittatura, i poteri comunemente definiti e ritenuti tali sono il potere legislativo (il parlamento che fa le leggi), il potere esecutivo (il governo, che opera nel rispetto delle leggi) e il potere giudiziario (che verifica il rispetto della legge e ne punisce l'inosservanza). Ovviamente, tutto questo meriterebbe mille doverose precisazioni, ma è più che sufficiente per capire che se il parlamento fa le leggi, le fa in rappresentanza del popolo che lo ha eletto. Popolo che non è tutto uguale: c'è chi trova modo di tenersi informato, che ha senso critico e l'esperienza che serve per non farsi abbindolare, ma la maggioranza della gente non è così. Si sentono fare in giro discorsi che fanno letteralmente rizzare i capelli in testa, e se per un attimo ti figuri questi qui il giorno delle elezioni, che entrano nella cabina e Dio solo sa quale diavolo di ragionamento, quali diavolo di assurde convinzioni, conseguenza di chissà quale diavolo di percezione della realtà guideranno la sua mano. Capisci subito che accanto a questi poteri comunemente riconosciuti, ce n'è un altro che è forte come e più degli altri, ed è quello di chi per mestiere ha il compito di informare la gente.
I giornalisti hanno un potere smisurato. Sono gli occhi e le orecchie con cui la gente vede e sente. Sono le dita con cui la gente sente se l'acqua scotta, sono le narici con cui la gente sente se c'è puzza di marcio e capisce che non è il caso di mangiare, e se decide di assaggiare, sono il palato che toglie ogni dubbio che no! Decisamente non è il caso di mangiare.

Sì, Piccio, ok, tutto vero! Tutto, se vogliamo, anche abbastanza ovvio... E’ un quarto d’ora che ce la meni… ci spieghi dove vuoi arrivare?
Non temete!

Tutto questo preambolo per arrivare alla parte divertente. Eh già! Perché dopo aver messo in risalto le responsabilità enormi da parte di chi opera nel mondo dell'informazione, il constatare quanto seriamente venga assunta da parte di tutti questa gravosa responsabilità, soprattutto su Internet, per molti l'unico canale di informazione, è a dir poco commovente!
Di seguito una serie di esempi in ordine sparso, trascritti direttamente qui, man mano che me ne sono imbattuto contro:

  1. Titolo del pezzo: La moglie di Erling Haaland è probabilmente la donna più bella che abbiate mai visto. Cazzarola, ditemi cosa c’è da schiacciare, che qua con questo dubbio non si riesce proprio a rimanere! Parte la solita richiesta di accettare i cookie: in una frazione di secondo ho già cliccato su accept, così come su qualsiasi altra parte grafica cliccabile e a qualsiasi richiesta che si sia frapposta tra me e la moglie di Haaland. Ad un certo punto, parte però un video di un ragazzo che avrà avuto 20, massimo 22 anni, che senza perdere tempo in convenevoli va subito al sodo e mi dice che se voglio dare un impulso alla mia azienda, puntare su un sito accattivante e buttarsi sull’e-commerce dei miei prodotti è l’idea più scellerata che possa avere. Per capire perché, posso gratuitamente scaricare il suo webinar in cui mi spiega, basandosi sulla sua lunga esperienza, cosa convenga invece fare. Per partecipare gratuitamente devo semplicemente registrarmi fornendo una quantità di dati su di me, che neanche mia madre si è mai sognata di chiedermi. La sensazione di fastidio fino a quel momento percepita come tollerabile, comincia ad aumentare. La moglie di Haaland ancora non si vede e io comincio a pensare che tutto sommato il mio tempo ha pur sempre un valore, ancorché minimo, e che per vedere la moglie di Haaland avrei potuto banalmente lanciare su Google una ricerca di immagini su di lei.  Potrei farlo anche adesso, ma ormai sono talmente irritato da non voler più dare la soddisfazione di perdere ulteriore tempo usando google. La moglie di Haaland sarà pure una gnocca pazzesca, ma di sicuro non mi abbasso certo ad incrementare di una unità il numero di quelli che risulteranno aver fatto una ricerca su google su di lei. Ho una dignità, io!
  2. Titolo del pezzo: Vi ricordate di questo attore? Non immaginerete mai come si sia ridotto adesso. Ma questi qui con chi pensano di avere a che fare? Passi per la moglie di Haaland, ma questo qua neanche lo conosco, che me ne frega di vedere come si è ridotto?
  3. Titolo del pezzo: Inter, l’assalto a Dybala è pianificato. Fornite rassicurazioni dall’agente sulla tenuta fisica. Qui c’è da sbellicarsi: sono almeno un paio d’anni che Dybala dà evidenti dimostrazioni di scarsa tenuta fisica. Su una cinquantina di partite, 15 – 20 le passa a casa o in tribuna da infortunato, 10 – 15 le fa dando un contributo non all’altezza, e 10 - 15 le fa da par suo, prendendosi la squadra sulle spalle. Potremmo fare mille ragionamenti sul perché e sul percome sia così. Certo è che se alla Continassa, dopo anni di ipotesi e di tentativi di aggiustare il tiro, hanno deciso di issare bandiera bianca, e di “ammollare la sola” all’Inter, tenderei a fidarmi dello staff medico e dei preparatori. Ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma sperare che trasferendosi da Torino a Milano, cioè da una realtà più tranquilla ad una più “modaiola” la sua concentrazione e il suo impegno ne traggano giovamento mi sembra quantomeno ardito…
  4. Sanna Marin, la premier finlandese beccata così: un video da togliere il fiato. Cioè… Non so se avete letto con la dovuta attenzione, in caso di dubbio, rileggete: questi qui stanno riservando al primo ministro di un paese civilissimo come la Finlandia un trattamento sessista, misogino, sprezzante delle donne in quanto donne! Trattamento che al più potrebbe essere riservato ad una escort in cerca (e ben contenta di ottenere un po’) di notorietà, non certo ad un premier! Il tutto poi condito da ammiccamenti solitamente utilizzati per catturare l’attenzione del tipico lettore maschio, categoria “entry level”, con libido a palla e capacità di autocontrollo inesistente. Questo tanto per mettere in evidenza che se la premier non può dirsi contenta della considerazione dimostrata per lei, neanche il lettore maschio medio può dirsi particolarmente lusingato di essere stato dipinto come una specie di selvaggio con l’anello al naso.
  5. Angela Nasti, i pantaloni sono trasparenti e il lato B si vede tutto. Questa qui, non so neanche chi sia. Registro solo che pezzi incentrati sulla bonazza di turno vengono proposti con una frequenza di circa 1 ogni 6 o 7. Mi astengo in questo caso da critiche particolarmente dure nei confronti di testate e di giornalisti perché sono convinto che questi articoli vengano preparati e pubblicati praticamente su ordinazione da parte di chi cura l’immagine della ragazza (o del ragazzo) di turno.
  6. Rita Rusic: “L’idea di far paura agli uomini mi piaceva molto”. Beh, cara Rita, pur col dovuto timore reverenziale (non sia mai), mi permetterai di rivolgermi direttamente a te e di fare una considerazione che, leggendo quanto scritto nel titolo, mi è sorta spontanea e irrefrenabile: sarà pur vero quanto da te dichiarato in merito ai tuoi gusti in fatto di uomini, dovrai però ammettere che, nonostante questa tua propensione per l’uomo stile maschio-alfa, alla fine la tua scelta sia ricaduta non proprio verso un Marcantonio. Vittorio Cecchi Gori (su Internet, è sempre colpa di Internet!) risulta alto 160 cm. L’amore davvero può tutto!