L'arrivo dell'ottimo Sarri sulla panchina della Juventus sembra aver ribaltato molte gerarchie interne, campioni del calibro di Mandzukic, Higuain e Dybala sembrano dei pesi da smaltire invece che risorse da utilizzare. Giocatori così diversi tra loro che hanno sempre fatto bene nella loro carriera. Il croato, da sempre elogiato più per le sue doti da combattente che per quelle da finalizzatore, è stato un uomo chiave per gli schemi di Allegri, il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, come di sovente si legge.
Ora SuperMario si candida ad un ruolo da comprimario in attesa dell'offerta giusta che lo porti lontano dalla Torino bianconera.
Higuain paga l'ultimo anno di appannamento fisico, fattore che probabilmente fa passare in secondo piano le sue immense qualità di finalizzatore  e uomo squadra, solo qualche anno fa il suo passaggio dal Napoli di Sarri alla Juventus di Allegri ha tenuto banco un'intera estate. Ora il Pipita viene offerto anche a squadre da quinto o sesto posto in classifica che addirittura rifiutano il suo acquisto per l'ingaggio elevato.
Dybala, golden boy del calcio argentino, giovane su cui la Juventus ha deciso di investire 15 milioni lordi di stipendio annui, non ha avuto nemmeno la possibilità di presentarsi in ritiro che già era stato definito poco adatto al 4-3-3 di Sarri. Una bocciatura che sa di prematuro, una delusione per tutti gli appassionati di calcio italiani che amano i 9 e mezzo come Paulo e sperano che da qui all'inizio del Campionato venga dichiarato "al centro del progetto", convinti che possa quantomeno ripetere l'exploit di Martens, ottenuto con lo stesso allenatore e con lo stesso schema tattico.

Anche l'arrivo del volitivo Conte sulla panchina dell'Inter ha portato forti scossoni all'interno della squadra con esiti ancora più netti di quelli avuti sulla sponda juventina.
Icardi continua ad essere ritenuto non idoneo al progetto tattico, anzi la sua presenza in squadra è palesemente non gradita. Il suo confinamento ai margini della rosa ha creato solo danni economici e tecnici, deprezzando un giocatore per cui solo la scorsa estate si muovevano tutte le big europee.
Nainggolan, uno dei migliori centrocampisti visti in Italia negli ultimi anni ha pagato alcuni comportamenti sopra le righe, è stato sacrificato per puntare su Brozovic ed i giovani Sensi e Barella. Giudicheremo a fine stagione i risultati ma si sente l'aria di un'altra vicenda gestita male dalla società. Per rimanere all'Inter finiamo con Ivan Perisic, ceduto in prestito all'ambizioso Bayern Monaco, dopo aver disputato 141 presenze e 37 gol  nei 4 campionati disputati in Italia (media gol rara per un'ala) e giudicato frettolosamente non idoneo ai progetti tattici del nuovo mister nerazzurro. Largo a Dalbert e Asamoah in attesa del colpo ad effetto.

Solo 3 anni fa mai avremmo potuto immaginare degli sviluppi simili per le carriere di questi 6 calciatori che hanno rappresentato il top del calcio in Italia. L'attacco della Nazionale argentina non è in grado di giocare ad alto livello in Italia, le 2 squadre di vertice del calcio italiano decidono di puntare entrambi su un panzer belga dalle ottime qualità fisiche ma considerato una seconda scelta al Manchester United. Alla fine l'ha spuntata l'Inter, mister Conte ha il suo panzer, il pubblico ha il suo nuovo idolo, il vecchio Capitano può andare via.

Tra circa 10 giorni si inizia a fare sul serio ma qualcosa nell'aria ci dice che molto deve ancora avvenire...