Tifare significa supportare, sostenere, appoggiare, incoraggiare. Ma anche essere grati per ciò che si riceve e si è ricevuto. Nel 1986, vedendo coi miei occhi di bambino il gol di Barbuti che ci condannò ad uno 0-1 con l'Ascoli, e versando le prime lacrime per il mio Milan, mai avrei creduto di veder alzare 5 coppe Campioni e tutto il resto. E ora sento solo polemica, negatività, critiche attorno ad una società e una dirigenza che ci ha regalato per tantissimi anni un Milan competitivo e vincente a livello MONDIALE. Non credo siano diventati improvvisamente incompetenti: ogni tanto ci azzeccano, ogni tanto no. Credo manchi una comunicazione coerente ed efficace da parte del Milan e una chiarezza nel condividere il progetto di rinnovamento in atto dal 2012. A me pare di aver capito cosa stia facendo il MIlan: svecchiare la rosa, acquisire giocatori con operazioni a costo basso o nullo, alleggerire il monte ingaggi e porsi nelle condizioni di poter investire di nuovo non appena il Milan arrivi a raggiungere nuovamente risultati sportivi di livello (Champions e via dicendo). Una società sana, che si autoalimenti e non sia più un pozzo in cui il Presidente di turno debba ripianare debiti alti. In questo non vedo niente di male. Però qual è il piano di investimento? Fare un nuovo stadio? Manca comunicazione chiara, e che questo accada ad una realtà controllata da Berlusconi è piuttosto curioso. Stiamo a vedere...