Gattuso temeva molto l'avversario, forse troppo, perché il suo Napoli ha iniziato la partita guardingo e ha consentito al Milan di venire avanti tranquillo. Per i rossoneri, ci hanno provato Rebic Saelemaekers e Kjaer, ma è stato il solito Ibrahimovic a sbloccare il match. Un traversone di Hernandez dalla trequarti ha pescato lo svedese che, con intuito e mestiere, aveva rallentato l'avanzata, lasciando che Koulibaly ripiegasse verso la propria porta. Il tocco di pennello di Theo ha così trovato libero Ibra, ma la forza del traversone era ridotta e qualunque altro giocatore, tranne Ibra, avrebbe avuto difficoltà a imprimere forza alla zuccata. Al centro dell'attacco rossonero, tuttavia, c'era proprio Ibrahimovic, che faceva schizzare la palla sull'erba, imprendibile per Meret. La remissività iniziale del Napoli, comunque, ha tratto in inganno il Milan, che si faceva trovare un po' impreparato alla reazione furiosa degli azzurri, i quali si riversavano nella metà campo milanista comprimendovi l'avversario. Seguivano una ventina di minuti molto difficili per i rossoneri, una fase che poteva cambiare il corso del match, specie quando Donnarumma miracolava i suoi con una parata d'alta scuola e, subito dopo, la traversa si vedeva schiantare addosso una palla napoletana degna di "questo lo segnavo anch'io". Il Milan sfruttava bene l'intervallo per ricompattare le file e, questa volta, non si faceva trovare impreparato contro le sfuriate partenopee, lesto nel colpire in contropiede con Ibra, servito al bacio da Ante Tonino Rebic. I rossoneri commettevano la leggerezza di rilassarsi e giocare morbidi, perché perdevano un paio di palle banali, prima con Hernandez in attacco e poi Kessie a centrocampo. Seguiva il gol del sempre pericoloso Mertens, ma anche un fallo goffo di Bakayoko in recupero che gli causava la seconda ammonizione (dopo quella del primo tempo, forse troppo severa) e, quindi, il cartellino rosso. A questo punto, i rossoneri controllavano con sicurezza, a volte eccessiva, perché il finale regalava emozioni per soli cuori in piena salute. Colombo, subentrato all'acciaccato Ibra, riceveva corto in area da un inafferrabile Hauge, subentrato allo stanco Tonino Rebic, ma la palla era sul sinistro e il giovane centravanti non riusciva a imprimere forza al tiro. Il gol sbagliato dal Milan poteva essere punito da Petagna, entrato da poco come Colombo, ma anche l'ex rossonero riceveva in area sul sinistro e tirava fiacco, Hauge decideva che era la serata giusta per segnare il suo primo gol in campionato e apponeva il sigillo rossonero al match con un'azione che ricordava molto il colpo di Correa nella stessa giornata. Il giovane vichingo fintava il rientro sul destro, ma si allargava sulla mancina e la piazzava morbida di sinistro verso l'angolo opposto. Meret poteva solo toccare e i giochi terminavano.

Quella del Milan è stata un'autentica scorreria piratesca, come quando i corsari del Mediterraneo sbucavano all'orizzonte lungo le coste del Bel Paese. Gli esiti devastanti di questa scorreria sono sorprendenti se si pensa che gli scorridori erano attesi e che Gattuso e il Napoli ne conoscevano la pericolosità. Il Milan, in sostanza, non è stato sottovalutato. La  vittoria, pertanto, rappresenta una dimostrazione di salute e il superamento di un test molto severo, quello del Napoli, che era arrivato a questa partita a soli 2 punti dai rossoneri, se si considerano i punti effettivamente conquistati sul campo senza contare la penalizzazione. Non solo, ma i partenopei avevano realizzato questi punti con una partita in meno rispetto al Milan, visto che quella con la Juventus non è stata giocata. Non avendo in mano le carte dei procedimenti federali, non mi pronuncio sulla correttezza delle decisioni disciplinari, ma è un fatto che il valore effettivo del Napoli va pesato con quello che ha fatto o che gli è stato consentito fare sul manto erboso.

Il Milan, tuttavia, deve stare attento a non trasformare i momenti di incertezza del passato in eccessiva confidenza. Nella seconda parte della ripresa, essendo in superiorità numerica, i rossoneri erano nelle condizioni ideali per non rischiare, ma in diverse occasioni il loro possesso di palla si è spostato pericolosamente verso i pali di Donnarumma, consentendo al Napoli di farsi insidioso, se non pericoloso come con Petagna nel recupero. Il possesso palla, specie se si ha l'uomo in più, va fatto nella metà campo avversaria.

Tornando ai risultati conseguiti sul campo, faccio notare che l'ottima Roma ha fatto altrettanti punti del Milan primo in classifica, per cui questo dovrebbe mantenere l'ambiente rossonero, giustamente ma pericolosamente euforico, coi piedi ben saldi per terra. Come il Napoli, la squadra di Fonseca è una realtà di primissimo piano e terrà fino alla fine. Il Sassuolo insegue con merito a ridosso del primo posto, ma credo che nel corso del campionato verrà risucchiato un po' più in basso. Ha 3-4 giocatori molto forti, ma nel complesso quelle che inseguono appaiono più attrezzate. Poi, si sa, i pronostici sono fatti per essere smentiti.

Come in altre occasioni, il successo del Diavolo ha fatto precipitare nella più nera costernazione alcuni dei partecipanti alla Domenica Sportiva. Nello studio, infatti, c'era l'atmosfera pesante che si crea quando si commenta una catastrofe. Cosa posso dire? Non c'è nulla di male, anzi l'umore funereo che aleggiava ha dato più sapore alla vittoria.