Triestina in C, Pisa in B. Al Rocco di Trieste, senza barriere, è stato il Pisa a vincere per 3-1 la finale di ritorno play off. Sono tanti gli spunti di riflessione che sono emersi durante questa partita anche sul sistema dei play off.

All'andata era finita 2-2, ma non c'è la regola del gol fuori casa, e dunque, non sarebbe a questo punto meglio giocare una partita secca in campo neutro? Si dirà di no, perchè gli incassi per queste società sono fondamentali. Altra questione è l'arbitraggio. Vista la posta in palio, non sarebbe il caso di mandare arbitri di esperienza in categorie superiori? O di categorie superiori? Perchè quanto accaduto a Trieste ha lasciato l'amaro in bocca. Una partita fallosa, che stava per sfuggire di mano all'arbitro, ci ha messo un bel pò a tirare fuori il primo cartellino giallo, rigori a dir poco dubbi, non assegnati, anche se la Triestina segnerà il suo unico gol su rigore,e fuori gioco non sempre visti. Perchè non introdurre il VAR per queste partite? Vista la posta in palio? Che è enorme?

Insomma, il fischio finale del Rocco, agli arbitri, è stato giustificato a detta di molti. Non giustificate sono state delle reazioni inqualificabili di alcuni tifosi. Come il lancio di bottiglie, partito dalla curva della Triestina, contro un giocatore del Pisa trasportato in barella, tanto che ha dovuto rinunciare alla barella per sfuggire ai lanci. O le tensioni tra alcuni tifosi e giocatori del Pisa in panchina, ci sono stati scontri verbali duri. Nonostante la presenza di bambini allo stadio. Si è trattato di casi inqualificabili che comunque non erano la regola, la regola al Rocco è stata una folla di amanti del calcio che hanno spinto a modo proprio i colori per cui tenevano. Anche con la giusta ironia, a partire dai filmati trasmessi per tutta la durata della partita sul mega schermo del Rocco. Mica cose calcistiche. Il time della partita.No. Ma serpenti, bradipi, una sorta di documentario sulla natura. Magari qualcuno che non riusciva a vedere la partita per la troppa tensione si poteva distrarre in quel modo, avranno pensato.

In uno stadio che per quanto ammodernato, e affascinante, per gli europei che si appresta ad ospitare, sicuramente necessita ancora di parecchie migliorie per essere all'altezza degli stadi moderni, ma, stadio, che merita certamente il campionato degli italiani,anche per l'attaccamento dei tifosi che ha raggiunto un livello record per questa finale. 20 mila presenze.  E parliamo qui dei tifosi veri, non quelli che con i loro comportamenti non c'entrano nulla con il calcio.

La Triestina ha pagato un primo tempo inesistente, senza un tiro effettivo nello specchio della porta avversaria, un secondo tempo in inferiorità numerica, e l'arbitraggio che ha penalizzato per alcune decisioni ritenute ingiuste i triestini piuttosto che i pisani.

Ma, il Pisa, non ha "rubato" niente. Ha meritato la Serie B, per la Triestina, però, che ingiustizia. Non ci sarà il sogno di avere due squadre del FVG in B. Ad oggi la situazione vede l'Udinese in A, il Pordenone in B, la Triestina in C, e poi tutto il resto nel mondo dei dilettanti che è il vero cuore pulsante del calcio di questa regione che ha una grande tradizione sportiva nonostante superi di poco 1 milione di abitanti. 

In tanti sono convinti che la prossima stagione sarà quella giusta, per vedere la Triestina, ritornare nella sua dimensione minima, che è la B.