23esima giornata di campionato serie A Tom, tre squadre, Inter, Juventus e Lazio divise da un solo punto, come siamo arrivati a questo? Bhe c'è da dire che sicuramente un campionato così combattuto e ancora da decifrare è un bene per tutti. Dopo anni di noia con la Juventus già campione a dicembre, un torneo dove c'è ancora bagarre per il primo posto, giova a tutti. Anche se sicuramente andremo in contro a partite vivisezionate al Var con continue polemiche, dove un fallo, una ammonizione, una rimessa laterale un corner saranno spunto di polemiche, è comunque bello.

Ma come si è arrivati a questo punto dopo anni di dominio bianconero? Come si è annullato il gap tra la Vecchia Signora e le altre squadre? Partendo dalla Lazio, la banda Lotito/Tare/Inzaghi sta sfruttando al meglio la continuità di un progetto la continuità di un lavoro che già in passato aveva dato buoni risultati salvo poi vanificare tutto a fine stagione, un po per inesperienza un po per limiti di rosa. I ragazzi di Inzaghi stanno lavorando tranquillamente senza la pressione e grazie ad una serie incredibile di vittorie, e qualche aiuto arbitrale, questo va detto, sta sfruttando il momento d'oro di tutta la squadra che sembra viaggiare ad occhi chiusi in campo, guidati propio dalla continuità del lavoro e dalla tecnica di uno dei centrocampi più forti in circolazione.
L'inter, ha messo sul piatto un mercato da oltre duecento milioni per migliorare due quarti posti ottenuti all'ultima giornata di campionato con Spalletti. Ovviamente niente è mai scontato nel calcio, ma le possibilità iniziali contano e avendo preso un allenatore come Conte e accontentato tecnicamente nelle richieste, il risultato non poteva essere diverso. La squadra sta facendo una grandissima stagione in Italia mettendo pressione costante alla Juve, la squadra voluta da Conte e creata dalla società con un investimento importante è più che ottima sia per migliorare i risultati del passato ma anche per sperare in un qualcosa di più, e Conte in un contesto del genere sa dare il massimo, costruendo un rapporto con i giocatori unico in grado di portare la squadra oltre i limiti tecnici e numerici.
La Juve, invece, con Allegri era arrivata al capolinea. Dopo otto anni di successi nazionali e buoni risultati internazionali, bisognava prendere una decisione per trovare nuovi stimoli per continuare a stare lì in alto. Le strade percorribili erano due, o la rivoluzione della squadra, opzione caldeggiata dal tecnico livornese, o il cambio della guida tecnica, scelta questa poi presa dalla società. Cambiare guida ad una squadra vincente è un rischio molto molto alto. Perché un ciclo quinquennale di vittorie non le ottieni solamente se sei un bravo allenatore, le ottieni se sei anche bravo a creare un gruppo, uno spogliatoio ottenere fiducia e rispetto da tutti, è in questo Max è stato un grande. È entrato in punta di piedi e dopo aver instaurato un rapporto con la squadra ha iniziato i suoi cambiamenti. Cosa che sembra non stia succedendo con Sarri.

Al di là di ogni ragionamento tecnico tattico, qua sembra ci sia un problema di rapporto proprio tra squadra e allenatore, e a questi livelli è un aspetto decisivo per la buona riuscita del lavoro. La Juve non ha più quella quadratura in campo, quell'unione di intenti che gli ha sempre consentito di aver la meglio sugli avversari anche quando non avrebbe meritato tecnicamente. C'è una scollatura. Inizialmente alcuni piccoli risultati si erano iniziati a vedere, i 60 minuti con il Napoli, la trasferta a San Siro contro l'Inter, la gara al Wanda Metropolitano, mostravano una squadra che era ancora un cantiere aperto, con evidenti problemi di tenuta fisica e nei movimenti difensivi, ma c'era qualcosa.

Ora dopo sette mesi non c'è più niente. Passi indietro tecnici e soprattutto mentali della squadra, denotano che qualcosa deve essere successo, e le dichiarazioni dei giocatori ne sono la dimostrazione. Tra Napoli e Verona quattro punti dovevano arrivare invece ne sono arrivati zero. Zero non è accettabile, zero punti con delle prestazioni degne e cazzute le posso accettare, ma zero punti con prestazioni molli e disarmati no.
Inter e Lazio non scherzano, la Juve deve stare molto attenta perché costruire è difficile, ma per distruggere basta poco. Grazie a queste cose il campionato di serie A è nuovamente avvincente e bello.

Vedremo alla fine chi avrà la meglio, senza dimenticare che siamo alla vigilia delle competizioni europee, che la Lazio non ha, l'inter volentieri ne farebbe a meno ma per la Juventus il discorso è nettamente diverso.