Diciotto giornate alla conclusione del Campionato, sembrano moltissime e in effetti lo sono, ma correranno via veloci consegnandoci una vincitrice e il nome delle quattro squadre che parteciperanno alla Champions League. 

Il girone di andata ha già dato alcuni verdetti. Uno è chiarissimo e inconfutabile. Saranno sette le formazioni che lotteranno fino all'ultima giornata per conquistare l'accesso alla competizione europea più importante e remunerativaMilan, Inter, Juventus, Roma, Napoli, Lazio e Atalanta. Il Milan guida il campionato dalla prima giornata ed ha accumulato un discreto margine di vantaggio sulla quinta in classifica, che dovrebbe garantirgli uno di quei quattro posti, ma la concorrenza così agguerrita con 21 scontri diretti, uno solo dei quali è già stato giocato, Atalanta-Lazio, non permette a nessuna contendente di avventurarsi in pronostici che solo i risultati sul campo potranno certificare.
Confortato dal fatto che quattro di queste sette formazioni si stanno affrontando nelle semifinali di Coppa Italia, dove ho potuto constatarne la condizione atletica e poco altro, considerate le logice rotazioni a cui tutti gli allenatori hanno praticato, provo a fare un analisi ed un difficilissimo pronostico su quali potrebbero essere le quattro prime squadre classificate.

MILAN: i 43 punti conquistati nel girone di andata sono un vantaggio importante. Potrebbero essere sufficienti solo altri 30 punti, per raggiungere l'obiettivo fissato dalla Società. Il fatto che le concorrenti siano molte è un vantaggio perchè porterà ad una logica distribuzione di punti fra più formazioni. Il mercato invernale ha completato la formazione, rafforzandola e mettendo l'allenatore al riparo dai rischi che il doppio impegno, Campionato e Europa League, possano rallentarne il cammino. La tranquillità Societaria, l'entusiasmo e il modo con cui si sta gestendo questa stagione, sembrano tutti segnali più che confortanti. Ad aumentare ulteriormente ogni speranza, c'è un dato confortante, solo una volta su ottanta, la squadra campione di inverno, non è arrivata fra le prime quattro.

INTER: fra mille problemi, Societari e non solo, la seconda squadra di Milano è a soli due punti dal Milan. Una considerazione non certo da trascurare. Le otto vittorie consecutive hanno mostrato la potenza e qualità della formazione allenata da Mister Conte. Eppure l'eliminazione dal girone di Champions e, la probabile, di Coppa Italia, evidenziano come questa squadra debba temere più se stessa, degli avversari. Necessitava di un rinforzo in attacco, che il mercato non ha portato, ma resta la principale rivale della Juve per lo scudetto e sicuramente occuperà uno dei primi posti. Deve concentrarsi solo sul campionato, un bel vantaggio, tranne catastrofi, non dovrebbe fallire... in tutti i sensi.

JUVENTUS: la squadra più forte, vincitrice degli ultimi nove campionati, il suo "tallone d'Achille", era la guida tecnica. Mister Pirlo è all'esordio ed era prevedibile incontrasse delle difficoltà, che infatti si sono presentate. Ma se a metà stagione è vicinissimo alla vetta della classifica, ha vinto la Super Coppa Italiana ed è praticamente alla finale di Coppa Italia, oltre ad essersi qualificato come primo, agli ottavi di Champions, lo candidano per diritto alla vittoria finale. La squadra vista contro l'Inter, martedì sera, è in una condizione atletica invidiabile, nuovamente consapevole delle proprie qualità. Il test contro la Roma potrà già dare altre certezze. Restano solo tre posti a disposizione, su questo si può esserne certi.

ROMA: la squadra è forte, l'allenatore anche, ma sono troppe le cose che non funzionano. Perdere due partite a tavolino, una in campionato e l'altra in Coppa Italia è una cosa inamissibile fra i professionisti, così come le liti, gestite pubblicamente. Piazza troppo "difficile", sempre pronta ad esplodere. La trasfera contro la Juventus potrebbe essere uno snodo fondamentale della stagione, ma visto gli umori potrebbe non bastare. Allontanare Fonseca sarebbe una follia, ma il rapporto è logoro e penso che alla fine raggiungere l'obiettivo Champions sarà ardua, più per colpe proprie che per lacune sportive. Da osservatore esterno dispiace constatare che una Società così prestigiosa, con uno splendido vivaio, che sforna ogni anno talenti, si trascini da anni fra mille incerzze, stadio e proprietà, fra tutte, rinviando costantemente il suo approdo fra le big europee.

NAPOLI: stessa situazione di Roma accade a Napoli. Con l'aggravante che per quanto sia affezionato a Gattuso, molte responsabilità riguardo alla mancanza di risultati sono da attribuire a lui. La squadra era attrezzata per occupare posizioni di vertici. La pessima gestione Societaria di Milik e gli infortuni, ne hanno limitato la potenzialità, ma è anche indiscutibile che l'atteggiamento tattico dell'allenatore, troppo prudente e difensivista, abbia portato più confusione che utilità, perdendo troppi punti e, ciò che è peggio, fiducia nei propri mezzi. Oggi il Napoli non sembra la squadra "spavalda" di inizio stagione, il rapporto Presidente Allenatore è minato da troppe incomprensioni e quello fra Presidente e Giocatori, non si è ancora ricucito dello strappo che lo scorso anno portò all'ammutinamento. A mio parere, solo il cambio di allenatore può portare il Napoli fra le prime quattro, magari prendendo Benitez, altrimenti la vedo dura.

LAZIO: lo scorso anno era in lotta per lo scudetto, poi la pandemia e la sospensione del campionato misero fine ad ogni sogno. Quest'anno ha iniziato la stagione bersagliata dagli infortuni, come successo al Milan, perdendo molti punti, ma restando comunque aggangiata al gruppo delle inseguitrici. La squadra allenata da Simone Inzaghi, a mio giudizio, è una splendida realtà e le cinque vittorie consecutive, battendo anche Roma e Atalanta, lo dimostrano. Bisogna ammettere che il tanto criticato Lotito ha saputo lavorare in modo egregio, la sua squadra sarà impegnata anche in Champions, ma sono dell'opinione che riuscirà a piazzarsi fra le prime quattro del campionato.

ATALANTA: tutti in piedi ad applaudire Società, Allenatore e Squadra. La DEA di Bergamo è una bellissima realtà del nostro campionato. Lo stadio di proprietà, i risultati in Europa, il gioco e un bilancio invidiato da tutti sono argomenti sufficienti per evidenziare l'ottimo lavoro fatto. Eppure sull'altare di questa inattesa notorietà, si sono sacrificati altri "agnelli". Mi riferisco a quel vivavio di talenti Italiani ora meno prolifico, per guardare all'estero, o all'ambiente che, alzate le aspettative, si è trovato ad affrontare polemiche interne, totalmente sconosciute. La splendida squadra ammirata anche nei campi più difficili di Europa oggi, ha un Papu in meno e qualche difficoltà in più. Se la squadra di Mister Gasparini ha vinto solo una delle ultime cinque partite, anche se contro il Milan, un motivo c'è. Probabilmente arriverà in finale di Coppa Italia e, mii sbilancio, potrebbe vincerla, ma credo che non riuscirà nell'intento di qualificarsi, per il terzo anno consecutivo, alla manifestazione eurepea più ambita. Ciò non tanto per il gioco, sempre spumeggiante ed entusiasmante, quanto piuttosto per quella logica distrazione che l'Europa porta e il confronto con il Real Madrid un'occasione troppo bella e grande per non tentare di cogliere.

Si conclude qui questa mia analisi.
Il mio difficilissimo pronostico quindi indica Juventus, Inter, Lazio e Milan qualificate per la Champions della prossima stagione, mentre Atalanta, Roma e Napoli a giocarsela per l'Europa migliore. Diciotto giornate alla fine e sapremo se avrò azzeccato il pronostico.