Analizzare la situazione attuale della società A.C. MILAN ci induce a riflettere sia ergendoci, a spada tratta, nelle vesti di accusatori e sia nei panni (forse meno comodi) della difesa.

Io, comunque, nell'uno come nell'altro caso sono propenso ad assumere uno schieramento pro Boban, tralasciando (almeno per ora) le conseguenze che questo evento scaturirà nell'universo milanista. Conseguenze negative? oppure conseguenze positive? Ai posteri l'ardua sentenza!

Oggi mi limiterò a commentare le tre ragioni che mi spingono a criticare la "Esecuzione sommaria" (calcisticamente) nei confronti del dirigente croato, esecuzione dal vago sapore dittatoriale durante i tempi di eventi bellici non tanto lontani... Non per nulla, caro “Zorro”, hai proferito la frase "Non credevo di trovarmi in Corea del Nord".

Certo tutti noi sappiamo chi è Kim Jong-un, guida suprema della Repubblica democratica (??!!!) nord-Coreana, ideatore di usi e costumi imposti al suo popolo chiamato a rispettare le sue idee dittatoriali "sine die" invocando e scongiurando "noli timere accipere virtutem" tradotto "non temete, non abbiate paura"!!

L'accostamento a Ivan Gazidis mi sembra alquanto appropriato. Infatti il plenipotenziario milanista attuale, nativo del Sudafrica ma di origini greche, ricorda i più spietati tiranni ateniesi dell'antica Grecia e tutto ci fa supporre che il suo premeditato disegno politico-aziendale sia votato alla totale eliminazione di personaggi scomodi che nella società Milan potrebbero ostacolare il suo folle disegno manageriale. Irrimediabilmente tutto ciò non potrà che sfociare in una inevitabile "perdita d'identità". Sì cari Signori, perchè oggi al Milan stiamo perdendo quell'identità che ci permise nei fasti gloriosi e indimenticabili di aver dominato il mondo del calcio. Oggi stiamo subendo la nefanda occupazione di un'orda barbarica impegnata a stravolgere antichi usi e tradizioni rossonere.
Questa è la prima delle tre ragioni che ci pone spietatamente contro gli "invasori" e ci impone, con tutta la nostra anima e il nostro coraggio, di assumere la difesa di Zvonimir Boban!
Vorrei ricordare che l'arrivo del Croato, dalle indubbie capacità dirigenziali organizzative, fu avallato proprio da Gazidis non tanto tempo fa quando in "illo tempore" furono programmate al Milan precise disposizioni tecnico-sportive atte a dare l'impulso necessario per la crescita del brand e ricreando le prerogative necessarie per tornare ad essere nuovamente (nel triennio successivo) quella società e quella squadra da far risorgere come l'Araba Fenice.

A dire il vero Boban e Maldini hanno lavorato a lungo e indefessamente per ricostruire qualcosa di buono e i risultati, senza alcun dubbio, sembravano emergere tenendo conto che i nostri "due condottieri" hanno dovuto fare salti mortali in mancanza dei necessari rifornimenti di natura pecuniaria. "Homo sine pecunia imago mortis est" ma a Boban invece non è mai mancata l'immagine del sorriso e della pazienza in tutti questi mesi... A noi tifosi invece rimarrà l'immagine della morte nei nostri cuori pensando che Leonardo e Gattuso furono costretti ad abbandonare la nave pregustando il boccone amaro dell'indifferenza imprenditoriale del gruppo anglo americano del fondo Elliot votato a distruggere invece che a costruire...

Ma tornando sull'argomento intrapreso, bisogna evidenziare la seconda delle tre ragioni che ci pone spietatamente contro gli “invasori” e ci impone, con tutta l'anima e il nostro coraggio, di assumere la difesa di Zvonimir Boban! Da più parti infatti si vocifera che Gazidis abbia preso accordi con Ralf Rangnick ex tecnico-manager recentemente della squadra tedesca del Lipsia, allo scopo di guidare il Milan riordinando il management tecnico-organizzativo della società rossonera.

A parte che le qualità tecniche-dirigenziali di questa nuova figura possono essere considerate più o meno discutibili (diversi sono stati gli esoneri da lui subiti in Bundesliga) come pure diversi sono stati i meriti scoprendo talenti affermati nel tempo in pochi campionati europei; bisogna affermare che la figura di Rangnick soppianterebbe la posizione di esperti già preposti per questo compito come Maldini, Massara e Moncada il cui lavoro svolto finora ha dato risultati comunque positivi in rapporto alle possibilità finanziarie messe a loro disposizione.

Io non credo in questo nuovo progetto e comunque sono incerto nel giudicare i possibili risultati di questa nuova “era” rossonera, soprattutto considerando che la figura tecnica di Rangnick dovrà affrontare la realtà della dimensione del calcio italiano spiccatamente diversa dalla realtà teutonica, sia per tradizioni che per mera mentalità calcistica la cui filosofia si basa molto su parametri tradizionalmente lontani dal pianeta calcio tedesco.

Ma riguardo gli accordi intrapresi da Gazidis con il tecnico tedesco è molto grave aver scoperto che contatti e definizioni siano stati intrapresi già dallo scorso mese di dicembre 2019 e che gli intendimenti medesimi siano stati taciuti alla dirigenza e a tutto lo staff tecnico-manageriale. Non è nello spirito collaborativo di una società seria agire in tal misura, sconfessando progetti e accordi intrapresi in precedenza e sconfessati in modo da addossare le responsabilità a chi ha dato tutto in maniera seria e professionalmente adeguata.

No Mr. Gazidis non ci siamo.
Lei ha gettato la maschera mettendo a nudo quanto di negativo e impopolare oltre che pernicioso stia ordendo ai danni del destino rossonero MILANISTA!! Troppo grandi sono le frustrazioni del popolo Milanista per continuare ad assistere e sopportare le sue meschine manovre. Il popolo Milanista si ribella e non tollera oltre l'ennesima delusione. Lei Mr Gazidis dimostra di non avere a cuore la rinascita rossonera e dimostra pure un'incompetenza tecnica che ha già ampiamente reso evidente durante il suo mandato consumato in otto anni di negativa militanza all'Arsenal di Londra.

Tutto ciò ci sollecita ad evidenziare infatti la terza delle tre ragioni che ci pone spietatamente contro “gli invasori” e ci impone, con tutta l'anima e il nostro coraggio di assumere la difesa di Zvonimir Boban!!
La sua figura così ambigua e indesiderabile Mr. Gazidis stride pesantemente con le tradizioni e lo stile Milan conquistato dalla società meneghina da oltre un secolo di storia costruita sulla franchezza e la cristallinità dei comportamenti di cui lei ne è completamente digiuno. Lei dovrà per sempre ringraziare l'epidemia del corona virus che sta tenedo lontana la gente dagli spalti di S. Siro, poiché ha risparmiato la visione e la lettura di striscioni che sarebbero stai esposti in modo spietato e negativo nei suoi confronti.

Ma si ricordi Mr. Gazidis che il popolo rossonero sa incassare, ma è capace adeguatamente di reagire contro chi non vuole il bene del Milan. Se ne vada in tempo, lei e il suo stuolo legionario che risponde a un'accozzaglia di incapaci e di “rovina-società", ma soprattutto convinca il suo padrone Mr. Singer a vendere la società a chi ha intenzione di farla crescere, poiché siamo in Italia.

I nostri tifosi non sono coloro i quali lei e il suo seguito siete abituati a prendere per i fondelli. Fate fagotto alla svelta e restituiteci il nostro CARO E VECCHIO MILAN!

nostalgico rossonero