Mi sono chiesto spesso perchè nella casella trasferimenti c'era qualcosa che non mi convinceva e mi sono risposto che alcuni punti li avrei cambiati fin da subito.
La prima cosa da cambiare è la modalità di trasferimento. La prima cosa che mi è balzata all'occhio sono i prestiti, mi spiego meglio.
Molto spesso si prestano giocatori con diritto o obbligo di riscatto a uno o due anni, ma non si è mai chiesto se uno di questi giocatori quando vengono girati in prestito possano subire infortuni gravi, quindi di conseguenza essere rispediti al mittente, con una rimissione del club d'appartenenza.
Ma passiamo al prestito oneroso con obbligo di riscatto, se un giocatore vale 10 milioni di Euro e il prestito è di 2-3 milioni e succede l'infortunio grave, si dice che per la maggiore nel contratto c'è il modo di trovare la risoluzione dell'accordo con conseguente ritorno del giocatore alla squadra d'appartenenza. Molto spesso sono dei giovani sotto i 20 anni che vengono girati in prestito per farsi le ossa, quindi da sconosciuti e in prestito possono esplodere in modo definitivo oppure scomparire nei meandri delle serie minori.
Quindi la mia idea è questa: la cessione di giocatori sopra i 20 anni di età deve avere il titolo definitivo, quindi il passaggio non deve andare né in prestito né con diritto o obbligo di riscatto. Chi prende il giocatore si deve assumere la responsabilità del suo acquisto al 100%, anche chi cede deve essere consapevole che sta cedendo questo giocatore senza rimpianti. Il togliere il prestito annuale o biennale è a mio avviso la cosa giusta da fare sopra i 20 anni, perchè fin quando un ragazzo deve farsi le ossa, allora può girare in prestito per prendere confidenza con il calcio che conta, poi a 20 anni la società d'appartenenza deve decidere se cederlo oppure tenerlo in rosa, non ci devono più essere vie di mezzo. Molto spesso ci imbattiamo in "Ti presto questo giocatore e tu mi dai quel tuo giocatore per un anno, poi se tutto va bene li riscattiamo o tornano all'ovile". Ecco io toglierei questo accordo, i giocatori si scambiano ok, ma a titolo definitivo.
Quindi ora lo dico in poche parole; il prestito si fa soltanto sotto i 20 anni di età, certo se il giocatore li compie in febbraio terminata la stagione si deciderà se il club di appartenenza lo trattiene o lo cede a titolo definitivo. La seconda opzione è quella che i giocatori sopra i 20 anni di età non devono più essere girati in prestito secco o con diritto e obbligo, mentre per la correttezza della situazione, anche per avere il consenso di un giocatore che si sentirebbe più importante, sarebbe opportuno che la società interessata prenda il giocatore a titolo definitivo, e la società d'appartenenza si prenda le sue responsabilità sul e del giocatore che sta cedendo in quel caso.

Perchè credo non sia giusto giocare con i prestiti con ritorno?  
Io credo che prestare i giocatori con la speranza che essi esplodano in modo definitivo per poi riportarli a casa non sia giusto, perchè in primis facendo così la società d'appartenenza non crede fin da subito nel ragazzo giovane, quindi girando in prestito il ragazzo si toglie dalle responsabilità su una sua crescita o meno, visto che se non vede crescita esponenziale, lo manda a destra e manca, e proprio per questo molti finiscono nel dimenticatoio, questo non deve più accadere per colpa della società d'appartenenza. Quindi per questo, credo e spero, che i prestiti arrivino fino ai 20 anni, quando dopo due o tre anni in prestito di un giovane, la società decida se puntare in modo definitivo su di lui, oppure lo cede a titolo definitivo. Sopra i 20 anni, un giocatore per la maggior parte dei campionato esteri è un giocatore importante o meno in base alle qualità, quindi sopra i 20 anni il giocatore deve essere ceduto solo a titolo definitivo, e non con la girandola di prestiti con o senza diritto e obbligo.
A mio avviso il giocatore che gira come una trottola da una squadra all'altra alla fine capisce che conta come un due di picche, visto che il suo club girandolo sempre in prestito, lo considera sempre un esubero in rosa. Le giovanili italiane, se ancora vogliamo chiamarle così, visto che alla fine ad oggi si contano più stranieri che italiani nelle Primavere, alla fine no servirebbero più a nulla, se poi non ci si punta sopra.
Perchè mai un club dovrebbe utilizzare dei primavera per prendere giocatori da altre squadre? Perchè non puntarci, visto che li si è portati fino a quel punto? Ma sono cose che possono accadere, visto che molti piccoli club puntano su i giovani, anch'essi con Primavere al seguito che però non valutano. La Primavera serve davvero ai club della Serie A? A me sembra di no. Fino agli anni 2000, molti utilizzavano la Primavera, la Juve lanciò Marchisio e Giovinco, la Roma De Rossi, l'Atalanta tantissimi, poi si è arrivati ad oggi che conto Calabria e Maldini jr. jr. nel Milan e Bastoni, Esposito nell'Inter, poi...il nulla più assoluto. Molti giovani vengono ceduti in prestito, ma ricordo che negli anni alcuni giocatori hanno fatto la trottola per 5 anni, da qui a li, da li a qui, senza mai trovare una destinazione definitiva, quindi un giocatore arriva a 25 anni e nessuno se lo prende e deve scendere di categoria, fin quando dalla es. Juve finisce alla Fermana in Lega Pro, primo club che lo calcola un top acquisto. Per questo credo fermamente che se un club punta sul giovane lo deve tenere in rosa, oppure se non lo reputa pronto lo deve cedere a titolo definitivo. Si, adesso molti diranno "E se diventa forte con il club al quale viene ceduto, costerebbe il triplo di quello ceduto?", io risponderei "Se era forte al tempo perchè il tuo club non l'ha tenuto in rosa? Se sapeva il suo potenziale lo avrebbe tenuto. Quindi non lo ha reputato al tempo un giocatore che avrebbe potuto sfondare". Io credo che un ragazzo che esce da un club che sia importante come Juventus, Inter, Napoli, Roma, Lazio, Milan alla fine si sente forte, altrimenti non sarebbe arrivato in Primavera, quindi ad un passo dalla prima squadra, quindi se non volgiamo calcolare la presenza d Maldini jr. nel Milan anche grazie alla spinta di papà Paolo che conta più di Scaroni in persona, ecco che il giovane Sebastiano Esposito approdato dalla Primavera dell'Inter in prima squadra non è stato ceduto, sapete il perchè? Perchè la società ci punta, Conte ci punta, ecco che adesso torna il significato di avere alle spalle una Primavera. La Juventus ha fatto la sua seconda squadra in Lega Pro perchè utilizza molti giovani della Primavera, ma anche in questo caso ha ancora molti giovani che girano a destra e manca. Per questo credo che le società debbano prendersi le proprie responsabilità, fissare un prezzo per ogni suo giocatore in Settembre, quindi prima dell'inizio della stagione, ogni giocatore sopra i 20 anni deve avere un prezzo fisso, poi ad eventuali aste è una cosa a parte, visto che si parte dal prezzo stabilito, ma si parla solo di titolo definitivo che sia una spesa del cartellino intero, di uno scambio alla pari, di uno scambio con soldi a favore o contrario, i prestiti solo sotto i 20 anni, sopra solo a titolo definitivo.
Le società a quel punto si troveranno con il tecnico di turno a prendere una decisione, tenere questo giocatore oppure no ? Un po' di pressione non fa mai male, soprattuto se si parla di giocatori che alla fine una volta usciti da un cancello dove non sono proprio calcolati come importanti, quindi il ritornare non sarebbe per loro una cosa piacevole.