Ma tu ci vai a votare? 
Quando arrivano le elezioni molta gente fa spesso questa domanda, anche perchè tra le tante persone c'è sempre quello/a che non ha voglia di votare. Io, ho sempre votato, perchè non farlo? Forse alcuni si basano su quello che ha fatto il sindaco in carica, qui a Roma c'è Virginia Raggi, che lascerà la poltrona ad uno tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri. Enrico Michetti, cinquantacinquenne romano, è un avvocato e direttore degli enti locali presso l'università di Cassino, e facente parte della lista di Fratelli d'Italia. Roberto Gualtieri, cinquantaseienne romano, ex ministro dell'economia e delle finanze del governo Conte, Facente parte del PD (Partito Democratico). I due alla fine l'hanno spuntata sulla concorrenza, di Carlo Calenda del partito Azione, da lui stesso fondato nel 2019, e a Virginia Raggi, sindaco uscente. Ora da romano quale sono, la mia speranza è quella di vedere la mia città essere trattata bene, quindi che non ci siano sempre e solo promesse, che poi nessuno mantiene, e che si faccia quel che si deve fare.
Le nostre strade in primis sono da anni rotte; buche grandi come voragini, strade che da più di vent'anni sono al limite dell'impossibile, con avvallamenti che potrebbero distruggere auto basse, ma poi la pulizia continua, e parliamo di secchi dell'immondizia allo stato brado, rotti, senza rotelle, che non vengono mai lavati, e un fetore che appena si esce di casa invade le strade. Altra cosa da non sottovalutare, saranno le potature degli alberi, che non si sa il perchè vengano vatti crescere a dismisura, con il pericolo che tale peso li porti a cadere, per non potarli prima del dovuto, eppure sulle bollette si paga un esercizio che viene fatto, se viene fatto, una volta ogni due anni. Non so chi dei due al ballottaggio possa essere adatto a questa città, non so chi davvero voglia fare il bene del mio paese natale, ma spero soltanto che quella poltrona non sia soltanto una seduta per far vedere di essere arrivati in alto, ma che sia una postazione dove riportare l'eterna Roma a rispelndere in tutto e per tutto.

Ma se la politica in questo istante sta attirando l'attenzione di tutti gli italiani, sullo sfondo si avvicina la Nations League, dove l'Italia si è qualificata alle semifinali, e dove domani sera si troverà davanti la Spagna di Luis Enrique, sempre con i madridisti fuori dalle convocazioni, e chissà poi perchè, e si scontreranno allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, dove l'Italia spera, tocchiamo ferro, che si possa proseguire questo anno magico, dove tutto quel che un atleta tocca diventa oro.
La sfida non vedrà tra i convocati del tecnico Roberto Mancini né Niccolò Zaniolo né tantomeno Mattia Pessina e Rafael Toloi, per infortunio, e vedrà al loro posto Davide Calabria e Federico Di Marco, mentre al posto del romanista non verrà convocato nessuno.
Il tecnico Mancini ha risposto ad una domanda: "Come dovrà essere la sua Italia in campo? Un aggettivo", ha risposto "Pimpante". La speranza è di rivedere quell'Italia vista all'Europeo, che ha battuto la Spagna ai calci di rigore, nella speranza che stavolta la vittoria sia nei novanta minuti e non oltre, sempre con un occhio all'altra sfida che sà di francese, una delle tre lingue insieme a tedesco e olandese parlata in Belgio, Belgio-Francia, per vedere la possibile avversaria per una eventuale finale.